Attualità
Scegliere l'usato: Honda CBR1000RR Fireblade
Sportiva, ma non estrema le ultime versioni della Honda CBR1000RR Fireblade si sono sempre distinte per la grande facilità di utilizzo. Potente quanto basta, ciclisticamente bilanciata e non così scomoda come molte colleghe, anche quella lanciata nel 2008 è un'ottima scelta. Ecco una lista di consigli se ne state cercando una usata
L'acquisto di una supersportiva è quasi sempre frutto della passione per la bella guida e le elevate prestazioni. Altre volte invece è figlio dell'esibizionismo... In ogni caso si fa più col cuore che col cervello. E la Honda CBR1000RR Fireblade, oggetto del nostro approfondimento, non fa certo eccezione a questa regola, anche se tra le tante sportive in circolazione è forse quella che più coinvolge anche il buon senso.
In questa versione del 2008, tecnicamente simile a quella "base" attualmente in commercio (non alla "R", dotata anche di sospensioni Öhlins), l’efficacia nella guida più impegnata va a braccetto con la proverbiale facilità di utilizzo e con l'equilibrio generale che le Honda sanno di norma regalare. Tutto bene quindi? In realtà, a ben guardare, questa sportiva un difetto piccolo ce l'ha: nel suo essere accomodante e sempre così "perfettina", può risultare un po' povera di personalità. Questione di gusti... nulla di più.
C'è da dire, a onor del vero, che quanto abbiamo appena detto è valido per qualsiasi Fireblade 1000 prodotta dal 2004 in poi. Ma allora perché concentrarsi sulla penultima versione? Quasi ovvia la risposta: se oggi cercate un buon acquisto, questa serie di Fireblade è quella che offre il miglior rapporto tra costo, qualità complessiva e attualità del progetto. Fin dalla presentazione, a fine 2007, questa moto è piaciuta per il suo layout compatto e l'estetica che riesce a valorizzare i chilogrammi persi rispetto alla diretta progenitrice.
Priva di controlli elettronici per gestire i 178 del suo 4 cilindri, questa Honda è evidentemente una sportiva senza compromessi; più sorprendente è che anche nelle trasferte domenicali meno tirate questa moto assecondi il pilota con una certa gentilezza, senza obbligarlo a posture estreme, a sospensioni granitiche e a un comportamento dinamico finalizzato al tempo sul giro.
In sella si sta discretamente bene, senza tremendi sacrifici. Pur trattandosi di una moto estrema, i semimanubri non sono così angolati e la sella è tutto sommato comoda, larga e ben imbottita. Idem dicasi per forcella e mono, che riescono ad assorbire più che dignitosamente le piccole e grandi asperità delle nostre strade. Potrà sembrarvi strano questo nostro insistere sul comfort, ma l'ecletticità di questa maxi è la qualità che la rende interessante ad un pubblico generalista.
C'è da dire, a onor del vero, che quanto abbiamo appena detto è valido per qualsiasi Fireblade 1000 prodotta dal 2004 in poi. Ma allora perché concentrarsi sulla penultima versione? Quasi ovvia la risposta: se oggi cercate un buon acquisto, questa serie di Fireblade è quella che offre il miglior rapporto tra costo, qualità complessiva e attualità del progetto. Fin dalla presentazione, a fine 2007, questa moto è piaciuta per il suo layout compatto e l'estetica che riesce a valorizzare i chilogrammi persi rispetto alla diretta progenitrice.
Priva di controlli elettronici per gestire i 178 del suo 4 cilindri, questa Honda è evidentemente una sportiva senza compromessi; più sorprendente è che anche nelle trasferte domenicali meno tirate questa moto assecondi il pilota con una certa gentilezza, senza obbligarlo a posture estreme, a sospensioni granitiche e a un comportamento dinamico finalizzato al tempo sul giro.
In sella si sta discretamente bene, senza tremendi sacrifici. Pur trattandosi di una moto estrema, i semimanubri non sono così angolati e la sella è tutto sommato comoda, larga e ben imbottita. Idem dicasi per forcella e mono, che riescono ad assorbire più che dignitosamente le piccole e grandi asperità delle nostre strade. Potrà sembrarvi strano questo nostro insistere sul comfort, ma l'ecletticità di questa maxi è la qualità che la rende interessante ad un pubblico generalista.
Insomma, se dopo qualche anno su moto di media cilindrata volete fare il grande passo senza esagerare… bene, questa è la moto giusta. Basta che prepariate una cifra tra i 6.500 e i 7.500 euro e il gioco è fatto. In tale forbice di prezzo si fanno dei buoni acquisti e ci si può anche permettere di essere un po' selettivi perché le occasioni non mancano. Sono invece piuttosto rari da trovare gli esemplari dotati di ABS (denominato C-ABS e introdotto nel 2009).
In questo caso non è fuori luogo spingersi fino al limite degli 8.000/8.500 euro. Di dettagli da controllare al momento dell’acquisto non ce ne sono molti: tolto il richiamo per la frizione relativo al modello 2008, qualche proprietario ha lamentato una certa "ruvidità" negli innesti del cambio. Spesso basta regolare bene il gioco del comando frizione per risolvere il problema. Per saperne di più, clicca qui!
In questo caso non è fuori luogo spingersi fino al limite degli 8.000/8.500 euro. Di dettagli da controllare al momento dell’acquisto non ce ne sono molti: tolto il richiamo per la frizione relativo al modello 2008, qualche proprietario ha lamentato una certa "ruvidità" negli innesti del cambio. Spesso basta regolare bene il gioco del comando frizione per risolvere il problema. Per saperne di più, clicca qui!