Il
cordolo è un pericolo per le moto? Dipende da come viene concepito. A
Roma in questi giorni è scoppiata una polemica per i nuovi cordoli installati sulla corsia preferenziale di
viale Eritrea e viale Libia, nel quartiere Africano. Il Comune ha provveduto a mettere in atto questa opera per aumentare la velocità del trasporto pubblico, ma in molti – soprattutto utenti delle due ruote – hanno protestato per la loro pericolosità.
Stefano (M5s): sicuri se si rispettano le regole
“Se si rispettano le regole del codice della strada io sinceramente non vedo alcun pericolo per i conducenti delle moto e degli scooter rispetto ai nuovi cordoli che stiamo montando. I cordoli sono omologati dal Ministero, se si rispettano le regole di pericoli ne vedo veramente pochi. Poi se si pensa che in strade abbastanza strette come viale Libia e viale Eritrea si possa fare sulle due ruote quello che si vuole....”. Lo ha detto il presidente della Commissione capitolina Mobilità,
Enrico Stefano, del M5s, rispondendo a chi gli chiedeva delle polemiche sulla presunta pericolosità per i mezzi a due ruote dei nuovi cordoli installati sulle preferenziali a viale Libia e viale Eritrea, pensati anche come dissuasori dei parcheggi in doppia fila.
Preferenziali e moto
La questione riaccende l’annoso dibattito sull’apertura o meno delle corsie preferenziali alle due ruote a motore. Secondo un
recente studio dell’ANCI, la circolazione di ciclomotori e motocicli nelle corsie riservate ai mezzi pubblici rimane
vietato nella maggioranza delle città, ma la percentuale dei comuni che ne autorizzano l’accesso sale – rispetto alla scorsa rilevazione – dall’8% al 12%. Tra le città che permettono l’accesso Imperia, L’Aquila, Lodi e Parma (solo ciclomotori), mentre a Milano, Genova, Venezia, Bergamo, Bologna e Como l’accesso è solo parziale. Eppure,
come sostiene ANCMA, tale provvedimento potrebbe snellire il traffico cittadino.
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