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Attualità

EICMA 2019: le cinque tendenze (più una) del Salone

Marco Gentili
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EICMA 2019: le cinque tendenze (più una) del Salone
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EICMA 2019: le cinque tendenze (più una) del Salone
EICMA 2019: le cinque tendenze (più una) del Salone

Il ritorno agli Anni 90, la rinascita delle sportive, l'importanza della tecnologia rispetto alla meccanica: ecco tutto quello che resterà nella memoria di questo Salone di Milano

Il motore Euro5 della Yamaha Tracer 700
C'è chi dice che a EICMA 2019 mancano novità eclatanti. A ben vedere, però, non è così. Ricordiamo che il 2019 per il Salone (e quindi il 2020 per tutto il mercato europeo) sarà un anno di grande transizione in vista dell'arrivo dell'omologazione Euro5. E non è poco: le novità tecniche che debutteranno su moto e scooter sono tali che ben un quarto dei bilanci delle Case moto è stato assorbito da questa importante sfida. Molte case (soprattutto le giapponesi, ma anche BMW) sembrano più pronte delle altre da questo punto di vista. E magari hanno preferito concentrarsi sullo sviluppo e l'evoluzione della parte meccanica, invece che sullo sviluppo delle gamme prodotto.  
La Honda CBR 1000 RR-R Fireblade
Belle, bellissime, esagerate ed emozionanti. Le moto sportive sono l'essenza più pura del motociclismo. E a questo Salone ne possiamo ammirare moltissime. Tra le più eclatanti novità, la splendida Honda CBR 1000 RR-R Fireblade, ma anche le Ducati Panigale V2 e Ducati Panigale V4. Esse sono senza dubbio le vedette della rassegna. Ma perché la Case spingono su questo fronte, ben sapendo che nel mondo venderanno solo poche centinaia di questi veicoli a pochi appassionati di moto su pista? Il motivo è semplice: sono le flagship bike, le moto di bandiera, quelle nelle quali viene concentrato il massimo della tecnologia a disposizione. Che poi, a cascata e nei prossimi anni, arriverà anche sulle moto "normali". Ossia quelle che la gente compra.  
La Scrambler Ducati Desert X
Chi non muore si rivede, anche se sotto mentite spoglie. Basta vedere i due concepr marchiati Ducati (la Scrambler Desert X) e Husqvarna (la 910 Norden) per capire che la Cagiva, tra gli anni 80 e i primi 90, era davvero avanti. Quelle forme, quei serbatoi giganteschi e squadrati, quella armoniosa fusione di tassello e feeling stradale, quel plexiglass diritto sono più che un omaggio alla mitica Elefant. Oggi Cagiva come marchio autonomo non esiste più, ma il suo spirito è ancora vivo e vegeto. E la sua eredità è ancora ingombrante per tutti i centri stile del mondo.  
In realtà si tratta di una tendenza in atto già da qualche anno, ma ora sempre più marcata. L'invasione dei produttori orientali - cui è dovuto l'ampliamento dei padiglioni della fiera a disposizione di EICMA - è qualcosa di cui i produttori occidentali devono iniziare a fare i conti. E non solo perché Cina e India sono di fatto le più grosse manifatture del mondo moto. Adesso infatti la Cina inizia a lanciare i suoi marchi premium sui nostri mercati, sia sul fronte delle motorizzazioni termiche (con la Voge, sussidiaria della multinazionale Loncin) sia di quelle elettriche (con Yadea, il più grande produttore al mondo di questo comparto). E la Cina è solo la punta dell'iceberg: lo sapevate ad esempio che i componenti dei motori più performanti di tutte le Case occidentali li produce un colosso indiano che si chiama Sansera?  
Il display TFT della MT Agusta Rush
Nato da una tecnologia applicata sui trattori, il display TFT non è solo un abbellimento estetico e funzionale, ma in primo luogo è l'interfaccia della centralina con l'esterno. Questo componente, ormai sempre più pervasivo e diffuso su moto e scooter moderni, è anche una porta d'accesso verso l'esterno: ha connettività Bluetooth, attraverso l'app che ogni Casa mette a disposizione dei clienti permette di scaricare dati e "telemetria" del veicolo. E può anche essere utilizzato come localizzatore Gps, oltre a interfacciarsi con l'ecosistema digitale esterno. In teoria, a ben vedere, può anche essere un varco digitale attraverso il quale alcuni malintenzionati potrebbero hackerare la moto stessa. Fantascienza? Non proprio. Ma di sicuro è il primo passo che porterà all'ingresso di tecnologie legate all'automazione della guida.  
Il logo di Bikerface
Sempre di più EICMA è una vetrina non solo per le moto, ma per tutto quello che ci gravita intorno. Stiamo parlando di servizi, connettività, community, social networking. Insomma, la moto è sempre meno hardware e sempre più software. Le app servono a monitorare i percorsi, i consumi, a localizzare il veicolo e (se collegate a una black box, come MotoAPP) a ottenere sconti assicurativi. O anche, come nel caso della novità Bikerface, a creare un social network dedicato ai motociclisti e alle zavorrine, dove condividere mappe e percorsi della domenica, o ancora comprare e vendere la propria moto, con lo scopo di creare una comunità.  
EICMA 2019: le cinque tendenze (più una) del Salone
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