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Attualità

Le moto che guardano indietro per andare avanti

di Cristian Barelli
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Dopo un tuffo nel Wheels and Waves di Biarritz abbiamo iniziato a riflettere su come saranno e come dovrebbero essere le moto del futuro

Quando si parla di moto l'old-style piace e il Wheels and Waves di Biarritz ne è stato l'ennesima dimostrazione. Il piazzale dove si è svolto il raduno è stato per tre giorni un'immensa vaschetta per recupero liquidi, riempito incessantemente da perdite di benzina, olio e grasso. Lo spasmodico quanto masochista amore per il "vecchio" e relativi acciacchi sembra aver trovato pace in questa tre giorni francese. Vecchi motori, però, fa rima con personalizzazione. Taglia e cuci, colora e sostituisci sono le operazioni preferite per dare nuova linfa alle due ruote d'antan, una passione quella per la customizzazione che sembra oggi l'unica nota positiva del settore.


Tantissime le moto presenti, tutte differenti ma in fondo tutte uguali. I Boxer teutonici erano tutti "scramblerizzati", i mono Yamaha perfetti bobber e i CB Honda tutti con semi manubri e scarichi aperti. Bello e molto divertente certo, ma se vogliamo anche poco stimolante e indubbiamente "dalle ore contate". Quanto può andare avanti un trend così tanto legato al passato? 

Quando saremo tutti stanchi di vedere scrambler e café racer 1punto0, create su vetuste ciclistiche con motori zoppicanti? Sembra giunto il momento di portare questi concetti tanto cari ai motociclisti verso il futuro, cercando un mix tra il sapore epico e affascinante del vintage e linee moderne che sia in grado di evolvere il settore. A questo punto ben vengano la BMW NineT e la nuova, ancora misteriosa, Ducati Scrambler, moto che reinterpretano il passato senza copiarlo, ma evolvendolo. Nell'auto questo concetto è già ben radicato. Fiat come Mini ad esempio nel rifare le loro utilitarie non hanno ricalcato le loro antenate, ma ne hanno preso spunto e inspirazione per ricavarne degli oggetti moderni ma con il fascino di un tempo. 

Cosa ne pensate voi? Meglio il vintage che replica il passato o meglio prendere spunto dal "vecchio" per disegnare il futuro?

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