Attualità
L'omologazione FIM slitta a giugno
Il laboratorio di Aragon è in affanno con i test, così la federazione internazionale decide di rimandare di alcuni mesi l'entrata in vigore della nuova (e discussa) normativa
Non parte col piede giusto la super omologazione FIM (di cui Dueruote ha svelato in esclusiva tutti i retroscena) per i caschi che saranno impiegati dai piloti nelle competizioni. E che poi saranno anche commercializzati con l’apposito bollino-certificazione FIM anche nella normale rete vendita.
L’obbligo di indossare caschi “certificati” secondo i nuovi criteri stabiliti dalla federazione internazionale slitta infatti dall’inizio della stagione al 3 giugno 2019. La decisione è dovuta in sostanza ai tempi più lunghi del previsto di cui necessita il laboratorio di Aragon per testare i caschi che saranno indossati dai piloti. Ma incuriosisce che, invece di testare i caschi anche in altre strutture, la FIM abbia deciso di sfruttare solamente il laboratorio spagnolo, nonostante in Europa esistano almeno tre strutture dotate di riconoscimento internazionale per effettuare test omologativi.
Inoltre la discussione per passare a un secondo step dello standard omologativo FIM è stata messa in pausa in attesa di un nuovo incontro tra federazione e costruttori di caschi, atteso per la metà del 2019.