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Attualità
Bollo storiche: si spera ancora
di Riccardo Matesic
il 23/02/2015 in Attualità
FMI e Automotoclub Storico Italiano stanno facendo forti pressioni su Governo e regioni per tornare alla tassa di circolazione forfettaria per i mezzi d'interesse storico. E il Governo ha accolto un Ordine del giorno
Nell'ambito della discussione del Disegno di Legge "Milleproroghe", alla Camera dei Deputati è stato accolto dal Governo come "raccomandazione" l'Ordine del Giorno presentato dai deputati di Scelta Civica Giulio Cesare Sottanelli (Segretario della Commissione Finanze) e Pierpaolo Vargiu (Presidente della Commissione Affari Sociali).
Si tratta di un provvedimento che impegna il Governo a valutare l'opportunità di prorogare al 31 giugno 2015 le esenzioni per i veicoli storici anche tra i venti e i trenta anni, per dare al Governo stesso e alle Regioni il tempo di ridefinire la materia in senso univoco.
Secondo i due firmatari, ci sono alcune considerazioni importanti da valutare. Si va dalla necessità di conservare il parco circolante storico al giro d'affari indotto dal settore dei veicoli d'interesse storico. E non si può tralasciare la confusione ingenerata nei cittadini per il fatto che le regioni si stanno tuttora organizzando con provvedimenti legislativi locali, che in alcuni casi si discostano dalla legge nazionale. Argomentazioni che, secondo i presentatari del documento, denotano la scarsa conoscenza della materia da parte del Governo.
Come già in altri casi, dobbiamo ricordarvi che gli ordini del giorno sono ottime iniziative di sensibilizzazione; ma spesso restano lettera morta. Come già successo con la risoluzione del Movimento 5 Stelle sui guard rail, risalente al 2013.
Anche in questo caso dobbiamo dire che per i possessori di veicoli fra i 20 e i 30 anni d'età non cambia nulla: il bollo nella maggior parte dei casi scadeva il 31 gennaio 2015. Però il fatto che il Governo abbia accolto questo ordine del Giorno “promuove” il problema al rango nazionale, evitando che se ne parli solo a livello locale.
Intanto sul fronte delle regioni, gli ultimi aggiornamenti forniti dalla FMI dicono che la Liguria vorrebbe mantenere la tassa di circolazione per i mezzi di interesse storico e collezionistico già certificati, vale a dire quelli già certificati storici il 1° gennaio 2015.
Novità anche in Basilicata, dove l'articolo 9 della nuova Legge Regionale (n. 4 del 27/1/2015) ha stabilito che i mezzi ultraventennali sono tenuti al pagamento di una tassa di proprietà calcolata sulla base della cilindrata (e non della potenza come da prassi). Gli importi vanno da un minimo di 50 a un massimo di 200 Euro. I termini di pagamento per le ventennali sono stati prorogati al 2 marzo 2015.
Movimenti anche nel Lazio, dove il Consigliere regionale Fabrizio Santori ha richiesto la convocazione della Commissione Bilancio, per analizzare la situazione dello moto storiche.
Infine la Campania ha comunicato di attenersi alla Legge nazionale e di ripristinare dunque, per le moto ultraventennali, la tassa di proprietà ordinaria.
Per un quadro completo regione per regione si può consultare l'aggiornamento messo on line dalla FMI.
Secondo i due firmatari, ci sono alcune considerazioni importanti da valutare. Si va dalla necessità di conservare il parco circolante storico al giro d'affari indotto dal settore dei veicoli d'interesse storico. E non si può tralasciare la confusione ingenerata nei cittadini per il fatto che le regioni si stanno tuttora organizzando con provvedimenti legislativi locali, che in alcuni casi si discostano dalla legge nazionale. Argomentazioni che, secondo i presentatari del documento, denotano la scarsa conoscenza della materia da parte del Governo.
Come già in altri casi, dobbiamo ricordarvi che gli ordini del giorno sono ottime iniziative di sensibilizzazione; ma spesso restano lettera morta. Come già successo con la risoluzione del Movimento 5 Stelle sui guard rail, risalente al 2013.
Anche in questo caso dobbiamo dire che per i possessori di veicoli fra i 20 e i 30 anni d'età non cambia nulla: il bollo nella maggior parte dei casi scadeva il 31 gennaio 2015. Però il fatto che il Governo abbia accolto questo ordine del Giorno “promuove” il problema al rango nazionale, evitando che se ne parli solo a livello locale.
Intanto sul fronte delle regioni, gli ultimi aggiornamenti forniti dalla FMI dicono che la Liguria vorrebbe mantenere la tassa di circolazione per i mezzi di interesse storico e collezionistico già certificati, vale a dire quelli già certificati storici il 1° gennaio 2015.
Novità anche in Basilicata, dove l'articolo 9 della nuova Legge Regionale (n. 4 del 27/1/2015) ha stabilito che i mezzi ultraventennali sono tenuti al pagamento di una tassa di proprietà calcolata sulla base della cilindrata (e non della potenza come da prassi). Gli importi vanno da un minimo di 50 a un massimo di 200 Euro. I termini di pagamento per le ventennali sono stati prorogati al 2 marzo 2015.
Movimenti anche nel Lazio, dove il Consigliere regionale Fabrizio Santori ha richiesto la convocazione della Commissione Bilancio, per analizzare la situazione dello moto storiche.
Infine la Campania ha comunicato di attenersi alla Legge nazionale e di ripristinare dunque, per le moto ultraventennali, la tassa di proprietà ordinaria.
Per un quadro completo regione per regione si può consultare l'aggiornamento messo on line dalla FMI.
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