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Attualità
Supermoto S1 e S2: i risultati di Pleven
Testo e Foto di Massimo Zanzani
il 23/07/2007 in Attualità
Piace l'esperimento del tracciato completamente asfaltato: l'ufficiale Husqvarna Chareyre ritorna al comando della S1 mentre Pignotti mantiene inalterata la leadership S2 su Delepine
Non sono state le condizioni climatiche pressoché proibitive dettate dagli oltre 45° di temperatura a caratterizzare il Gran Premio di Bulgaria valido quale sesta prova Supermoto.
Bensì la rivoluzionaria scelta della Youthstream di sostituire la parte sterrata con una sezione dotata si di tutte le caratteristiche dell'off-road come salti, curve in appoggio, waves, ma anche questa asfaltata come il resto della pista.
Niente più polvere e fango quindi, ovvero le condizioni che troppo spesso avevano creato problemi nei GP precedenti.
Per ora l'esperimento è stato fatto con il Gran Premio di Bulgaria, grazie alla disponibilità degli organizzatori locali che hanno costruito in pochi mesi uno splendido impianto ex novo progettato con l'ottica delle Supermotard.
L'esperimento però ha funzionato perché è piaciuto un po' a tutti, e pur dovendo essere perfezionato può essere replicato in serie e diventare la base di lancio per una specialità che aveva bisogno di una maggior freschezza e di una maggiore connotazione.
Le classifiche
S1
Assoluta di giornata
1. Chareyre T. (Husqvarna)
2. Chareyre A. (Husqvarna)
3. Beltrami (Honda)
4. Chambon (Kawasaki)
5. Lazzarini (Yamaha)
6. Bidart (Honda)
7. Berthome (Honda)
8. Balducci (TM)
9. Ravaglia (Yamaha)
10. Hiemer (KTM)
15. Dondi (Aprilia)
16. Di Iorio (Aprilia)
19. Monticelli (Honda)
20. Serafini (TM)
21. Fiorucci (Aprilia)
Campionato dopo la 6.a prova
1. Chareyre A. (Husqvarna) p. 254
2. Van den Bosch (Aprilia) p. 233
3. Chareyre T. (Husqvarna) p. 227
4. Berthome (Honda) p. 182
5. Giraudo (Aprilia) p. 170
6. Hiemer (KTM) p. 166
7. Beltrami (Honda) p. 157
8. Bidart (Honda) p. 156
9. Lazzarini (Yamaha) p. 132
10. Chambon (Kawasaki) p.124
11. Balducci (TM) p. 121
12. Ravaglia (Yamaha) p. 116
16. Manzo (Husqvarna) p. 44
18. Bussei (Honda) p. 40
19. Dondi (Aprilia) p. 34
20. Gaspardone (Honda) p. 32
S2
Assoluta di giornata
1. Gozzini (TM)
2. Iddon (Aprilia)
3. Pignotti (KTM)
4. Delepine (Husqvarna)
5. Hlad (KTM)
6. Winstanley (KTM)
7. Mariani (TM)
8. Jorge (Aprilia)
9. Testu (Husqvarna)
10. Gaspardone (Honda)
11. Occhini (Husaberg)
13. Girolami (Husaberg)
14. Minutilli (Aprilia)
Campionato dopo la 6.a prova
1. Pignotti (KTM) p. 232
2. Delepine (Husqvarna) p. 229
3. Gozzini (TM) p. 209
4. Iddon (Aprilia) p. 198
5. Jorge (Aprilia) p. 159
6. Winstanley (KTM) p. 159
7. Mariani (TM) p. 154
8. Hlad (KTM) p. 135
9. Goetz (KTM) p. 130
10. Minutilli (Aprilia) p. 112
12. Baraccani (Husaberg) p. 100
13. Girolami (Husaberg) p. 85
14. Verderosa (Honda) p. 76
15. Occhini (Husaberg) p. 55
17. Rispoli (Suzuki) p. 49
18. Gaspardone (Honda) p. 42
19. Sammartin (KTM) p. 33
20. Cullino (Husqvarna) p. 30
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Questa volta sono i due litiganti ad avere la meglio, visto che Thierry Van Den Bosch in conclusione di una giornata poco fortunata è stato estromesso dalla leadership del campionato.
Il tutto per una caduta alla prima curva della seconda manche innescata involontariamente da Adrien Chareyre che ha mandato gambe all’aria l’ufficiale Aprilia dovutosi ritirare per i danni subiti dalla moto.
Mentre il pilota Husqvarna è poi riuscito a riprendersi con un fantastico recupero terminato al 5° posto, Van den Bosch ha chiuso mestamente la giornata bulgara con il solo 3° dalla frazione iniziale che non è bastato a difendere la sua posizione privilegiata.
