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Cross: 10.000 in delirio per Pichon e Minguzzi
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Il campione del mondo 250 domina la gara ma il pilota italiano infiamma il pubblico col suo bacio della morte
Ancora una volta chi non è venuto al Supercross di Genova avrà di che mangiarsi le mani. Non certo i 10.000 scatenati appassionati che hanno stipato in ogni ordine di posti il palasport di Genova. Cori da ultras, tifo scatenato ma tutto all’insegna del più puro divertimento. Poco ha importato se le grandi stelle americane erano assenti. Non per mancanza di budget (campioni del calibro di McGrath, Windham e Ferry avevano praticamente dato il loro OK) ma perché l’attentato dell’11 settembre alle Twin Towers di New York ha insinuato in molti yankees una inevitabile psicosi da viaggio.
Nonostante questo nessuno se ne è accorto.
Tutti in piedi ad applaudire il campione del mondo 250 Mickael Pichon, star della gara 250, che ha vinto a mani basse l’evento principale, ma nulla ha potuto per strappare la palma di idolo a Stefano Minguzzi, fuoriclasse del free style, l’unico italiano capace di battere i maestri d’oltreoceano con le sue funamboliche prestazioni “on air”, tra cui l’incredibile bacio della morte. Un talento allo stato puro che nel suo futuro ha una laurea in ingegneria. E quando la raggiungerà darà l’addio al free style.
Un programma dal ritmo forsennato, quattro ore di divertimento allo stato puro senza soluzione di continuità. Perché questa formula è sempre più il futuro del cross: tracciato spettacolare, che esalta i duelli, musica (la band di d.j. Ringo ha scaldato gli animi a ritmo di rock), coinvolgimento totale degli spettatori, che hanno potuto anche gustarsi la danza scatenata delle Oba Oba brasiliane, autentiche star della presentazione.
E di questo cocktail di successo noi di Motonline non potevamo non essere uno degli ingredienti: così il Moschino ha “premiato” il vincitore della classe 125, Matt Walker, e c’è stata inoltre la consegna dello scooter Yamaha al fortunato appassionato Davide Allegri, vincitore del concorso organizzato in collaborazione con Off Road Pro Racing, organizzatrice dell’IP Supercross di Genova.
Tutti in piedi ad applaudire il campione del mondo 250 Mickael Pichon, star della gara 250, che ha vinto a mani basse l’evento principale, ma nulla ha potuto per strappare la palma di idolo a Stefano Minguzzi, fuoriclasse del free style, l’unico italiano capace di battere i maestri d’oltreoceano con le sue funamboliche prestazioni “on air”, tra cui l’incredibile bacio della morte. Un talento allo stato puro che nel suo futuro ha una laurea in ingegneria. E quando la raggiungerà darà l’addio al free style.
Un programma dal ritmo forsennato, quattro ore di divertimento allo stato puro senza soluzione di continuità. Perché questa formula è sempre più il futuro del cross: tracciato spettacolare, che esalta i duelli, musica (la band di d.j. Ringo ha scaldato gli animi a ritmo di rock), coinvolgimento totale degli spettatori, che hanno potuto anche gustarsi la danza scatenata delle Oba Oba brasiliane, autentiche star della presentazione.
E di questo cocktail di successo noi di Motonline non potevamo non essere uno degli ingredienti: così il Moschino ha “premiato” il vincitore della classe 125, Matt Walker, e c’è stata inoltre la consegna dello scooter Yamaha al fortunato appassionato Davide Allegri, vincitore del concorso organizzato in collaborazione con Off Road Pro Racing, organizzatrice dell’IP Supercross di Genova.
Pichon fa il vuoto
Era il logico favorito e Mickael Pichon ha rispettato i favori del pronostico. Dominatore delle due finali con irrisoria facilità, nella finalissima non ha cambiato copione. Scattato velocissimo al via, usando la sua abilità nell’usare i gomiti, il francese campione del mondo della 250 ha scavato un distacco abissale sin dal primo giro. Troppo forte per qualunque dei suoi avversari che si sono dovuti accontentare di lottare per le posizioni di vertice. Alle sue spalle si è così piazzato lo statunitense Damom Huffman, che è riuscito ad avere ragione di Kyle Lewis.
A ridosso del podio ha concluso Serge Guidetty, che ha preceduto Joaquim Rodrigues. Il portoghese è stato senza dubbio uno dei migliori, transitando anche al secondo posto. Ma un paio di errori ne hanno compromesso la prestazione. Non preso il via della finalissima Alex Puzar che ha ricevuto un brutto colpo nella prima finale ed è strato costretto a dare forfait. Finalissima: 1. Pichon (Suzuki); 2. Huffman (Suzuki); 3. Lewis (Yamaha); 4. Guidetty (KTM); 5. Rodrigues (Honda); 6. Clark (Yamaha); 7. Sorby (Suzuki); 8. Demartis (Yamaha 125); 9. Monti (Honda); 10. Vialle (Yamaha); 11. Kovalainen (TM); 12. Obelisco (Honda).
Minguzzi, free style da delirio
I pazzi scatenati del free style sono state le vere star della serata. Una battaglia combattuta a colpi di nac nac, looping, wheeling e naturalmente bacio della morte. E’ con questa “mortale” figura che Stefano Minguzzi si è aggiudicato, battendo i quattro specialisti americani. Un’esibizione di adrenalina allo stato puro, con il ravennate che ha toccato il parafango anteriore con la mentoniera del casco. Ma non solo. E’ stato anche il più bravo nelle figure obbligatorie, sollevando un vero tifo da stadio ogni volta che si preparava al salto. Grandissima anche l’esibizione di Tommy Clowers, degno avversario in uno scontro stellare.
Non meno spettacolare è stato il duello nell’uno contro uno. A dimostrazione che un campione non vuole perdere mai, è stato ancora una volta Mickael Pichon a portare a casa la vittoria. Il francese è arrivato comodamente in finale contro il portoghese Rodrigues, che al via gli ha fatto uno scherzetto chiudendolo alla prima curva. A quel punto Pichon ha visto rosso e si è buttato all’inseguimento con una tale ferocia che, volando sulle whoops ha annullato il vantaggio del rivale dopo mezzo giro. Dopo di che è stata l’apoteosi.