Attualità
Arrivano i ciclomotori Euro 3
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea la direttiva 60/2013, che fissa i criteri per dare il via alle nuove prove d'omologazione per i 50 cc.
La Commissione Europea ha finalmente sbloccato il protocollo Euro 3 per i ciclomotori. La nuova procedura d'omologazione entrerà ufficialmente in vigore il 1° luglio 2014. A partire da quella data non saranno più omologabili ciclomotori con l'attuale protocollo Euro 2.
Attenzione a non fare confusione: le nuove omologazioni saranno Euro 3, ma i modelli precedentemente omologati come Euro 2 resteranno regolarmente in commercio.
Attenzione a non fare confusione: le nuove omologazioni saranno Euro 3, ma i modelli precedentemente omologati come Euro 2 resteranno regolarmente in commercio.
La novità principale rispetto al precedente protocollo omologativo è l'aggiunta di un ciclo di misurazione delle emissioni inquinanti a motore freddo, che va ad aggiungersi a quello usuale a caldo. Una novità voluta per contemplare il caso dei tanti che usano il motorino per brevi spostamenti urbani. E poi il sistema d'illuminazione, con accensione automatica dell'anabbagliante all'avviamento del motore.
A questo punto il cammino dei nuovi protocolli è ripartito, ed è già stabilito che nel biennio 2016-2018 sarà in vigore il capitolo Euro 4.
Dubbi ci sono invece sulla Euro 5. Nel 2016 si procederà a uno studio sull'impatto ambientale dei veicoli di ultima generazione, per capire quanto sia realmente necessario introdurre limiti ancora più restrittivi.
Il nodo è nei costi che le case dovrebbero sopportare per rientrare nel 5° capitolo. Investimenti tanto più proibitivi in un momento in cui il mercato è calato del 50%. Potrebbe significare un forte aumento dei prezzi di moto e scooter, cosa che -per una volta- il mondo politico europeo sembra aver capito. Dunque... ne riparleremo fra un paio d'anni.
A questo punto il cammino dei nuovi protocolli è ripartito, ed è già stabilito che nel biennio 2016-2018 sarà in vigore il capitolo Euro 4.
Dubbi ci sono invece sulla Euro 5. Nel 2016 si procederà a uno studio sull'impatto ambientale dei veicoli di ultima generazione, per capire quanto sia realmente necessario introdurre limiti ancora più restrittivi.
Il nodo è nei costi che le case dovrebbero sopportare per rientrare nel 5° capitolo. Investimenti tanto più proibitivi in un momento in cui il mercato è calato del 50%. Potrebbe significare un forte aumento dei prezzi di moto e scooter, cosa che -per una volta- il mondo politico europeo sembra aver capito. Dunque... ne riparleremo fra un paio d'anni.