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Incentivi rottamazione moto e scooter: quanti sono e come fare per averli

Marco Gentili
di Marco Gentili il 04/01/2019 in Attualità
Incentivi rottamazione moto e scooter: quanti sono e come fare per averli
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Incentivi rottamazione moto e scooter: quanti sono e come fare per averli

Dalla fine di gennaio saranno operativi gli incentivi per rottamare moto e scooter Euro0, 1 e 2. Previsti sconti fino a 3mila euro. Ecco tutto quello che c'è da sapere

Nelle pieghe della Legge di bilancio si nasconde un’ottima notizia per i motociclisti. Tornano infatti gli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici. Una mossa che da un lato punta a rinnovare il parco circolante (che in Italia, giova ricordare, con 16 anni di età media, è il più vecchio d’Europa) e dall’altro a incentivare la mobilità a emissioni zero.

 

Si tratta di un notevole successo, visto che erano anni che il Governo non stanziava dei fondi per incentivare l’acquisto: gli ultimi risalgono al 2013 (i cosiddetti BEC, per i cosiddetti veicoli a basse emissioni complessive) ma nessuno o quasi ne era a conoscenza, visto che la norma allora venne scritta in modo cervellotico e si rivelò un totale fallimento.

 

Incentivi rottamazione moto e scooter: quanti sono e come fare per averli

Come fare per avere gli incentivi

Ma in cosa consistono questi 10 milioni euro di incentivi per il 2019? La Legge di Bilancio riconosce un contributo a coloro che acquistano un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica, di potenza inferiore o uguale a 11 kW, delle categorie L1 (veicoli a due ruote di cilindrata fino a 50 cc e con velocità massima di costruzione fino a 45 km/h) e L3 (veicoli a due ruote di cilindrata superiore a 50 cc o con velocità massima di costruzione oltre 45 km/h), e che consegnano per la rottamazione un veicolo delle medesime categorie di cui siano proprietari o utilizzatori (in caso di locazione finanziaria) da almeno dodici mesi. In questo caso viene riconosciuto un contributo pari al 30 per cento del prezzo di acquisto (fino a un massimo di 3mila euro) nel caso in cui il veicolo consegnato per la rottamazione sia della categoria Euro0, 1 e 2.

 

I provvedimenti quindi si rivolgono a una platea potenzialmente vastissima: in Italia i motocicli Euro0, 1 e 2 sono 4.026.838, mentre per i ciclomotori (non registrati al Pra o alla Motorizzazione) la stima è decisamente più difficile e vaga, ma potrebbero essere altrettanto.

 

Per molti ma non per tutti

Vi sono però dei paletti per accedere all’incentivazione governativa: il primo è che deve esserci un mezzo da rottamare. Il secondo – che però potrebbe essere modificato in fase di decreto attuativo, atteso entro la fine di gennaio – è che il cambio deve essere alla pari, ossia motociclo rottamato per motociclo elettrico e ciclomotore vecchio in cambio di ciclomotore elettrico. Il terzo infine è che esclude tutto il mercato dei pochi ma significativi mezzi oltre gli 11 kW di potenza (ad esempio le moto Energica, o il maxiscooter BMW C evolution).

 

Incentivi rottamazione moto e scooter: quanti sono e come fare per averli

Quanto si risparmia

Al di là di questo, l’incentivo rottamazione si prospetta molto interessante per il consumatore. Facciamo un paio di esempi: la Vespa Elettrica, che costa di listino 6.390 euro ed è il ciclomotore più caro della sua categoria, avrà diritto a uno sconto di ben 1.917 euro. L’Askoll eS3, elettrico targato e paragonabile per potenza a un 100 cc termico, viene scontato di 1.077 euro rispetto ai 3.590 di partenza.

 

Una norma che, secondo Ancma, potrebbe davvero consentire alla mobilità elettrica di fare un salto di qualità a livello numerico: si stima infatti che il mercato dell’elettrico potrebbe più che raddoppiare rispetto ai circa 3mila pezzi del 2018.

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