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Il Codice della Strada torna a muoversi

di Riccardo Matesic il 19/10/2009 in Attualità

Il "cantiere del Codice" è perennemente al lavoro, in un divenire continuo. Ora è il Senato a lavorarci su. A breve usciranno le modifiche. Intanto l'ASAPS viene ascoltata e lancia una serie di proposte

Il Codice della Strada torna a muoversi
Ricordate l'avventura del Codice della Strada? Una corposa revisione della scrittura è stata messa a punto dalla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. Sembrava che sarebbe diventata legge subito, invece al Senato la stanno ancora modificando. Tornerà alla Camera per l'ultima lettura, probabilmente per fine ottobre. Due per ora le novità trapelate (ma non confermate): la cancellazione delle multe maggiorate alla notte e l'abolizione della detrazione di punteggio per le infrazioni commesse alla guida di biciclette. Staremo a vedere. Nel frattempo la Commissione Lavori Pubblici del Senato sta portando avanti un programma di audizioni, per raccogliere informazioni e suggerimenti. E fra i soggetti ascoltati c'è anche il presidente dell'ASAPS, Giordano Biserni (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), che come suo solito ha presentato una sventagliata di proposte, che ci sembra utile commentare.
Alcol
Il punto dei controlli su strada con etilometro: 250.000 nel 2006, 800.000 nel 2007 (+220%), 1,4 milioni nel 2008 (+43%) e, probabilmente, 1,8 milioni nel 2009. La probabilità di essere controllati – fa notare Biserni - è passata da una volta ogni 140 anni a una ogni 18 anni. Troppo poco, bisognerebbe arrivare a 4-5 milioni di controlli l'anno. Dal punto di vista normativo, l'ASAPS propone tre anni di obbligo del tasso 0 di alcol a chi viene colto positivo a un controllo. E poi l'obbligo per i comuni con più di 5000 abitanti di acquistare (e usare) un etilometro.

Controlli
Da 20 anni la Polizia Stradale è sotto organico di 1500 agenti. Ripianando questa carenza di personale, si potrebbero intensificare molto i controlli. Oggi per ogni turno in Italia escono 360 pattuglie, che potrebbero diventare 450. Una proposta interessante è quella di istituire una Polizia dei Trasporti, specializzata nel controllo e nella repressione delle infrazioni operate dai guidatori professionali e dai loro datori di lavoro. Per tutto ciò, però, servono soldi…

Patente 
A punti Corsi di recupero più seri, con esame finale teorico e pratico. E poi un meccanismo che ha appena debuttato in Spagna per i due punti di bonus che vengono corrisposti ogni due anni sulla patente dei guidatori che non fanno infrazioni. Il bonus viene accordato solo nel caso in cui nel biennio precedente si siano raggiunti a livello nazionale gli obiettivi prefissati in tema di diminuzione dell'incidentalità stradale.

Altre proposte
In Italia la sensibilità sull'educazione stradale è scarsissima. Ad esempio, in occasione degli esami per la terza media o per la maturità, non è mai uscito un tema che trattasse questo argomento. Lo Stato deve muoversi. Biserni critica anche la possibilità di aumentare a 150 Km/h il limite su determinati tratti di autostrada: sarebbe in controtendenza con tutti gli altri paesi, senza considerare che le nostre strade non sono le migliori d'Europa.
Infine due proposte spicciole. La prima è l'imposizione di un avvocato della Pubblica Amministrazione alle udienze dei giudici di pace su verbali per infrazioni al Codice della Strada. E qui siamo freddini, perlomeno finché continuerà questa situazione di provvedimenti vessatori da parte di certe forze di polizia nei confronti degli utenti della strada. E di esempi ne abbiamo molti, con le lettere che ci giungono in redazione! La seconda è bellissima e utile (ma irrealizzabile in Italia): la costituzione di un catasto degli incidenti stradali, perlomeno dei più gravi. Potrebbe tornare utile per analizzarli a fondo a capirne le motivazioni. Ne riparleremo quando le amministrazioni locali inizieranno a mandare tempestivamente i dati degli incidenti rilevati dalle loro polizie, che sono la maggior parte, ma che affluiscono con un anno di ritardo e pieni di errori all'Istat. Un vecchio problema di cui abbiamo parlato spesso. Il dialogo è aperto…

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