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Attualità

L'ABS obbligatorio per i 125? Missione (quasi) impossibile

Marco Gentili
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Gli Stati membri dovevano fornire alla Commissione Europea entro il 31 dicembre scorso i dati sull'incidentalità dei 125, sulla cui base valutare l'eventuale estensione dell'obbligo di ABS anche su questi mezzi. Ma nessuno l'ha fatto. E senza elementi concreti non si potrà valutare se fare una legge a tal proposito

L'ABS obbligatorio per i 125? Missione (quasi) impossibile
L'ABS obbligatorio per i 125? Missione (quasi) impossibile
L'ABS obbligatorio per i 125? Missione (quasi) impossibile
Che ne è dell’obbligo – paventato dal regolamento europeo 168/13 – dell’estensione dell’obbligatorietà dell’ABS anche ai 125 cc? Attualmente questo obbligo non esiste per i costruttori, che con l’introduzione dell’Euro4 devono soltanto dotare tali mezzi di impianti di frenatura combinati tipo CBS (combined braking system). Ma il regolamento europeo prevedeva che l’eventuale estensione dell’ABS anche a questo tipo di mezzi potesse essere valutato in un secondo momento, sulla base dei dati sull’incidentalità che contribuissero a suffragare l’entrata in vigore dell’obbligo. Il problema è che questi dati non ci sono.

Stati inadempienti

Infatti tali elementi dovevano essere raccolti dai vari stati membri dell’Ue entro il 31 dicembre 2017. E gli Stati sono inadempienti su questo fronte. Il problema infatti è che tali dati vanno rilevati al momento del sinistro dall’agente o ufficiale che procede all’estensione del verbale. E difficilmente l’agente rileva la cilindrata di un mezzo incidentato. Fatto sta che a oggi non ci sono cifre precise per capire se in effetti i 125 avrebbero bisogno dell’Abs obbligatorio. Fanno tanti incidenti? Ne fanno pochi? Se sono tanti, l’Abs li avrebbe potuti prevenire o evitare? Domande a cui nessuno è in grado di dare una risposta.

Senza dati, niente legge

Per fare ciò l’unica possibilità sarebbe quella che il Ministero dei trasporti istituisse un tavolo interno incrociando i dati Istat, quelli delle targhe estratti dal Ced (l’archivio del Ministero, ndr) e attraverso la targa risalire a modello e cilindrata. Un lavoro titanico per a cui esecuzione servono tempo e risorse. Il risultato finale è che, se la Commissione europea non dovesse raccogliere una massa critica di dati soddisfacente dagli Stati membri, non legifererà sull’argomento.

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