KTM Freeride: affrontare l'off road con leggerezza

Ha fatto parlare di sé già prima che EICMA aprisse i battenti, ma la KTM Freeride è qualcosa di fresco e nuovo, una ventata di buon umore nel settore fuoristradistico. Gli austriaci non sono i primi a pensare a un prodotto in grado di unire le doti di un'agile moto da trial con un motore e una posizione di guida adatti anche ad affrontare percorsi enduro. Basti citare la Beta Alp e le più recenti HM Locusta o andare a sbirciare nel listino Scorpa alla voce T-Ride e Long Ride per capire che il desiderio di un mezzo pratico e robusto votato in particolare al motoalpinismo non è così nuova. Merito della KTM è però arrivare sul mercato oggi con una moto ben congegnata e più performante della diretta concorrenza oltre che esteticamente molto gradevole.

Ruote da trial, dunque, telaio misto tubolare di acciaio e piastre alluminio (in stile Aprilia RXV per intenderci) e motore della KTM 350 EXC-F rivisto e depotenziato a 24 CV con scarico chiuso e filtro dell'aria a cartuccia estraibile (soluzione molto pratica). La Freeride era stata presentata come concept elettrico, ma in KTM hanno preferito portarla (al momento?) in produzione adattando il motore da enduro che già avevano in casa e che è stato reso molto più dolce nell'erogazione per meglio adattarsi alle esigenze di una guida trialistica. Questo perché la Freeride si promette di fare la felicità sia dei meno esperti sia dei più smaliziati nella guida tra rocce, guadi, tronchi e quant'altro. L'avviamento è elettrico, l'alimentazione sfrutta un corpo farfallato Keihin da 42 mm, il cambio è a sei marce e le sospensioni sono fornite dalla WP, con unità upside-down con steli da 43 mm all'avantreno per un'escursione di 250 mm e ammortizzatore con escursione da 280 mm al retrotreno. Il suo arrivo è previsto per l'inizio dell'anno e il prezzo verrà comunicato ufficialmente nelle prossime ore.