Attualità
La benzina italiana appesantita dalle tasse
I dati di giugno 2020: siamo il secondo Paese in Europa per costo della verde. Eppure, se guardiamo a quanto succedeva pochi anni fa, fare il pieno non è mai stato così conveniente
Segnatevi questo numero: 0,976 euro. Per ogni litro di benzina senza piombo che mettete nel serbatoio delle vostre moto, devolvete questa tassa allo Stato. Una somma che si compone di accise e imposte. E che rende - stando ai dati della direzione generale europea per l'energia - la benzina italiana la seconda più tassata del continente. In testa l'inarrivabile Olanda, dove tale componente pesa per 1,070 euro.
Dai dati, aggiornati a giugno 2020, emerge come la benzina italiana abbia un costo medio al litro di 1,371 euro, decisamente superiore alla media dell'area Euro (dove costa 1,292 euro). Ma se si scompone tale somma, il prezzo industriale è di appena 0,396 euro/litro, abbastanza in linea con quelli che sono i prezzi nel resto del continente (la media è 0,391 euro).
BENZINA LOW COST
Insomma, fare benzina in Italia non conviene. E senza considerare i prezzi davvero risicati di alcuni Paesi dell'est (come gli 0,835 euro della Bulgaria dove, complice il basso peso del fisco, fare benzina costa meno che acquistare un litro di acqua minerale), appena oltre al nostro confine le tariffe sono ben più basse che da noi: Austria 1,011 euro, Slovenia 1,002, Francia 1,283.
Eppure, se andiamo indietro di qualche anno, scopriamo che in questo 2020 non è così sconveniente fare benzina. Un anno fa costava 1,605, ma se torniamo indietro al giugno 2014 un litro di verde costava in media 1,744. Se vogliamo guardare il bicchiere (anzi, il serbatoio) mezzo pieno, poteva andarci decisamente peggio.
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