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WDW: quattro giorni di fuoco

di Lorenzo Cascioli il 25/06/2012 in Attualità

Oltre 65.000 ducatisti da tutto il mondo per il grande evento di Misano Adriatico. Un mondo demodromico fuori e dentro la pista. Nella gara di accelerazione con le Diavel, è sfida all'ultimo metro tra Troy Bayliss e Valentino Rossi

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Monster a bizzeffe. Multistrada come se piovesse. Ma anche Ducati "strane": una Sport Classic targata tedesca. Una ST3 con le borse, la guida un tedescone tutto vestito di nero. Certe Ducati sono quasi una rarità, ma ogni due anni c'è un evento che le attrae come una calamita. Siamo solo in tangenziale a Milano e già si respira aria di WDW, di World Ducati Week. Man mano che ci avviciniamo alla riviera romagnola il torrente di bicilindrici Desmo si ingrossa. Fino a sfociare al Misano Circuit.
Fa un caldo bestia al WDW, tutta colpa di Scipione, arrivato a rendere bollente un evento che già di suo è caldo, molto caldo. Questo è il paradiso dei ducatisti, un vero villaggio, un mondo. C'è chi – di prima mattina – decide di darsi una botta di adrenalina (meglio di tre caffè) facendo un giro di pista sul sellino, dietro a un certo Troy Bayliss. Che agli occasionali passeggeri non fa mancare nulla, neanche qualche derapatina. C'è chi gironzola per il paddock, perdendosi tra le varie aree: l'angolo delle Scrambler, dove si mastica pane e nostalgia. Il motowash con le ragazze in costume da bagno, dove vien voglia di immergere la moto nel fango perché così il trattamento di lavaggio dura di più. L'esposizione storica delle Classic, dove con dieci moto si mostrano 40 anni di trionfi nelle gare per le derivate di serie. E poi ci sono il Freestyle, l'area test, gli stuntman, il body painting…Tra piadine, birre e un giro in moto, si attende l'arrivo di Valentino Rossi, che al sabato si concede per tre giri di pista con la Panigale e la parata con gli altri piloti, dove guida la sua Desmosedici. Poi prende in mano l'Audi R10 da gara e non la molla più. Si sa che il Dottore ha una debole per le macchine…

Momenti di fuoco nella sfida di accelerazione con le Diavel. Si ritrovano in finale Troy Bayliss e Valentino Rossi, meglio non si poteva chiedere. Verrebbe da dire che tra i due sono sguardi di fuoco, invece ognuno è concentratissimo, guarda dritto e aspetta il semaforo. Via, frastuono, Troy azzecca il cambio marcia e vince. Il pubblico è in delirio. Il sabato sera, tutti al palco gigante di Riccione. Gabriele Del Torchio, presidente e amministratore delegato di Ducati Motor Holding, esprime soddisfazione per i risultati ottenuti, in tutti i campi. Poi scatta il grande concerto a Riccione con la All Stars Ducati, una band di rockstar tutte malate dellle rosse di Borgo Panigale. E non sono nomignoli, sul palco anche Steve Jones, il fondatore dei Sex Pistols. Gente dei Cult e dei Gun's'Roses, qui non si scherza. La passione per il Desmo fa la voce grossa.

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