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Attualità
Ducati Globetrotter 90°: inizia l'avventura di Jessica Leyne
il 20/09/2016 in Attualità
Il francese Laurent "Lolo" Cochet ha concluso a Vladivostok la seconda tappa del viaggio intorno al mondo in sella alla Multistrada per celebrare i 90 anni di Ducati. La fiaccola è ora con la belga Jessica Leyne, unica donna tra i 7 Globetrotter che percorrerà 2.659 km sulle strade del Sol Levante fra circuiti gloriosi e grandi collezionisti
Ducati Globetrotter 90°: inizia l'avventura di Jessica Leyne
Si è appena conclusa la seconda delle sette tappe previste di Ducati Globetrotter 90°: il viaggio intorno al mondo in sella alla Multistrada 1200 Enduro nei luoghi e sulle strade simbolo dei primi novant’anni di storia Ducati. Dopo il via, il 4 luglio scorso da Bologna, la fiaccola Globetrotter è arrivata a Vladivostok (Russia) col pilota francese Laurent Cochet ed è stata consegnata a Jessica Leyne, la temeraria Globetrotter unica donna arrivata tra i sette finalisti scelti per questo giro del mondo.
Partito da Mosca il 24 agosto scorso, “Lolo” Cochet ha percorso 9.100 km in 22 giorni. Laurent ha attraversato la Russia viaggiando anche per 1.000 km consecutivi senza una sosta. Deviando dalla Transiberiana, “Lolo” ha poi scelto di valicare i monti Altaï, le cime solitarie dove Russia, Mongolia e Cina si incontrano. Alla frontiera con la Mongolia, ha guidato sulla famosa autostrada M52, che in 1000 km conduce alle regioni più selvagge e suggestive dell'Asia centrale. Poi sul lago Baikal, uno dei più grandi e profondi del mondo e una delle “sette meraviglie della Russia”.
In un paesaggio che, parole di Laurent, “mescola panorami tipici della Mongolia, le Alpi e la Duna di Pilat in Francia”. A Ulan Ude, Clochet ha assistito ad alcuni momenti del Mongol Rally, gara non competitiva a scopo di beneficenza. L'avventura del pilota francese si è conclusa a Vladivostok il 14 settembre. In Giappone a Tokyo è appena iniziata la tappa di Jessica Leyne, l'unica donna di Globetrotter 90°. Jessica viaggerà per 2.659 km sulle strade nipponiche, raccontando la sua avventura grazie alla fiaccola Globetrotter: l’ormai “celebre” testimone, creato dal Ducati Design Center e dotato di telecamera per condividere il diario di viaggio su globetrotter90.ducati.com
Jessica, originaria di Leke Fiandre Occidentale, dice sorridendo: “Nelle mie vene scorre più olio e carburante che sangue!”. È arrivata fino in Norvegia e Romania, Slovacchia e Italia senza ostacoli che la fermassero - “In moto ho avuto molti giorni impegnativi, ma mai una brutta giornata! - esclama - Con i miei 162 cm di altezza controllo anche le grosse cilindrate, per me è come andare in bicicletta”.
Il suo viaggio la porterà nell'isola di Kyushu per visitare il museo di Hiroaki Iwashita a Yufu, dove si trova l’unico prototipo ancora esistente al mondo della Ducati Apollo: con i suoi 1257 cc, l'Apollo è stata la prima maxi-moto di Borgo Panigale creata nel 1968 da Fabio Taglioni. E soprattutto, la Ducati Apollo è stata la prima ad avere due cilindri a elle di 90°, da allora uno dei segni distintivi della Ducati.
