Attualità
Tasse più alte con la riforma della Pubblica Amministrazione?
Il Governo è al lavoro sulla riforma del settore pubblico. Con l'occasione abolisce l'Imposta Provinciale di Trascrizione, che però sostituisce con una nuova tassa sulle immatricolazioni. E rincara i bolli
Al momento in cui scriviamo la riforma della Pubblica Amministrazione promessa dal Governo è stata rimandata. Questione di pochi giorni, probabilmente, ma dalle anticipazioni si è già capito che per gli italiani non sarà un grande affare.
Chiamato ad "assorbire" la progressiva eliminazione delle province, il Governo avrebbe sostituito l'IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione) con la nuova IRI (Imposta Regionale di Immatricolazione).
Dal nostro punto di vista di motociclisti dovrebbe cambiare poco, perché l'IPT grava solo sui passaggi di proprietà dei mezzi a due ruote d'interesse storico. Proprio per questo oggi abbiamo il timore che la nuova IRI possa tornare a colpire anche le moto, rincarandone i costi d'immatricolazione. Con la possibilità, tra l'altro, di rincari regionali fino al 30%, rispetto all'importo di base stabilito a livello nazionale!
Quello che sembra sicuro è la possibilità per le regioni di rincarare la tassa di possesso fino al 12% (oggi tale margine è del 10%) solo per il 2015, in modo da recuperare il mancato gettito causato dalla cancellazione dell'IPT, in attesa che venga sostituita dall'IRI.
Se non è zuppa è pan bagnato, dicevano i nonni. E resteremo probabilmente delusi anche dal progetto di abolizione del Pubblico Registro Automobilisto (PRA), che sembrerebbe andare verso un ripensamento. Il PRA potrebbe sopravvivere come archivio che certifica la proprietà dei veicoli (vale a dire come oggi...), lasciando spazio a un archivio unico dei veicoli gestito dalla Motorizzazione (anche questo già esistente). L'unica vera novità si ridurrebbe allora alla nascita di una "Carta unica del veicolo", che dovrebbe sostituire l'accoppiata carta di circolazione e certificato di proprietà.
Chiamato ad "assorbire" la progressiva eliminazione delle province, il Governo avrebbe sostituito l'IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione) con la nuova IRI (Imposta Regionale di Immatricolazione).
Dal nostro punto di vista di motociclisti dovrebbe cambiare poco, perché l'IPT grava solo sui passaggi di proprietà dei mezzi a due ruote d'interesse storico. Proprio per questo oggi abbiamo il timore che la nuova IRI possa tornare a colpire anche le moto, rincarandone i costi d'immatricolazione. Con la possibilità, tra l'altro, di rincari regionali fino al 30%, rispetto all'importo di base stabilito a livello nazionale!
Quello che sembra sicuro è la possibilità per le regioni di rincarare la tassa di possesso fino al 12% (oggi tale margine è del 10%) solo per il 2015, in modo da recuperare il mancato gettito causato dalla cancellazione dell'IPT, in attesa che venga sostituita dall'IRI.
Se non è zuppa è pan bagnato, dicevano i nonni. E resteremo probabilmente delusi anche dal progetto di abolizione del Pubblico Registro Automobilisto (PRA), che sembrerebbe andare verso un ripensamento. Il PRA potrebbe sopravvivere come archivio che certifica la proprietà dei veicoli (vale a dire come oggi...), lasciando spazio a un archivio unico dei veicoli gestito dalla Motorizzazione (anche questo già esistente). L'unica vera novità si ridurrebbe allora alla nascita di una "Carta unica del veicolo", che dovrebbe sostituire l'accoppiata carta di circolazione e certificato di proprietà.