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Attualità

Ubriaco in moto ma ALCOL test tardivo: assolto a Bologna

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La polizia vede un 31enne in moto contromano: sottoposto a etilometro un'ora e quaranta minuti dopo l'infrazione, è stato assolto perché secondo il giudice è impossibile stabilire con certezza quale fosse il livello di alcol nel sangue mentre era alla guida

Ubriaco in moto ma ALCOL test tardivo: assolto a Bologna
La Polizia lo fermò di notte in centro a Bologna dopo averlo visto andare in moto contromano e senza casco, all'uscita da una discoteca. Agli agenti sembrò ubriaco e gli fecero fare l'alcol test. Ma poiché l'esame, pur rilevando un tasso tre volte sopra il limite, gli fu fatto un'ora e quaranta minuti dopo, ora è stato assolto perché secondo il giudice è impossibile stabilire con certezza quale fosse il livello di alcol nel sangue mentre era alla guida. Il 31enne, difeso dall'avvocato Alessandro Veronesi, era accusato di guida in stato di ebbrezza con tasso superiore a 1,5 grammi-litro, soglia oltre la quale scatterebbero anche sospensione della patente da uno a due anni e confisca del mezzo.

LA VICENDA
Il motociclista fu bloccato la notte del 27 ottobre 2016 in via San Vitale alle 4.45. Gli agenti annotarono che l'uomo aveva l'alito di vino e occhi arrossati. La pattuglia non era però dotata dell'etilometro e quindi si dovette attendere l'arrivo di una seconda macchina, alle 5.40. I poliziotti misero a verbale che in un primo test alle 6.25 fu riscontrato un tasso di 1,51 e che un quarto d'ora dopo il tasso era salito a 1,66. La Procura aveva chiesto e ottenuto decreto penale di condanna, ma la difesa dell'imputato ha fatto opposizione e ha chiesto il processo con il rito abbreviato, condizionato all'acquisizione di una consulenza tecnica della tossicologa Elia Del Borrello.

LE MOTIVAZIONI DEL GIUDICE
Il Gup Alberto Gamberini nella sentenza cita la consulenza, dove si dice che il “picco alcolico”, cioè il livello massimo di concentrazione nel sangue, varia in un range tra venti minuti e qualche ora, sulla base di diverse variabili soggettive. Nel caso specifico, ragiona allora il giudice, l'assunzione è avvenuta sicuramente prima delle 4.45, ma con un test fatto un'ora e quaranta minuti dopo non si può stabilire quale fosse il livello nel momento in cui era in sella. Questo anche perché la curva alcolemica era in crescita e non era ancora stato raggiunto il picco. Se è quindi certo che si trovasse sotto l'influenza di alcol mentre era alla guida, tuttavia non ci sono elementi che indichino quale fosse il tasso, se avesse superato la soglia di rilevanza penale (0,8 g/l) e pure quella dell'illecito amministrativo (0,5).

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