Dakar 10a tappa: la KTM frena Meoni

Meoni è il favorito, Meoni è fortissimo, ma Meoni deve guadagnarsi ogni metro di questa Dakar 2003, perché la sorte ha deciso di non regalargli nulla, e gli avversari, esperti e carichi di voglia di vincere, sanno subito approfittare di ogni sua disgrazia -
La decima tappa, da Zilla a Sarir, con 567 km di piste sabbiose intervallate da qualche insidiosa duna, è una di quelle che il nostro campione non dimenticherà facilmente - Alla partenza era secondo in classifica generale, a poco più di un minuto da Sainct, ben certo dei propri mezzi ed esaltato dalla bella rimonta dei giorni precedenti, ma al traguardo è arrivato solo ventunesimo, con un distacco dal primo, Lundmark, che per la Dakar e per un asso come lui non è enorme, ma è comunque pesante: 40'58" - Dovrà impegnarsi molto per annullarlo, visto che la graduatoria assoluta è più che mai saldamente in mano allo spagnolo Sainct, una bestia dura da addomesticare, che con 37'34" di vantaggio sul toscano può ora permettersi anche di non giocare troppo d'azzardo -
Meoni è stato tradito dalla sua KTM bicilindrica dopo il secondo controllo: noie meccaniche lo hanno rallentato impedendogli di prodursi in quel recupero che la sua grande rabbia gli avrebbe senz'altro consentito -
Lundmark, il vincitore odierno, è noto come pilota che non molla: un mastino che si impegna e che sa emergere proprio nelle speciali molto lunghe e affaticanti, dove bisogna saper guidare coi muscoli, col talento, col coraggio e anche col cervello - Ha raggiunto il traguardo di Sarir in 4 ore, 22 minuti e 22 secondi, precedendo Despres, che negli ultimi 130 km ha acceso i postbruciatori mettendo assieme un passo velocissimo che gli ha permesso di passare dal quarto al secondo posto di tappa e di strappare il secondo posto in classifica generale a Meoni, ora terzo.