Attualità
ACEM: rinviare l'Euro5 per combattere il Coronavirus
L'associazione europea dei costruttori in prima linea per difendere il settore: "Far slittare l'obbligo della nuova omologazione al 2022"
Il Coronavirus sarà uno tsunami, prima economico che sanitario. In particolare per le imprese. E il settore delle due ruote non fa eccezione. Sia i medi costruttori, ma anche i big del settore (da BMW a KTM, passando per il gruppo Piaggio e le quattro sorelle giapponesi) sono preoccupati per le evoluzioni del blocco alla produzione. Che giunge in un periodo molto delicato come il 2020. Anno nel quale le Case termineranno la produzione di veicoli Euro4 e si apprestano a iniziare in modo massiccio quella degli Euro5.
Proprio questo passaggio non fa dormire sonni tranquilli agli operatori del settore: in un momento come questo in cui gli approvvigionamenti di componenti dal Far East (utili per produrre sia gli Euro4 sia gli Euro5) sono difficili se non impossibili, e le pratiche per le nuove omologazioni di veicoli Euro5 sono ferme, si prospetta una fase di stallo del comparto. Che rischia di diventare nociva sul lungo periodo.