Il comando del campionato è infatti passato al connazionale, che al risultato di Gara 1 ha affiancato la vittoria di quella iniziale allungando così a 21 lunghezze il suo attuale vantaggio nella graduatoria iridata.
Meglio di lui ha fatto il fratello Thomas, che ha bissato la vittoria di Torino grazie al 1° posto nella manche conclusiva dove è rimasto in testa per tutta la gara.
Alle spalle dei due transalpini si è piazzato Massimo Beltrami, che ha assimilato alla perfezione le condizioni climatiche ritornando sul podio a distanza di due anni con un 5° ed un 2° posto.
Sfortunato invece Fabio Balducci, 4° in apertura ma caduto al via della successiva e solo 13°; in evidenza invece Ivan Lazzarini 5°, di giornata dietro al sorprendente Boris Chambon.
Il tutto per una caduta alla prima curva della seconda manche innescata involontariamente da Adrien Chareyre che ha mandato gambe all’aria l’ufficiale Aprilia dovutosi ritirare per i danni subiti dalla moto.
Mentre il pilota Husqvarna è poi riuscito a riprendersi con un fantastico recupero terminato al 5° posto, Van den Bosch ha chiuso mestamente la giornata bulgara con il solo 3° dalla frazione iniziale che non è bastato a difendere la sua posizione privilegiata.
Il comando del campionato è infatti passato al connazionale, che al risultato di Gara 1 ha affiancato la vittoria di quella iniziale allungando così a 21 lunghezze il suo attuale vantaggio nella graduatoria iridata.
Meglio di lui ha fatto il fratello Thomas, che ha bissato la vittoria di Torino grazie al 1° posto nella manche conclusiva dove è rimasto in testa per tutta la gara.
Alle spalle dei due transalpini si è piazzato Massimo Beltrami, che ha assimilato alla perfezione le condizioni climatiche ritornando sul podio a distanza di due anni con un 5° ed un 2° posto.
Sfortunato invece Fabio Balducci, 4° in apertura ma caduto al via della successiva e solo 13°; in evidenza invece Ivan Lazzarini 5°, di giornata dietro al sorprendente Boris Chambon.
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A Davide Gozzini è bastata una sola gara di riflessione per riprendere il bandolo della matassa e ritornare sul gradino più alto del podio.
Il pilota della TM ha sfruttato un inconveniente tecnico di Gerald Delepine per ritornare ai vertici delle classifiche, ma ciò nonostante il 1° ed il 2° posto ottenuti a Pleven hanno confermato come l’accoppiata lombarda-marchigiana sia una delle più competitive della S2.
Delepine, miglior tempo nelle qualificazioni, aveva confermato di essere velocissimo così come ha ribadito vincendo con una gara oculata la manche d’apertura.
In quella successiva era di nuovo al comando quando la rottura del telaietto posteriore lo ha rallentato relegandolo al 10° posto.
Posizione che gli ha permesso di non perdere il contatto da Attilio Pignotti, ancora una volta estremamente consistente e redditizio, dal quale ha mantenuto i tre punti che lo separano dal leader abruzzese che nel GP di Bulgaria si è fregiato della terza posizione dietro a Chris Iddon.
Dopo l’opaca prestazione tedesca l’inglese ha risalito la china assicurandosi un 3° ed un 2° posto, quest’ultimo dopo uno scontro ravvicinato con Gozzini.
A tre prove dal termine (quella intermedia prevista a Monaco pare però in forse) il campionato è sempre aperto visto lo scarto minimo tra i primi due e il recupero sempre più incalzante di un Gozzini particolarmente in forma.
Il pilota della TM ha sfruttato un inconveniente tecnico di Gerald Delepine per ritornare ai vertici delle classifiche, ma ciò nonostante il 1° ed il 2° posto ottenuti a Pleven hanno confermato come l’accoppiata lombarda-marchigiana sia una delle più competitive della S2.
Delepine, miglior tempo nelle qualificazioni, aveva confermato di essere velocissimo così come ha ribadito vincendo con una gara oculata la manche d’apertura.
In quella successiva era di nuovo al comando quando la rottura del telaietto posteriore lo ha rallentato relegandolo al 10° posto.
Posizione che gli ha permesso di non perdere il contatto da Attilio Pignotti, ancora una volta estremamente consistente e redditizio, dal quale ha mantenuto i tre punti che lo separano dal leader abruzzese che nel GP di Bulgaria si è fregiato della terza posizione dietro a Chris Iddon.
Dopo l’opaca prestazione tedesca l’inglese ha risalito la china assicurandosi un 3° ed un 2° posto, quest’ultimo dopo uno scontro ravvicinato con Gozzini.
A tre prove dal termine (quella intermedia prevista a Monaco pare però in forse) il campionato è sempre aperto visto lo scarto minimo tra i primi due e il recupero sempre più incalzante di un Gozzini particolarmente in forma.
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Supermoto S1 e S2: i risultati di Pleven
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