Attualità
Una petizione sui pedaggi autostradali
Il Coordinamento Italiano Motociclisti torna alla carica sulle autostrade con una nuova campagna e il lancio di una raccolta di firme sul proprio sito
È di questi giorni il lancio di una petizione online per chiedere che finalmente anche in Italia vengano creati dei pedaggi differenziati fra auto e moto; come negli altri paesi europei (si veda a riguardo la nostra ricerca dello scorso anno: In Europa l'autostrada non si paga).
La battaglia dell'Associazione va avanti dal 1991, e nel tempo ha visto già manifestazioni e iniziative di protesta come l'autoriduzione del pedaggio.
La battaglia dell'Associazione va avanti dal 1991, e nel tempo ha visto già manifestazioni e iniziative di protesta come l'autoriduzione del pedaggio.
Oggi gli amici del Coordinamento ricordano che l'Italia è l'unica Nazione dove una moto paga lo stesso pedaggio di una berlina o di un fuoristrada, senza poter contare su servizi di pari livello: restare in panne con la moto in autostrada, nel nostro paese, è un'esperienza che non si augura nemmeno al peggior nemico.
"I recenti, ingiustificati aumenti dei pedaggi -si legge nel comunicato- rendono evidente la perversione di un sistema in cui lo Stato ha di fatto abdicato al proprio ruolo, lasciando il totale controllo ai concessionari autostradali, che si arricchiscono applicando a loro volta diritti concessori su ogni merce venduta o servizio erogato in autostrada. Oltre, naturalmente, ai pedaggi".
"Quante volte dobbiamo pagare -continua il comunicato- per viaggiare sulle autostrade più care e inadeguate d'Europa? Prima il pedaggio, poi la commissione sul carburante, quella sul caffè e sul panino, e poi sul soccorso stradale".
Il Coordinamento Italiano Motociclisti chiede dunque una revisione del sistema tariffario, e per questo invita tutti i motociclisti italiani a mobilitarsi. Per questo è stata attivata una petizione recuperabile all'indirizzo www.cim-fema.it/pedaggio, dove sono disponibili anche maggiori informazioni.
"I recenti, ingiustificati aumenti dei pedaggi -si legge nel comunicato- rendono evidente la perversione di un sistema in cui lo Stato ha di fatto abdicato al proprio ruolo, lasciando il totale controllo ai concessionari autostradali, che si arricchiscono applicando a loro volta diritti concessori su ogni merce venduta o servizio erogato in autostrada. Oltre, naturalmente, ai pedaggi".
"Quante volte dobbiamo pagare -continua il comunicato- per viaggiare sulle autostrade più care e inadeguate d'Europa? Prima il pedaggio, poi la commissione sul carburante, quella sul caffè e sul panino, e poi sul soccorso stradale".
Il Coordinamento Italiano Motociclisti chiede dunque una revisione del sistema tariffario, e per questo invita tutti i motociclisti italiani a mobilitarsi. Per questo è stata attivata una petizione recuperabile all'indirizzo www.cim-fema.it/pedaggio, dove sono disponibili anche maggiori informazioni.