Attualità
Nicky Hayden, un gesto da campione
Mentre il mondo della moto piange la scomparsa di Nicky Hayden e fatica a capacitarsi della sua perdita, arriva la notizia che gli organi del pilota saranno donati
Nicky Hayden, campione della MotoGP nel 2006 da due stagioni in SBK, si è spento ieri a 35 anni all’Ospedale Bufalini di Cesena, cinque giorni dopo il terribile incidente in cui è rimasto coinvolto mentre si stava allenando in bicicletta nei pressi della pista di Misano.
Mentre il mondo della moto piange la sua scomparsa e fatica a capacitarsi della sua perdita, arriva una notizia che rende ancora una volta onore al campione scomparso, i suoi organi saranno donati.
«Grazie a Nicky Hayden per aver scelto di donare i propri organi. Il «sì» alla donazione, espresso in vita dal campione ci consente di trasformare un momento di gradissimo dolore, quale la fine di una vita, in una occasione di speranza per altre persone». Così Alessandro Nanni Costa, direttore Centro nazionale Trapianti, in merito alla decisione della famiglia di non opporsi alla donazione degli organi dell'ex campione di MotoGP.
Hayden, precisa nella nota diffusa dall'Ansa Nanni Costa, "non aveva formalizzato una volontà scritta mentre era in vita ma aveva dato indicazioni a voce rispetto a questo suo desiderio". Indicazioni di cui la famiglia ha tenuto conto nel fare questa scelta. Negli ultimi giorni, prosegue "si è parlato molto delle sue qualità di sportivo, ma questa scelta ci parla delle sue qualità umane e completa il ritratto di un giovane uomo davvero straordinario. Domenica prossima si celebra la Giornata Nazionale della Donazione, ricorderemo Hayden insieme a tutti i donatori e alle loro famiglie che con il loro "sì" ci consentono di curare i pazienti in attesa.
La famiglia di Hayden attraverso l'avvocato Moreno Maresi del Foro di Rimini che li assiste ha voluto esprimere un ringraziamento al "personale medico e paramedico dell'ospedale Bufalini di Cesena che si è occupato di Nicky, a chi gli ha prestato i primi soccorsi, ai tifosi per la vicinanza e alla stampa che ha seguito con attenzione e affetto rispettando il riserbo dietro al quale ci eravamo trincerati". In giornata la famiglia del pilota ha ricevuto il nulla osta dalla Procura di Rimini per riportare negli Stati Uniti la salma del pilota e non dovrebbe venire allestita una camera ardente.
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