Attualità
Aci può chiedere più soldi per il pagamento del bollo
La sentenza del Consiglio di Stato annulla la sanzione di 3 milioni per violazione del Codice del consumo
Il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso dell'Automobile Club d'Italia (ACI) e di ACI Informatica (AI), ha annullato il provvedimento con cui nel dicembre 2016 l'Autorità garante della concorrenza aveva comminato ai due enti pubblici una sanzione di 3 milioni di euro per violazione del Codice del consumo.
In particolare, per avere addebitato agli utenti spese ulteriori – “credit card surcharge” - in caso di pagamento del bollo sul sito dell'ACI, con utilizzo di carta di credito (“Bollonet”), o di pagamento con carta di debito sul circuito PagoBancomat presso le delegazioni ACI sul territorio. E anche per aver, in relazione alla modalità Bollonet, diffuso messaggi ingannevoli, pubblicizzando l'assenza di commissioni bancarie, mentre invece, al termine dell'operazione, ai consumatori non soci ACI era chiesto un costo aggiuntivo.
Secondo Palazzo Spada, che pure censura Aci per aver ingiustificatamente chiesto commissioni “progressive”, a essere vietata è l'applicazione di un sovraprezzo ma non di un prezzo, a fronte dell'ulteriore servizio offerto e considerata la rigidità dei bilanci. In aggiunta, l'Agcm non ha neppure indagato se i beneficiari ultimo fossero i due enti (e in che misura) o piuttosto l'istituto di credito coinvolto nel pagamento.
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