Quotazione Moto&Scooter

Cerca

Seguici con

ADV
Attualità

ANCMA, parla Giannetto Marchettini: "Situazione difficile, ma vorrei ricomporla"

Marco Gentili
di Marco Gentili il 12/11/2019 in Attualità
ANCMA, parla Giannetto Marchettini: "Situazione difficile, ma vorrei ricomporla"
Giannetto Marchettini, 54 anni, nominato lo scorso luglio commissario di Confindustria ANCMA

Il commissario dell'associazione non riconosce l'esito dell'assemblea convocata dal tribunale ma apre ai soci: "Capisco il malcontento ma le regole vanno rispettate"

Parafrasando il famoso film di Steven Spielberg, verrebbe da realizzare un lungometraggio intitolato “Salvate il soldato Marchettini”. Lui, Giannetto Marchettini, si definisce proprio così, “un soldato” inviato in battaglia. Ma il 54enne geometra senese, spedito da Confindustria sul fronte bollente di ANCMA, mai si sarebbe aspettato di trovare un panorama di questo genere. Spesso al centro delle polemiche degli ultimi mesi, Marchettini ha deciso di confrontarsi con Dueruote.

Marchettini, lei è arrivato in ANCMA dopo il commissariamento ai primi di luglio. Che situazione ha trovato?

“In precedenza ho avuto altri incarichi confindustriali, ma mai mi era capitato un caso di questo genere. Ho trovato un’associazione divisa, scontenta, piena di risentimenti. Una situazione compromessa, in cui per me è stato quasi impossibile muovermi”.

La situazione è semplice: gli associati volevano celebrare un’assemblea per scegliersi un nuovo presidente, dopo che la sfiducia nei confronti di Dell’Orto è venuta a mancare. E questa è sempre stata negata loro. Anche da lei, a quanto ci risulta.

“Non entro nel merito di chi è venuto prima di me. Il mio intento era quello di riportare l’associazione all’interno delle regole di Confindustria. Se gli associati volevano un nuovo presidente, potevano farlo, ma senza passare da una sfiducia attraverso i probiviri”.

Quindi lei dice che, se fossero state rispettate le procedure, non si sarebbe arrivati dove siamo oggi?

“Esatto”.

A proposito di regole, non le pare strano che l’associazione sia stata commissariata solo perché tre associati su 168 ne ha fatto richiesta? Mi sembrano molto pochi.

 “Confindustria nazionale può decidere di commissariare motu proprio una qualunque associazione ad essa collegata. Il collegio nazionale dei probiviri ha commissariato ANCMA con la totalità dei voti eccetto uno”.

Per quali motivi i probiviri di Confindustria hanno commissariato l’associazione?

“Evidentemente hanno avuto valide motivazioni per prendere questa decisione”.

Molti soci hanno vissuto il suo arrivo come un’ingerenza esterna.

“Non posso sindacare le decisioni di Confindustria. Io sono qui perché mi ci hanno mandato. So solo che se si vuole stare in Confindustria, bisogna rispettarne le regole. A nostro avviso in ANCMA i soci le hanno calpestare fin dall’inizio. Se le cose non vanno loro bene, possono tranquillamente uscire da Confindustria”.

 

"Perché Confindustria ha commissariato ancma? evidentemente ha avuto validi motivi"

Giannetto Marchettini

Però è evidente che, se una maggioranza schiacciante dei soci è arrivata a chiedere l’intervento del tribunale per fare la propria assemblea (che ha eletto Paolo Magri come presidente; ndr), c’è un problema di sfiducia.

“Io capisco molto bene i soci. Non hanno potuto celebrare l’assemblea della loro associazione, da loro richiesta per mesi, e probabilmente hanno pensato che col mio arrivo si sarebbe potuta fare subito. Ma non era possibile: era necessario rivedere gli statuti. Io non avevo preclusioni, ma non mi è stato dato il tempo di agire. Avevo un piano chiaro per portare ANCMA ad avere un nuovo presidente entro Natale. Eppure mi sono state rivolte accuse di collusione con le precedenti gestioni”.

Marchettini, se si è arrivati fin qui è perché molti soci non si sono sentiti rappresentati.

“Posso anche capirlo, ma la loro reazione è stata troppo fuori dalle righe”.

A proposito di reazioni, quella di Confindustria all’assemblea di fine ottobre è stata durissima, con la radiazione di soci importanti.  

“Non posso sindacare le decisioni di Confindustria nazionale. Ripeto: in un quadro di regole comuni, questa vanno rispettate”.

Ma l’assemblea era stata convocata dal presidente del Tribunale di Milano, quindi era legittimata.

“Vero, ma mi hanno impedito di entrare”.

L’ingresso però era consentito ai soci o alle persone con la delega di un socio. Perché tentare di entrare e partecipare lo stesso?

“Non ci avrei visto niente di male, il commissario è il garante degli associati”.

 

"agli associati dico: mettiamoci attorno a un tavolo e parliamo. la mia porta è sempre aperta"

Giannetto Marchettini

La sensazione è che Confindustria abbia tenuto un atteggiamento eccessivamente rigido contro le molte aziende che hanno partecipato all’assemblea.

“Il mio mandato è quello di riconsegnare al più presto l’associazione ai suoi soci. Io non tifo per nessuno. E la posizione di Confindustria non è contraria a priori né a Brembo né a Paolo Magri, anzi. Vorrei solo che le elezioni fossero celebrate all’interno di regole condivise, belle o brutte che siano”.

Fatto sta che adesso c’è una spaccatura molto forte: da un lato Confindustria, dall’altra la quasi totalità degli associati.

“Io mi auguro di poter ancora ricomporre questa frattura. Anzi, faccio appello a tutti i soci: mettiamoci attorno a un tavolo, parliamo. Insieme possiamo pacificare questa situazione. I soci non devono pensare di avere di fronte una struttura ostile, anzi. Certo è che, se buona parte di essi continueranno a muoversi come hanno fatto nelle ultime settimane, Confindustria non potrà fare altro che difendersi e adire alle vie legali per tutelarsi”.

Però se un tribunale della Repubblica autorizza lo svolgimento di un’assemblea, questo potere è obiettivamente superiore a quello di Confindustria.

“Va bene, però il Tribunale non ha stabilito come doveva svolgersi l’assemblea”.

Mi sembra un cavillo, la sostanza resta. Ad ogni modo, si può fare qualcosa per recuperare questa situazione?

“La mia porta è sempre aperta, il mio interesse è lo stesso dei soci”.

Alla fine, però, c’è una domanda che resta senza risposta: perché il commissario non ha deciso di aprire la sua porta a luglio e ha atteso così tanto?

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV