Attualità
La moto, l’autismo e la vita
Esce il film “Se ti abbraccio non avere paura”, storia di un viaggio su due ruote molto speciale: parlano i protagonisti
“Quando viaggi in moto è come volare. Sono partito dieci anni fa per un folle viaggio in moto di tre mesi con Andrea e questo ha cambiato le nostre vite”. A raccontare è Franco Antonello, protagonista assieme al figlio Andrea del docufilm “Se ti abbraccio non aver paura”, uscito online il 2 aprile in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell'Autismo (World Autism Awareness Day).
BMW Motorrad Italia è stata partner di Ushuaia Film nella realizzazione del film diretto da Niccolò Maria Pagani e tratto dal libro omonimo di Fulvio Ervas, a sua volta ispirato alla storia vera di Franco Antonello e del figlio autistico Andrea.
Il legame tra Franco Antonello e BMW Motorrad Italia è andato oltre la passione comune per i viaggi in moto, raccontando l'avventura che Franco insieme al figlio Andrea hanno fatto in sella a una BMW lo scorso anno sulle orme di Marrakech Express. “BMW Motorrad - ha dichiarato Salvatore Nanni, direttore di BMW Motorrad Italia - è sempre molto attiva nel programma SpecialMente con tanti progetti perché la responsabilità sociale è un valore che deve ispirarci nel lavoro di tutti i giorni. Le iniziative a cui ci dedichiamo si sviluppano nell'ambito della sicurezza stradale, della sostenibilità, della cultura e dell'inclusione sociale, dove ad esempio collaboriamo con entusiasmo con Emiliano Malagoli e la sua associazione Diversamente Disabili”.
NON UN FILM SULL’AUTISMO
“Prima ancora che essere un film sull'autismo – dice il regista Niccolò Maria Pagani – ‘Se ti abbraccio non aver paura´ è il racconto del legame profondo di un padre e un figlio. Poter viaggiare con Franco e Andrea è stato di grandissima ispirazione, per l'immensa forza che riescono a trasmettere anche nelle situazioni più difficili da affrontare. Non per niente ho deciso di dedicarlo a tutti quelli che non si arrendono, perché Franco è un uomo che ha deciso di non arrendersi di fronte a nulla”. Il legame di Franco Antonello e di suo figlio Andrea risale a tanti anni fa. “Viaggiare è sempre stato nel mio DNA fin da piccolo - racconta Antonello - e ogni volta che salgo nuovamente in sella è un rinnovare tante emozioni e sensazioni vissute. Il viaggio in Marocco è stato una stupenda e imprevedibile odissea, causa pioggia continua e due uragani incontrati nei giorni del viaggio, ma questo ha reso tutto più vero e reale, con le difficoltà, la tensione e la stanchezza che situazioni così ti propongono. Non una vacanza, ma un viaggio vero, di quelli che segnano il carattere”.
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