Attualità
Le assicurazioni verso un calo del 18%?
La proposta dell’Ivass: tagliare l’aliquota provinciale e aumentare le accise sulla benzina farebbe risparmiare. Ecco come
Salvo rare eccezioni, il 16% del premio lordo delle nostre polizze assicurative sono una componente fiscale che va sotto il nome di “aliquota provinciale”. In sostanza, sono un balzello applicato al premio lordo dalle province italiane. Le quali, salvo rarissime eccezioni, applicano l’aliquota più alta possibile che è del 16% (la minima invece è del 9%). Adesso però arriva dall’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) una proposta per abbattere questa tassa.
LA PROPOSTA
In una relazione dal titolo “Defiscalizzare la RC Auto”, l’Istituto di vigilanza propone di rinunciare a questa componente, che permetterebbe una riduzione media del 18% dei vari premi assicurativi (all’imposta provinciale va sommato il contributo nazionale che è per tutti del 2,5%). Già, e come si recupera il gettito mancante (si parla di ,22 miliardi all’anno)? Secondo l’Ivass si potrebbe aumentare le accise sui carburanti e il contributo al Fondo vittime della strada per un totale di 0,055 euro al litro. Una mossa che aumenterebbe il prezzo della benzina di circa il 4,5% e un effetto netto pressoché nullo sul livello generale dei prezzi.
I VANTAGGI
La defiscalizzazione del premio, secondo gli autori dello studio, renderebbe concretamente esercitabile il diritto di recesso nei contratti r.c. auto stipulati “a distanza”. E la nuova imposta avrebbe le caratteristiche di una carbon tax, con incentivi alla riduzione delle emissioni di CO2 e all’uso delle energie rinnovabili.
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