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Attualità

Marelli e Bosch: le moto nel mondo globale

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I grandi fornitori automotive europei si dimostrano sempre più interessati alle due ruote. E mentre Magneti Marelli inaugura l'impianto indiano congiunto con il colosso Hero, Bosch costituisce una divisione dedicata alle moto

Marelli e Bosch: le moto nel mondo globale
Marelli e Bosch: le moto nel mondo globale
In fondo sono i soliti ingredienti degli ultimi due decenni: l’Asia che cresce, l’industria automotive che cerca nuovi territori, l’avanzata dell’elettronica, l’esigenza di fornire prodotti e servizi a costi sempre più bassi (non più solo nel Far East, ma anche da noi). La chiave di tutto è insomma l’Asia, perché se per molto tempo i fornitori auto hanno visto le moto come figlie di un dio minore a causa dei loro bassi volumi, oggi i numeri del mercato asiatico hanno reso questo comparto decisamente più appetibile: si prevede che da qui a cinque anni si produrranno nel mondo oltre oltre 150 milioni di moto, di cui quasi il 90% in Cina, India e Sud-est asiatico.
Numeri che non potevano non attirare Bosch e Marelli, due specialisti dei sistemi di controllo motore entrati nel mondo moto senza clamori, ma con progetti di grande successo (Bosch fornendo l’iniezione alle pionieristiche BMW K100 del 1983, Marelli all’altrettanto pionieristica Ducati 851 del 1987) e cresciuti passo dopo passo per tre decenni. Negli ultimi anni hanno lavorato entrambi a sistemi semplificati di iniezione elettronica per andare incontro alle esigenze del mercato del sud-est asiatico, in particolare l’India che si è dotata di norme sulle emissioni assai stringenti ma ha un parco veicoli ancora largamente alimentato a carburatore. In un Paese in cui aziende come Hero, Bajaj e TVS producono milioni di moto l’anno, Marelli ha fatto un accordo importantissimo. Hero, il più grande costruttore di motocicli al mondo (6,64 milioni nel 2014), era in cerca di partner tecnologici dopo aver concluso la sua partnership di 25 anni con Honda. Magneti Marelli è riuscita a fine 2013 a siglare una Joint Venture (60% Hero – 40% Marelli) di cui oggi si vedono i primi frutti, con l’inaugurazione a Manesar dell’impianto industriale dedicato alla produzione di sistemi di controllo motore per i veicoli a due ruote. Il nuovo sito si concentrerà sulla produzione di tecnologie powertrain e di iniezione elettronica, rivolte principalmente al mercato indiano per veicoli a due o tre ruote. Marelli mette sul piatto la sua tecnologia, che include anche soluzioni “ride by wire” ideali per future soluzioni di propulsione ibrida; Hero mette i suoi numeri di produzione, che fanno gola a tutti.
Intanto Bosch, che da qualche anno è il principale fornitore della filiera auto, punta a diventarlo anche per il comparto moto. Il gruppo tedesco ha per questo costituito una nuova business unit “Two-Wheeler and Powersports”, che raggrupperà tutte le attività inerenti i sistemi di sicurezza, di alimentazione e di visualizzazione delle informazioni. La nuova business unit dedicate alle due ruote farà parte di Bosch Mobility Solutions e avrà la sede principale di nuovi in Asia: a Yokohama, in Giappone. Ci saranno poi filiali negli Stati Uniti, Europa, India e Cina. Bosch si sta impegnando a ridurre i consumi di carburante e a rendere le due ruote sempre più connesse, due esigenze particolarmente sentite in asia. Due passi che prefigurano scenari di competizione sempre più globali non solo per i costruttori, ma anche (e soprattutto) per i fornitori.

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