Attualità
Chi ci proteggerà in caso d'incidente?
Secondo un disegno di legge in approvazione, gli incidenti senza feriti potranno essere verbalizzati solo da degli ausiliari, liberando dal compito le Forze di Polizia. Ma sorgono dei dubbi sulla loro preparazione e imparzialità... Capiamone di più
Fra un anno o poco più, se saremo coinvolti in un incidente senza feriti potremo chiedere l'intervento di un ausiliario del traffico, che scatterà le foto necessarie e documenterà l'accaduto con un verbale che avrà lo stesso valore dell'atto di un pubblico ufficiale.
Lo pagheremo di tasca nostra, probabilmente mandando poi il conto all'assicurazione.
La novità è contenuta in un disegno di legge sulla razionalizzazione del pubblico impiego che ha già iniziato l'iter dell'approvazione. La motivazione ispiratrice è nell'esigenza di liberare le forze di polizia dalle continue chiamate di guidatori che per un piccolo graffio, non riuscendo a trovare un accordo, bloccano i veicoli in mezzo alla strada e chiedono l'intervento di una pattuglia.
Lo pagheremo di tasca nostra, probabilmente mandando poi il conto all'assicurazione.
La novità è contenuta in un disegno di legge sulla razionalizzazione del pubblico impiego che ha già iniziato l'iter dell'approvazione. La motivazione ispiratrice è nell'esigenza di liberare le forze di polizia dalle continue chiamate di guidatori che per un piccolo graffio, non riuscendo a trovare un accordo, bloccano i veicoli in mezzo alla strada e chiedono l'intervento di una pattuglia.
Il più critico nei confronti della ventilata novità sembra essere il presidente dell'ASAPS, Giordano Biserni: "Siamo sicuri sia la scelta giusta, mentre gli organici della polizia hanno vuoti ormai vistosissimi e l'età media tocca quota 46 anni?". E continua: "Siamo del parere che prima delle ausiliarietà si dovrebbero ripianare e potenziare i ranghi della Polizia Stradale e delle Polizie Locali, là dove ci sono vistose carenze".
Da altre parti i dubbi emergono sull'opportunità di attribuire a dei privati un compito così difficile e spinoso. Verbalizzare un incidente, sancendo la colpa di uno o più guidatori, è una grande responsabilità. Oltre tutto, sicuramente nasceranno convenzioni con la assicurazioni. E a quel punto, chi garantirà l'indipendenza dei "vigilini" chiamati a verbalizzare?
Ecco perché anche noi siamo convinti che la novità allo studio abbia più lati negativi che positivi. Un così diffuso ricorso alle Forze di Polizia anche in caso di piccoli sinistri, è comunque un'anomalia italiana. Alla base c'è sicuramente una forte litigiosità stradale, ma anche l'esigenza di avere un verbale da utilizzare insieme al perito di parte per avviare una fruttuosa operazione con l'assicurazione. Adesso non resta che vedere se il disegno di legge resterà tale.
Aggiornamento. La proposta sembra essere stata accantonata. Nel testo del ddl approvato dal Governo non ce ne sarebbe infatti più traccia. Adesso bisognerà vedere se nei passaggi in Parlamento verrà ripristinata sotto forma di emendamento da qualche deputato o senatore.
Da altre parti i dubbi emergono sull'opportunità di attribuire a dei privati un compito così difficile e spinoso. Verbalizzare un incidente, sancendo la colpa di uno o più guidatori, è una grande responsabilità. Oltre tutto, sicuramente nasceranno convenzioni con la assicurazioni. E a quel punto, chi garantirà l'indipendenza dei "vigilini" chiamati a verbalizzare?
Ecco perché anche noi siamo convinti che la novità allo studio abbia più lati negativi che positivi. Un così diffuso ricorso alle Forze di Polizia anche in caso di piccoli sinistri, è comunque un'anomalia italiana. Alla base c'è sicuramente una forte litigiosità stradale, ma anche l'esigenza di avere un verbale da utilizzare insieme al perito di parte per avviare una fruttuosa operazione con l'assicurazione. Adesso non resta che vedere se il disegno di legge resterà tale.
Aggiornamento. La proposta sembra essere stata accantonata. Nel testo del ddl approvato dal Governo non ce ne sarebbe infatti più traccia. Adesso bisognerà vedere se nei passaggi in Parlamento verrà ripristinata sotto forma di emendamento da qualche deputato o senatore.