Attualità
Beta: tra belle ragazze ed estrattori
Lo stand della Beta Utensili si trova nel padiglione delle motociclette, dove passano veri intenditori, che sanno tutto di chiavi, esagoni e cacciaviti
Lo stand della Beta Utensili si trova nel padiglione delle motociclette, dove passano veri intenditori, che sanno tutto di chiavi, esagoni e cacciaviti
Bologna - "Mi dai una chiave fissa di 13, un cacciavite a croce, una brugola di 5 e un estrattore per il pignone?" Quante volte abbiamo sentito una domanda di questo genere in un garage qualsiasi? Chi fabbrica utensili di qualità per dilettanti e professionisti, come la Beta, ha di diritto un suo posto al sole nel mondo degli appassionati di motociclismo, a maggior ragione di quelli più duri e puri, che non amano che altri mettano le mani addosso alla loro moto.
Non c'è quindi da stupirsi se al Motor Show, fra gli altri stand c'è anche quello della Beta Utensili, che, guarda caso, non è dislocato fra le auto, ma fra le moto, dove è più facile che il pubblico venga attratto dai suoi prodotti.
Lo stand si presenta simile agli altri: belle ragazze, che non ti fanno proprio pensare alle chiavi inglesi, auto e soprattutto moto da corsa, abituate, come le Suzuki del Team Corona Extra, ad essere in stretto rapporto con gli utensili della Casa italiana.
L'ambiente è molto sportivo e spazioso, ma manca un'opera d'arte alle pareti: un gigantesco pannello in cui sarebbe bello vedere tutti gli utensili Beta, ma proprio tutti quelli che riempiono il suo voluminoso catalogo, riuniti a formare una grande ed originalissima scultura. Lo so che al Motor Show è ormai noto che, ad onta del nome, le cose più belle sorridono e non hanno le ruote, ma io ho sempre pensato che quando impugni bene un cacciavite e lo fai lavorare con delicatezza e precisione, lui sorrida. E non ha le ruote. E allora?
Bologna - "Mi dai una chiave fissa di 13, un cacciavite a croce, una brugola di 5 e un estrattore per il pignone?" Quante volte abbiamo sentito una domanda di questo genere in un garage qualsiasi? Chi fabbrica utensili di qualità per dilettanti e professionisti, come la Beta, ha di diritto un suo posto al sole nel mondo degli appassionati di motociclismo, a maggior ragione di quelli più duri e puri, che non amano che altri mettano le mani addosso alla loro moto.
Non c'è quindi da stupirsi se al Motor Show, fra gli altri stand c'è anche quello della Beta Utensili, che, guarda caso, non è dislocato fra le auto, ma fra le moto, dove è più facile che il pubblico venga attratto dai suoi prodotti.
Lo stand si presenta simile agli altri: belle ragazze, che non ti fanno proprio pensare alle chiavi inglesi, auto e soprattutto moto da corsa, abituate, come le Suzuki del Team Corona Extra, ad essere in stretto rapporto con gli utensili della Casa italiana.
L'ambiente è molto sportivo e spazioso, ma manca un'opera d'arte alle pareti: un gigantesco pannello in cui sarebbe bello vedere tutti gli utensili Beta, ma proprio tutti quelli che riempiono il suo voluminoso catalogo, riuniti a formare una grande ed originalissima scultura. Lo so che al Motor Show è ormai noto che, ad onta del nome, le cose più belle sorridono e non hanno le ruote, ma io ho sempre pensato che quando impugni bene un cacciavite e lo fai lavorare con delicatezza e precisione, lui sorrida. E non ha le ruote. E allora?