Attualità
È tutto un magna magna
Presentazioni, aperitivi, cene, anteprime, bicchierate: diario tragicomico di un giornalista di moto alle prese con la settimana più calorica dell’anno
I giorni di EICMA sono una vera tortura per la linea e il fegato di chi vi scrive. Più in generale, il Salone della moto rappresenta per i giornalisti un autentico stress lavorativo e sociale. Se il primo è facilmente intuibile, il secondo è più infido. Ecco perché.
Quest’anno il Salone inizia martedì 5 novembre per finire domenica 10. Per gli addetti ai lavori ci sono le premiére delle Case, le cene organizzate da costruttori, componentisti e aziende di abbigliamento moto, gli aperitivi, gli inviti allo stand, a cui si aggiungono gli eventi del “fuorisalone”. Esserci fa parte del nostro lavoro. Ed è un lavoro decisamente difficile. Oserei dire pericoloso.
Ricordo quando, tre anni fa, mi sono ingozzato come un’oca da foie gras all’anteprima Honda e tornando a casa ho preso freddo. Ho passato una notte in bagno (non scendo nei dettagli più ributtanti perché sono un signore) senza chiudere occhio, maledicendomi perché la mattina dopo c’era la giornata di EICMA dedicata alla stampa. Sì, proprio quella in cui ogni mezz’ora una Casa presenta le sue novità e, già che ci siamo, ti fermi a “bere qualcosa” allo stand.
Il salone è un’orgia alimentare, un tripudio di tartine e di bicchieri di prosecchino