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Bimota da... Brivido
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Bimota ritorna all'EICMA con più entusiasmo che mai e si mostra attiva e in salute: due le principali novità, una naked "da brivido" e una maxi motard, attorniate da nuove proposte commerciali, linea di abbigliamento e di accessori e un testimonial d'eccezione come Xaus. E, a sorpresa, da una digressione nell'off road...
Negli ultimi due anni Bimota se n'è rimasta un pochino in disparte, ma ora torna alla ribalta senza la necessità di strafare, semplicemente mostrando nuovi progetti e rinnovata motivazione. A brillare nello stand della Casa riminese sono due inedite: la DB9 Brivido e la DB10 Bimotard. La prima è una naked sviluppata a partire dalla sportiva DB8 dalla quale eredita in buona sostanza tutto il comparto tecnico, a partire dal motore Ducati 1198 da 162 CV a 9.500 giri/min per passare al telaio in traliccio d'acciaio al Nichel Cromo Molibdeno e piastre d'alluminio. Le forcella anteriore è una upside-down con steli da 43 mm di diametro e trattamento al DLC, completamente regolabile, l'ammortizzatore posteriore è un'unità Extreme Tech appositamente sviluppato per Bimota anch'esso completamente regolabile. Il quadro è completato da impianto frenante Brembo con immancabili pinze ad attacco radiale e da una linea tagliente e aggressiva delle sovrastrutture che coprono buona parte della meccanica rendendo di fatto la DB9 Brivido una naked atipica non solo nell'aspetto ma nella concezione.
La Bimota sembra avviarsi a un nuovo corso: agli esclusivi prodotti stradali affiancherà una gamma di pregiate enduro per un percorso mai esplorato nella sua storia
La DB10 BiMotard, invece, è ascrivibile alla categoria della maxi motard stradali e mostra tratti comuni con la "cugina" Ducati Hypermotard, della quale potremmo considerare un'enfatizzazione. Il motore è il bicilindrico 1100 Evo della Casa bolognese accreditato di 98 CV a 7.500 giri/min e 10,5 kgm a 5.500 giri/min. Il telaio è un traliccio in tubi d'acciaio al Cromo Molibdeno abbinato allo splendido forcellone della DB6 Delirio, con monoammortizzatore Extreme Tech, e a una forcella upside down della Marzocchi con steli da 50 mm e 165 mm di escursione. I dischi da 320 mm con pista wave sono morsi da pinze Brembo a quattro pistoncini ed attacco radiale e il peso dichiarato di questa esclusiva motard è di soli 168 kg. Oltre alle novità stradali e alla gamma al gran completo, Bimota ha presentato anche la Hb4 2011 riservata alle competizioni della categoria Moto2 progettata da Andrea Acquaviva e disegnata da Enrico Borghesan. Dello sviluppo della Hb4 si occuperà in prima persona anche il neo acquisto Ruben Xaus che avrà mansioni di uomo immagine, certo, ma anche all'interno delle attività sportive.
Espressioni stupite ha invece suscitato quello che potremmo definire un esperimento da parte dell'azienda romagnola, una digressione nell'off-road con un modello enduro che non ha precedenti storici. Si chiama BBX e viene proposto nelle due cilindrate 250 e 300 entrambe dotate di un monocilindrico a due tempi con valvola di scarico elettronica e pompa dell'acqua interna incastonato sviluppato dalla stessa Bimota così come il telaio a doppia culla. La forcella è come sempre una Marzocchi con steli da 48 o 50 mm abbinata a un monoammortizzatore Ohlins e a freni Braking. Al contrario delle apparenze non sembra affatto un esperimento, perché l'arrivo della BBX è previsto già per i primi mesi del 2012 ad un prezzo che dovrebbe aggirarsi sui 9.000 euro. La famiglia poi dovrebbe ampliarsi con modelli a quattro tempi da 400, 450 e 500 cc.
Attorno a tutte queste novità su due ruote anche una serie di nuove iniziative commerciali e una linea di abbigliamento e accessori dedicata a tutti i bimotisti.
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