Attualità
Il politically correct che uccide (anche) le moto
La vicenda della pubblicità “sessista” di Ragusa e i commenti indignati che ne sono seguiti è lo specchio di un mondo dove sono tutti più realisti del re e dicono quel che non pensano
Di per sé la vicenda che vi stiamo per raccontare meriterebbe poche righe nelle cronache locali. Un concessionario di Ragusa, in preda a una concezione piuttosto ruspante del marketing, ha fatto realizzare un cartellone con una bella ragazza seminuda a cavallo di uno scooter elettrico, corredandolo con uno slogan con un doppio senso palese: “Vienimi dietro, sono elettrica”.