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Borile is back
All'Eicma abbiamo visto l'erede della storica Scrambler e una Special in stile café racer costruita su richiesta, sono queste le novità del ritorno in grande stile di Umberto Borile. In attesa della sfiziosa Multiuso
Dopo una lunga assenza ritornano le creazioni artigianali di Umberto Borile e il silenzio - dovuto alle drammatiche vicende personali dovute alla perdita del figlio - del battilastra veneto che ha fatto sognare i nostalgici con la CR500, viene rotto da un ritorno in grande spolvero.
Il merito di questa rinascita lo si deve anche e soprattutto alla nuova forza che Carlo e Alberto Bassi hanno saputo infondere nella creazione della nuova società, la Umberto Borile & Co srl, e in un nuovo ambizioso progetto. Dalle nuove energie sono scaturite quattro nuove moto: la prima, per ordine di importanza affettiva, è la B500Richi, una enduro che richiama alla memoria le Husqvarna degli anni Settanta, le stesse con cui Umberto Borile correva alla domenica e che il figlio Riccardo ridisegnava una volta tornati a casa dai campi di gara. Un tributo alla memoria del figlio scomparso dunque, la moto, come l'ha definita lo stesso Borile, "che disegnava mio figlio e che avrebbe voluto". Il motore è un monocilindrico 500 cc che deriva da quelli impiegati nello Speedway, come da tradizione Borile, dotato di cambio separato a 4 marce e avviamento a pedale. Il peso, incredibile a dirsi a prima vista, è di soli 110 kg e proprio qui sta uno dei principali segreti dell'abilità di Borile.
La B500Richi verrà prodotta nella serie limitata di 20 esemplari, 20 come gli anni di Riccardo. Il particolare telaio in lega leggera 7020, però, è stato la base per lo sviluppo di un altro progetto, la Bastard, una special in stile cafè racer che può essere equipaggiata con motore a piacimento e ordinata con le specifiche del cliente. Il prezzo parte da 9.500 euro per la struttura finita e rifinita ma priva del motore ed è di 16.000 euro per la versione con il motore monocilindrico della GM.
La linea Bastard è disponibile anche nell'allestimento Country, di fatto molto simile alla Ricky. Grande interesse ha riscontrato la B450 Scrambler di fatto una riedizione rivista della mitica Ducati Scrambler. E proprio Ducati è l'unità termica utilizzata: si tratta infatti di un monocilindrico con alesaggio 98x60 mm ricavato, di fatto, dal dimezzamento di un bicilindrico bolognese. Lo scopo di Umberto Borile e dei suoi soci è quello di creare motocicliette che ricerchino una purezza non solo estetica ma anche meccanica, che siano semplici e riportino i motociclisti ad assaporare le emozioni dei vecchi monocilindrici privi di elettronica. La Scrambler si affaccia sul mercato con ambizioni di diffusione finora sconosciute al marchio veneto: il prezzo di 12.700 euro e la possibilità di un notevole margine di personalizzazione, sottolineano il desiderio di produrre una serie più ampia che in passato con logiche quasi industriali. Ambizioni confermate dalla Multiuso che verrà però svelata ad inizio anno. Si tratterà di una moto ultra compatta e semplice adatta al moto alpinismo come al passeggio, con una buona capacità di carico, un motore monocilindrico di 230 cc, cambio a 5 marce e l'incredibile peso di 79,5 kg. Costerà 4.700 euro.