Attualità
Discutiamone: come e perché gira la moto?
Quarta puntata dei Quaderni di Tecnica che il nostro Lukethebike sta compilando per il Forum di Dueruote. Questa volta si parla di curve!
Vi siete mai chiesto perché una moto curva? Apparentemente lo fa semplicemente piegando, e mantenendo lo sterzo dritto. In realtà le cose stanno in un altro modo, come ci spiega l'amico Lukethebike.
La prima proprietà fisica da tenere a mente, per capire perché la moto gira, è quella dei giroscopi. Perché l'avantreno dei mezzi a due ruote risponde in primo luogo a regole giroscopiche, e, solo successivamente all’innesco della piega diventa parzialmente direzionale.
La prima proprietà fisica da tenere a mente, per capire perché la moto gira, è quella dei giroscopi. Perché l'avantreno dei mezzi a due ruote risponde in primo luogo a regole giroscopiche, e, solo successivamente all’innesco della piega diventa parzialmente direzionale.
In gioco entrano una serie di parametri, che i progettisti delle moto ben conoscono, e che Luke illustra nel suo testo.
Ma torniamo al nostro giroscopio, e a quella forza che tende a far inclinare la moto quando facciamo ruotare l'asse della ruota spostando il manubrio. Molti di voi lo sapranno: per impostare la curva si controsterza. E così la moto si inclina.
Ma non si curva solo per questo! Perché una volta in piega, il punto di contatto a terra dello pneumatico si sposta verso l’interno della curva. E quello che succede è paragonabile a un leggero traverso che aiuta a curvare.
Già, perché dopo aver innescato la piega, lo sterzo tende a riallinearsi, stabilizzando il veicolo in una traiettoria curvilinea costante, dalla quale usciremo con una serie di azioni, che vanno dal contrastare leggermente meno la forza centrifuga con il corpo al diminuire la pressione che esercitiamo costantemente sul lato interno del manubrio. Magari anche aumentando gradualmente il gas.
Ma torniamo al nostro giroscopio, e a quella forza che tende a far inclinare la moto quando facciamo ruotare l'asse della ruota spostando il manubrio. Molti di voi lo sapranno: per impostare la curva si controsterza. E così la moto si inclina.
Ma non si curva solo per questo! Perché una volta in piega, il punto di contatto a terra dello pneumatico si sposta verso l’interno della curva. E quello che succede è paragonabile a un leggero traverso che aiuta a curvare.
Già, perché dopo aver innescato la piega, lo sterzo tende a riallinearsi, stabilizzando il veicolo in una traiettoria curvilinea costante, dalla quale usciremo con una serie di azioni, che vanno dal contrastare leggermente meno la forza centrifuga con il corpo al diminuire la pressione che esercitiamo costantemente sul lato interno del manubrio. Magari anche aumentando gradualmente il gas.
Basta questo per descrivere il fenomeno? No, perché le variabili citate da Lukethebike sono molte. E altre le stanno aggiungendo altri utenti particolarmente ferrati in materia, come Sansan, che ha iniziato a parlare di inerzia sui tre assi, per calcolare rollio, beccheggio e imbardata. E poi i sistemi inerziali e non inerziali.
Una discussione complessa, ben lungi dall'aver trovato una conclusione, a cui potete partecipare che potete trovare cliccando QUI!
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