Attualità
Il semaforo giallo ha una durata minima?
La risposta è no. E di recente anche la Cassazione ha stabilito che un giallo troppo “veloce” non può essere usato come prova per vedersi annullata una multa
La durata lampo della luce gialla del semaforo non è una giustificazione valida per evitare la multa per il passaggio di un incrocio con il rosso. La conferma dell'irrilevanza del tempo del segnale di avvertenza per la validità della sanzione arriva dalla Corte di Cassazione, con l'ordinanza numero 567/19, depositata l'11 gennaio. Nella sentenza, la Suprema corte ricorda che in corrispondenza della luce gialla “il conducente è tenuto a rallentare e a predisporre il veicolo all'arresto”.
La pronuncia della Cassazione
Nel diffondere e commentare la decisione, il quotidiano di informazione giuridica dirittoegiustizia.it, chiarisce come in considerazione delle norme del Codice della Strada (articolo 146, comma 3) e del pronunciamento, “se dagli accertamenti tecnici risulta un regolare funzionamento del sistema di segnalazione luminosa, dedurre l'insufficiente durata della luce semaforica gialla `di avvertenza´ non è sufficiente per escludere la sanzione amministrativa per violazione della segnaletica stradale”.
Sulla durata del giallo è da citare un passaggio significativo della sentenza oggetto di valutazione, emessa nel 2017 dal Tribunale di Bologna (n. 927/17): “il Codice della Strada non dispone nulla circa una durata determinata per la proiezione delle segnalazioni semaforiche luminose”.
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