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Modifiche al Codice della strada: l'audizione della FMI alla Camera

Marco Gentili
di Marco Gentili il 01/03/2019 in Attualità
Modifiche al Codice della strada: l'audizione della FMI alla Camera
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Dalla sicurezza (guardrail e abbigliamento) all'attività sportiva fino ai mezzi storici, molti i temi sollevati dalla Federazione motociclistica italiana

Anche la Federazione Motociclistica Italiana si fa sentire in Parlamento: ieri la FMI è stata ricevuta in audizione dalla commissione trasporti della Camera.  Nel suo intervento, Tony Mori ha evidenziato le istanze della Federazione Motociclistica Italiana premettendo come, con 9.500.000 motocicli e ciclomotori, il nostro sia il Paese al primo posto in Europa per parco circolante di due ruote a motore.

 

Il targhino

Sono numerose le proposte di emendamento portate all’attenzione della Commissione. Il primo punto ha riguardato l’utilizzo della targa sostitutiva (nota come “targhino”) per uso sportivo, al fine di utilizzarla non solo durante le gare ma anche nel corso dell’attività di allenamento. Si è poi affrontata la questione del regime giuridico delle motoslitte, mezzi che ad oggi non sono riconosciuti dal Codice della Strada.

 

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I ciclomotori storici

Terzo tema: l’inserimento dei ciclomotori fra i mezzi storici poiché rappresentano anche questi un patrimonio nazionale di ingegneria, design e industrializzazione. In merito ai veicoli iscritti al Registro Storico FMI, è stata richiesta l’opportunità di ampliare da due a quattro anni il lasso di tempo per la revisione obbligatoria; inoltre, per i veicoli di interesse storico costruiti prima del 1° gennaio 1960, è stato proposto di poter effettuare la revisione presso qualunque centro autorizzato e non solo presso gli uffici della sede provinciale della motorizzazione.

Tony Mori ha poi esposto la disponibilità della FMI di mettere a disposizione i tecnici qualificati della FMI di Scuole Guida ed Esaminatori della Motorizzazione Civile, per formare i primi sulla guida sicura e sensibilizzare i secondi sugli aspetti fondamentali da controllare in sede di esame. La FMI ha poi espresso pieno appoggio al progetto di includere gli utilizzatori di motocicli e ciclomotori all’interno della categoria dell’utenza debole, al fine di fornire maggiore tutela ai motociclisti.

 

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Guardrail e sicurezza

Sesto punto proposto alla Commissione: l’abbigliamento per conducenti e passeggeri di motocicli e ciclomotori. In questo senso, è stata spiegata l’importanza di un incentivo all’acquisto e di una eventuale defiscalizzazione. Argomento di grande attualità, la terza fascia del guard-rail. Sulla base di un’inchiesta di Dueruote, in Italia si contano 841.400 km di strade di cui 26.000 gestiti dall’Anas; di questi ultimi solo 100 km risultano dotati della terza fascia. Vi è quindi la necessità di promuovere una maggiore diffusione di tale tipo di barriere favorendo per gli enti locali degli strumenti idonei a reperire risorse e finanziamenti. 

 

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Il pedaggio per le moto

Altra questione trattata, il pedaggio autostradale. In questo caso sarebbe necessaria un’iniziativa a livello legislativo volta a stabilire una classe di pedaggio destinata alle due ruote, e non attraverso convenzioni a scadenza con i gestori. In chiusura, si è toccato il nodo riguardante la possibilità per i motoveicoli (intendendo con ciò anche motoslitte e quad) di trainare un carrello appendice. Attualmente in Italia un motoveicolo può omologare un gancio traino, ma non può agganciare rimorchi.

 

 

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