Attualità
La bomba del pesce d’aprile
È un’usanza rischiosa, quando a metterla in atto è una Casa motociclistica. Come quando BMW beffò tutti, facendo credere che avrebbe fatto la GS ibrida...
Diciamocelo chiaramente: il Pesce d’aprile è un’usanza a dir poco detestabile e che non fa ridere nessuno. Lo è in generale come tradizione (basti pensare che non ha un’origine ben definita) e lo è, ancor di più, se applicata ai giornali in Italia. Se nel mondo anglosassone e francofono, dove la tradizione del Pesce è più radicata, viene praticata anche dai quotidiani più prestigiosi - come il Guardian o il Times - in Italia ha il sapore della trovata posticcia, una specie di Halloween dove, al posto della zucca e dei travestimenti macabri, si sostituisce la gara a spararla più grossa e in modo credibile.
Sorvolo sull’abitudine patetica (se non pericolosa, perché una notizia stampata o indicizzata sul web mantiene tracce di sé nel tempo, e rischia di generare errori a catena in futuro) di altri mensili o siti web del settore motociclistico, che si divertono nel fare il Pesce d’aprile ai propri lettori. E poi ci lamentiamo delle fake news...