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Attualità

Nuovi incentivi per elettrici e ibridi

di Riccardo Matesic
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Il Ministero dello Sviluppo Economico ha varato una nuova campagna per incoraggiare l'acquisto di veicoli elettrici e ibridi. Si parte il 6 maggio, e in alcuni casi non è previsto l'obbligo di rottamazione.

Sul mercato ci sono diversi mezzi elettrici. Qui un'immagine del concorso belga Clean Week 2020, al quale abbiamo partecipato nel 2013
Lo scooter elettrico BMW, da noi provato lo scorso anno in occasione della Clean Week 2020 sul circuito di Zolder
Fra i provvedimenti per far ripartire l'economia, il Governo ha inserito nuovamente degli incentivi per i mezzi elettrici e ibridi, con una campagna che partirà il prossimo 6 maggio. Questa volta non si parla di rottamazione, almeno nel caso di moto e ciclomotori, e la discriminante per capire se un mezzo ha i numeri per beneficiare degli incentivi è semplice: il volume di anidride carbonica emessa in relazione ai chilometri.
Lo sconto previsto è sempre del 20% sul prezzo d'acquisto che figura nel contratto di vendita; 10% a carico dello Stato e 10% a carico del venditore/costruttore, che poi potrà recuperarlo con un credito d'imposta.
Ci sono però dei tetti massimi differenziati: 5000 euro se si immatricola un mezzo che emette meno di 50 g/km di CO2 (il Piaggio MP3 300 Hybrid ne emette 40), 4000 euro se le emissioni sono contenute entro i 95 g/km , e 2000 se entro i 120 g/km. In quest'ultimo caso però si parla esclusivamente di flotte aziendali, di veicoli usati come beni strumentali, ed è necessaria la rottamazione di un altro mezzo di stessa tipologia (moto con moto, ciclomotori con ciclomotori, tricicli con tricicli) che sia intestato all'acquirente del nuovo veicolo, o a un suo familiare convivente, da almeno un anno.
L'adesione agli incentivi è volontaria da parte del venditore/costruttore, quindi non è detto che tutte le case aderiscano. Ed è anche abbastanza probabile che i fondi si esauriscano rapidamente. L'anno scorso erano stati resi disponibili 4,5 milioni di euro, che finirono immediatamente. Questa volta si parla di 63,4 milioni di euro, ripartiti però al 15% per la prima fascia, al 35% per la seconda e al restante 50% per la terza, quella dei mezzi utilizzati per attività imprenditoriali.
Il provvedimento esclude, forse per dimenticanza, le bici a pedalata assistita, non contemplate fra le tipologie di veicoli che possono godere dei benefici del decreto ministeriale. Sono invece stati volutamente esclusi i mezzi a km 0, visto che si parla espressamente di veicoli di prima immatricolazione.

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