Il 29 settembre, Jessica Leyne sarà al Twin Ring Motegi, il circuito dove nel 2007 Casey Stoner conquistò con Ducati il titolo mondiale MotoGP. Gara indimenticabile per la Casa di Borgo Panigale che oltre il titolo Mondiale con Stoner si aggiudicò il podio con Loris Capirossi in sella alla seconda Desmosedici. Dopo Motegi, Jessica arriverà a Sugo, dove nel circuito Sportsland nel 1998 Carl Fogarty vinse la gara decisiva per conquistare il suo terzo titolo mondiale Superbike, il settimo per Ducati.
L'avventura di Jessica si concluderà con la traversata dell'Oceano Pacifico e l'arrivo il 5 ottobre a San Francisco, per il terzo passaggio di moto e “fiaccola” al brasiliano Eduardo Generali, 28 anni. Sarà lui a sfidare per primo le strade degli States, guidando fino a Indianapolis per 3.900 km in 13 giorni.
In un paesaggio che, parole di Laurent, “mescola panorami tipici della Mongolia, le Alpi e la Duna di Pilat in Francia”. A Ulan Ude, Clochet ha assistito ad alcuni momenti del Mongol Rally, gara non competitiva a scopo di beneficenza. L'avventura del pilota francese si è conclusa a Vladivostok il 14 settembre. In Giappone a Tokyo è appena iniziata la tappa di Jessica Leyne, l'unica donna di Globetrotter 90°. Jessica viaggerà per 2.659 km sulle strade nipponiche, raccontando la sua avventura grazie alla fiaccola Globetrotter: l’ormai “celebre” testimone, creato dal Ducati Design Center e dotato di telecamera per condividere il diario di viaggio su globetrotter90.ducati.com
Jessica, originaria di Leke Fiandre Occidentale, dice sorridendo: “Nelle mie vene scorre più olio e carburante che sangue!”. È arrivata fino in Norvegia e Romania, Slovacchia e Italia senza ostacoli che la fermassero - “In moto ho avuto molti giorni impegnativi, ma mai una brutta giornata! - esclama - Con i miei 162 cm di altezza controllo anche le grosse cilindrate, per me è come andare in bicicletta”.
Il suo viaggio la porterà nell'isola di Kyushu per visitare il museo di Hiroaki Iwashita a Yufu, dove si trova l’unico prototipo ancora esistente al mondo della Ducati Apollo: con i suoi 1257 cc, l'Apollo è stata la prima maxi-moto di Borgo Panigale creata nel 1968 da Fabio Taglioni. E soprattutto, la Ducati Apollo è stata la prima ad avere due cilindri a elle di 90°, da allora uno dei segni distintivi della Ducati.
Il 29 settembre, Jessica Leyne sarà al Twin Ring Motegi, il circuito dove nel 2007 Casey Stoner conquistò con Ducati il titolo mondiale MotoGP. Gara indimenticabile per la Casa di Borgo Panigale che oltre il titolo Mondiale con Stoner si aggiudicò il podio con Loris Capirossi in sella alla seconda Desmosedici. Dopo Motegi, Jessica arriverà a Sugo, dove nel circuito Sportsland nel 1998 Carl Fogarty vinse la gara decisiva per conquistare il suo terzo titolo mondiale Superbike, il settimo per Ducati.
L'avventura di Jessica si concluderà con la traversata dell'Oceano Pacifico e l'arrivo il 5 ottobre a San Francisco, per il terzo passaggio di moto e “fiaccola” al brasiliano Eduardo Generali, 28 anni. Sarà lui a sfidare per primo le strade degli States, guidando fino a Indianapolis per 3.900 km in 13 giorni.
Il progetto
Ducati ha selezionato più di 3000 candidati pronti per questo incredibile viaggio, ma solo in sette hanno vinto questa grande opportunità. I “magnifici sette” affronteranno in totale 30.000 chilometri da svolgere in solitaria in sella alla Multistrada 1200 Enduro portando la simbolica fiaccola Globetrotter nel luoghi sacri della storia dei primi 90 anni di Ducati.
Per seguire l’avventura di GLOBETROTTER 90°: globetrotter90.ducati.com
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