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Ci pagheranno per fare benzina?

Marco Gentili
di Marco Gentili il 21/04/2020 in Attualità
Ci pagheranno per fare benzina?
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La risposta è ovviamente no. Ecco perché gli scenari che si prospettano dopo le quotazioni negative del petrolio non devono ingannare

C'entra il Coronavirus, ovviamente, come avviene sempre quando parliamo di eventi dalla connotazione negativa. Ma la contrazione dei consumi petroliferi mondiali (a causa dello stop dei veicoli, così come del traffico aereo) sta avendo pesantissime ripercussioni sull'economia. Ma cosa cambia a noi tutto questo?

Poco o niente, purtroppo. Anche perché le notizie secondo le quali, su certi mercati finanziari le quotazioni del petrolio Wti sono negative (ossia per acquistare un barile di greggio "si viene pagati" 37,63 dollari, mentre lo stesso barile il 2 gennaio 2020 era quotato 61,18 dollari) sono appunto notizie finanziarie.

Vediamo però che cosa sta succedendo al combustibile che spinge le nostre amate moto. Ebbene, il crollo dei consumi ha costretto in un primo momento i paesi produttori a ridurre le estrazioni dell'oro nero. Successivamente però, solo in alcune zone del mondo, la scarsità dei consumi globali hanno reso così costoso lo stoccaggio della materia prima rimasta invenduta, da far andare le sue quotazioni sottozero.

 

BENZINA SOTTOZERO? FANTASCIENZA

Ebbene, non ci illudiamo: nessuno, come riporta Il Sole 24 Ore di oggi, ci pagherà per fare il pieno. Come ben sappiamo, il prezzo del petrolio dipende solo in parte dalle fluttuazioni finanziare della materia prima (che peraltro viene scambiata attraverso tipologie di contratti speculativi, detti Futures, nei quali si scommette sul suo prezzo futuro, quindi a mesi di distanza da oggi). L'incidenza della componente fiscale sulla benzina pesa per il 69% del suo prezzo finale ed è costituita dall'Iva e dalle varie accise. E tale componente è incomprimibile.

 

CALO, MA PICCOLO

E' però chiaro che, sul lungo periodo, un decremento strutturale del costo della materia prima potrebbe influire positivamente sui prezzi finali. Già adesso sin intravede un calo, che però è davvero residuale e non rappresentativo della situazione del petrolio sui mercati internazionali (come il Platts di Londra): nel mese di marzo, a fronte di un calo del greggio attorno al -60%, benzina e gasolio sono calati appena del -6%.

 

Ci pagheranno per fare benzina?
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