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Attualità

I 5 concept che avremmo voluto vedere in strada

di Cristian Barelli
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Belle, realizzabili e di successo ma purtroppo mai industrializzate. Ecco le cinque concept che avremmo voluto veder circolare, ma che non sono mai entrate in produzione

I Saloni sono importanti banchi di prova per le Case costruttrici, il pubblico e gli addetti ai lavori guardano, commentano ed esprimono il proprio parere, diventando una preziosa fonte di informazione per i progettisti che devono definire le moto di domani. È per questo che da sempre molte Case a fianco alle novità, presentano innovativi concept.
Alcuni sono solo da esposizione, magari assemblati con quanto di meglio disponibile, con il solo scopo di studiare le reazioni del pubblico. Altre volte invece, sembrano moto pronte per essere messe sulla linea di montaggio, giusto il tempo di farci sognare e risparmiare la cifra richiesta per il futuro acquisto. Purtroppo però… molte volte anche se apprezzate e fattibili queste concept rimangono a prendere polvere nei centri stile delle Case, come sogni nel nostro cassetto. 

L'elenco dei modelli presentati negli ultimi anni ma mai entrati in produzione è lungo, noi abbiamo fatto una selezione, individuando le cinque moto che avremmo voluto veder arrivare nelle concessionarie. Per scoprirle, CLICCATE QUI! E se volete aggiungere la vostra concept mai realizzata mandateci subito un commento.
Aprilia Blue Marlin - Presentata nel 2001, quando le Cafe Racer non erano ancora una moda. L’Aprilia Blue Marlin, nata dalla matita del francese Thierry Henriette della Boxer Design, si distingueva dalle naked di quegli anni per la linea spigolosa e l’aspetto minimal. Il motore era il Rotax bicilindrico a V da 1000cc che equipaggiava in quegli anni le altre regine di casa Aprilia. 130CV per una Cafe Racer che purtroppo non è mai stata parcheggiata fuori dal bar.
Husqvarna Moab - Uno degli ultimi sogni Husqvarna made in BMW, che dobbiamo all'attivissimo Centro Stile capatanato da Raffaele Zaccagnini. Riprende i colori della H400 di Steve McQueen e ne reincarna lo spirito da scrambler. Manubrio largo, gomma tassellata leggera e motore mono da 650 cc. Una evoluzione del concetto di moto tutto fare portata nel nuovo millennio grazie a soluzioni come i fari a led e la strumentazione inserite nel traversino del manubrio.
Moto Guzzi V12 - Non uno ma ben 3 concept, nati su un'unica struttura tecnica su cui si cimenta l'estro di Pierre Terblanche. Moto Guzzi nel 2009 stupì tutti con dei concept finalmente innovativi e rivoluzionari sia nel design, ovviamente parametrando il termine sul marchio, che nella tecnica. Infatti, il telaio che fa da base per le tre versioni: Strada, X e Le Mans è un blocco unico realizzato in polimeri di nylon resistenti quanto l’acciaio. Declinata in versione Supermotard, Naked e Cafè Racer la V12 poteva e potrebbe essere ancora una proposta vincente per la casa di Mandello
Suzuki Recursion - Semicarenata dalla linea filante gradevole a non esagerata. La particolarità più interessante della Recursion era il motore, un bicilindrico parallelo da quasi 600 cc alla quale i tecnici Suzuki hanno aggiunto il turbo, così da raggiungere la soglia dei 100 CV e i 100 Nm di coppia. Chissà se ora, che i motori sovralimentati sembrano tornare, Suzuki non riapra il cassetto dei progetti.
Gilera Ferro - Era il 2003 e Gilera si presentò al salone con la Ferro 850, disegnata da Rodolfo Frascoli. Linea morbida, piacevole e ricca di citazioni (come la mascherina della 125 KZ Endurance, popolarissima negli anni '80) ma niente di esaltante... e allora perché tanto parlare? Era automatica, con un variatore a controllo elettronico e la possibilità di gestire diversi parametri come la spaziatura dei rapporti e il freno motore. Non vide mai la luce con il marchio Gilera, ma nel Gruppo Piaggio non abbandonarono l’idea e nel 2007 presentò l’Aprilia Mana: sempre naked, ma decisamente di un'altra pasta...

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