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Attualità

È tutto un magna magna

Marco Gentili
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Courtesy EICMA
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Presentazioni, aperitivi, cene, anteprime, bicchierate: diario tragicomico di un giornalista di moto alle prese con la settimana più calorica dell’anno

I giorni di EICMA sono una vera tortura per la linea e il fegato di chi vi scrive. Più in generale, il Salone della moto rappresenta per i giornalisti un autentico stress lavorativo e sociale. Se il primo è facilmente intuibile, il secondo è più infido. Ecco perché. Quest’anno il Salone inizia martedì 5 novembre per finire domenica 10. Per gli addetti ai lavori ci sono le premiére delle Case, le cene organizzate da costruttori, componentisti e aziende di abbigliamento moto, gli aperitivi, gli inviti allo stand, a cui si aggiungono gli eventi del “fuorisalone”. Esserci fa parte del nostro lavoro. Ed è un lavoro decisamente difficile. Oserei dire pericoloso. Ricordo quando, tre anni fa, mi sono ingozzato come un’oca da foie gras all’anteprima Honda e tornando a casa ho preso freddo. Ho passato una notte in bagno (non scendo nei dettagli più ributtanti perché sono un signore) senza chiudere occhio, maledicendomi perché la mattina dopo c’era la giornata di EICMA dedicata alla stampa. Sì, proprio quella in cui ogni mezz’ora una Casa presenta le sue novità e, già che ci siamo, ti fermi a “bere qualcosa” allo stand. 

Il salone è un’orgia alimentare, un tripudio di tartine e di bicchieri di prosecchino

Il conteggio delle calorie

In certe occasioni “bere un bicchiere” (che inevitabilmente diventano due o tre, rigorosamente di “prosecchino”) è fondamentale per avere un social time proficuo, intrattenere con chiacchiere vacue gli interlocutori delle Case moto e sopportare i colleghi che sdottorano di moto come se ne fossero gli inventori e i progettisti. E poi, non lo nascondo, mangiare e bere mi piace parecchio. Sono un giornalista-animale da buffet di calibro europeo. Tra i colleghi di redazione ho guadagnato un notevole rispetto negli anni, grazie alle mie capacità nel settore. Il problema è che l’apporto calorico è mostruoso. Facciamo una media del mio EICMA: 10 conferenze di presentazione tra martedì e mercoledì (che per la stampa sono i giorni più interessanti), più almeno 4 appuntamenti al giorno giovedì, venerdì e sabato, più una cena pantagruelica aperitivo-antipasto-primo-secondo. In tutto, se consideriamo una media molto prudenziale di due prosecchini e cinque-sei tartine per ogni stand, fanno 22 bicchieri di alcolico e 110 amenità ingerite. Per fortuna poi c’è la metropolitana per tornare a casa. Non riesco a quantificare l’apporto calorico del cibo né quello mostruoso della cena che mi aspetta, ma so che ogni bicchiere di prosecco corrisponde a più di 100 calorie. A spanne, nei giorni di EICMA assumerò così tante calorie che dopo potrei andare in letargo un paio di mesi senza accusare alcuna sofferenza al mio risveglio. Buon Salone a tutti. E buona digestione.
Courtesy EICMA
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eicma 2019

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