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Attualità
Omicidio Stradale: la legge si avvicina
di Riccardo Matesic
il 11/06/2015 in Attualità
Approvata al Senato, la modifica del Codice Penale che introduce la nuova fattispecie di reato con una reclusione minima di 7 anni. Ora i promotori sperano che la Camera approvi senza modifiche, per avere la legge in vigore al più presto
Il Senato ha approvato il disegno di legge che introduce il reato di Omicidio stradale. I voti favorevoli sono stati 163, quelli contrari 2, 65 gli astenuti. Esultano le tre associazioni (Asaps, Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni) che avevano raccolto 80.000 firme per promuovere una legge di iniziativa popolare. Ed esulta anche il primo ministro Renzi, che da sempre ha condiviso questa battaglia per l'introduzione di una nuova fattispecie di reato.
Attenzione però: per ora non è legge. Il testo che modifica il Codice Penale deve infatti tornare alla Camera per l'approvazione definitiva. E lì si spera non ci siano altre modifiche che potrebbero allungare i tempi.
Del resto, proprio nella seduta conclusiva il Governo è stato battuto due volte, su altrettanti emendamenti ai quali era contrario e che l'aula ha comunque approvato. Si tratta dell'esclusione del reato di omicidio stradale per gli incidenti causati dal passaggio con il rosso, dalla guida contromano o dal sorpasso su attraversamento pedonale.
Così come formulato il testo di legge introduce una nuova tipologia di reato che prevede la reclusione da 7 a 12 anni per chi causa un incidente mortale mentre guida in stato di ebbrezza alcolica. Ed è proprio la reclusione minima, innalzata a 7 anni (8 per chi guida sotto effetto di droghe) la vera chiave di volta, perché si tratta di una pena che esclude i benefici di legge e che quindi, si tradurrà realmente in un periodo di reclusione.
La pena massima tra l'altro sale a 18 anni in caso di morte di più persone, con ulteriori aggravanti se il conducente si dà alla fuga. E c'è l'arresto obbligatorio in flagranza (una situazione però che in strada non si verifica mai...). Previsto anche il ritiro della patente per un periodo da 15 a 30 anni. Ma alla Camera si sta lavorando sulla riforma del Codice della Strada che in questo caso prescriverebbe il ritiro a vita.
Ultima annotazione per dire che, purtroppo, il Senato ha stralciato la parte relativa alle patenti nautiche; per le quali era originariamente previsto il medesimo trattamento.
Del resto, proprio nella seduta conclusiva il Governo è stato battuto due volte, su altrettanti emendamenti ai quali era contrario e che l'aula ha comunque approvato. Si tratta dell'esclusione del reato di omicidio stradale per gli incidenti causati dal passaggio con il rosso, dalla guida contromano o dal sorpasso su attraversamento pedonale.
Così come formulato il testo di legge introduce una nuova tipologia di reato che prevede la reclusione da 7 a 12 anni per chi causa un incidente mortale mentre guida in stato di ebbrezza alcolica. Ed è proprio la reclusione minima, innalzata a 7 anni (8 per chi guida sotto effetto di droghe) la vera chiave di volta, perché si tratta di una pena che esclude i benefici di legge e che quindi, si tradurrà realmente in un periodo di reclusione.
La pena massima tra l'altro sale a 18 anni in caso di morte di più persone, con ulteriori aggravanti se il conducente si dà alla fuga. E c'è l'arresto obbligatorio in flagranza (una situazione però che in strada non si verifica mai...). Previsto anche il ritiro della patente per un periodo da 15 a 30 anni. Ma alla Camera si sta lavorando sulla riforma del Codice della Strada che in questo caso prescriverebbe il ritiro a vita.
Ultima annotazione per dire che, purtroppo, il Senato ha stralciato la parte relativa alle patenti nautiche; per le quali era originariamente previsto il medesimo trattamento.
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