I viaggi dei lettori
I viaggi del Forum: Sabri-bri1 a Capo Nord, missione compiuta!
La nostra forumista è appena rientrata dal suo viaggio in solitaria. Partita un mese fa, ha raggiunto il punto più a nord d'Europa, NordKapp, con la sua moto. Un viaggio sognato da molti motociclisti, che colloca Sabri-bri1 fra i grandi viaggiatori del Forum di Dueruote
Sabrina ce l'ha fatta!
25 giorni di viaggio, 8.485 km percorsi e 268 litri di benzina. Dalla Svizzera a Capo Nord e ritorno, attraversando 6 nazioni: Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia. Con in più il ritorno lungo la splendida costa norvegese; le Isole Lofoten, i fiordi, i traghetti...
Un viaggio da sogno, per una motociclista che ha scelto l'avventura in solitaria con grande coraggio. Al momento della partenza, infatti, la nostra “amica di forum” aveva un'esperienza di guida che assommava appena 22mila km, in 3 anni di patente per la moto!
25 giorni di viaggio, 8.485 km percorsi e 268 litri di benzina. Dalla Svizzera a Capo Nord e ritorno, attraversando 6 nazioni: Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia. Con in più il ritorno lungo la splendida costa norvegese; le Isole Lofoten, i fiordi, i traghetti...
Un viaggio da sogno, per una motociclista che ha scelto l'avventura in solitaria con grande coraggio. Al momento della partenza, infatti, la nostra “amica di forum” aveva un'esperienza di guida che assommava appena 22mila km, in 3 anni di patente per la moto!
Oggi Sabrina è felice di aver portato a termine questa avventura in terre dove il meteo è tradizionalmente pessimo. E infatti, leggendo i suoi resoconti quotidiani, si contano al massimo 3-4 giorni di tempo clemente e di temperature accettabili. Per il resto, tantissima acqua, freddo, un po' di neve e... nebbia! Tanta nebbia. Al punto che proprio per arrivare al celebre NordKapp; Sabri dice di essere riuscita a percorrere gli ultimi 20 chilometri solo grazie all'aiuto di un motociclista francese, che l'ha “tirata”.
Però ce l'ha fatta. E dopo tanta fatica è risalita 3 volte al globo, prima di lasciare la zona. Non senza aver ritirato il diploma del Royal North Cape Club, riservato a chi raggiunge la meta. Con la tessera 46764.
Era partita il 10 giugno, con tante paure. Sarò in grado? Avrò fatto il passo più lungo della gamba?Come reagirò a un'avventura simile da sola, per tanti giorni? Erano queste le domande che le si affollavano in testa. E già nei primi giorni era finita in ospedale, in Danimarca, con un'infezione a un occhio. Successivamente la sua risalita verso nord era proseguita in maniera più gradevole, grazie anche a un paio di giornate di meteo favorevole.
Poi sono arrivati la pioggia e il freddo, che ti entrano nelle ossa. Così in Finlandia Sabrina aveva preso l'abitudine di fermarsi nelle stazioni di servizio per scaldarsi. Ma in quella terra, si possono fare anche 200 km senza incontrare un distributore! E lo stesso dicasi per i contatti umani. Chilometri e chilometri da sola, su strade dove non si vedono neanche le case. Solo delle cassette delle lettere all'inizio di viottoli che devono essere infinitamente lunghi. Ed ecco la classica domanda: chi me l'ha fatto fare?
Però ce l'ha fatta. E dopo tanta fatica è risalita 3 volte al globo, prima di lasciare la zona. Non senza aver ritirato il diploma del Royal North Cape Club, riservato a chi raggiunge la meta. Con la tessera 46764.
Era partita il 10 giugno, con tante paure. Sarò in grado? Avrò fatto il passo più lungo della gamba?Come reagirò a un'avventura simile da sola, per tanti giorni? Erano queste le domande che le si affollavano in testa. E già nei primi giorni era finita in ospedale, in Danimarca, con un'infezione a un occhio. Successivamente la sua risalita verso nord era proseguita in maniera più gradevole, grazie anche a un paio di giornate di meteo favorevole.
Poi sono arrivati la pioggia e il freddo, che ti entrano nelle ossa. Così in Finlandia Sabrina aveva preso l'abitudine di fermarsi nelle stazioni di servizio per scaldarsi. Ma in quella terra, si possono fare anche 200 km senza incontrare un distributore! E lo stesso dicasi per i contatti umani. Chilometri e chilometri da sola, su strade dove non si vedono neanche le case. Solo delle cassette delle lettere all'inizio di viottoli che devono essere infinitamente lunghi. Ed ecco la classica domanda: chi me l'ha fatto fare?
Però poi ecco la soddisfazione di raggiungere l'obiettivo prefissato. E la bellezza mozzafiato della Norvegia, con il colore dell'acqua del mare delle Isole Lofoten, che contrasta con le casette in legno rosse, piene di finestre, per far entrare più luce possibile; quando c'è. I norvegesi sono piaciuti a Sabrina. Anche per la determinazione con la quale usano la bicicletta ogni giorno, del tutto incuranti del meteo.
Un tutto che Sabrina ha stentato a descrivere, ma che ha considerato bellissimo nonostante la pioggia costante. Peccato abbia scattato poche foto: “perché se ti fermi poi è difficilissimo infilare nuovamente i guanti bagnati. Così i ricordi si fotografano con la testa”.
E poi gli incontri. I motociclisti italiani conosciuti con l'aiuto del Forum e di Facebook; e quelli incontrati strada facendo. Come la coppia con lei non vedente; ma motociclista! O quelli in viaggio con i figli.
Ora l'avventura è finita. Sabrina è tornata in ufficio. Ha raccontato di aver sorriso nel casco, la mattina del 4 luglio, quando ha oltrepassato la frontiera svizzera. Le mancava la sua terra, ma oggi, a qualche giorno di distanza, ha già deciso che tornerà su al Nord. Perché esiste anche il “Mal di Norvegia”.
Per ripercorrere il viaggio di Sabrina, raccontato sul Forum dal suo biografo ufficiale Angu, cliccate Qui!
Un tutto che Sabrina ha stentato a descrivere, ma che ha considerato bellissimo nonostante la pioggia costante. Peccato abbia scattato poche foto: “perché se ti fermi poi è difficilissimo infilare nuovamente i guanti bagnati. Così i ricordi si fotografano con la testa”.
E poi gli incontri. I motociclisti italiani conosciuti con l'aiuto del Forum e di Facebook; e quelli incontrati strada facendo. Come la coppia con lei non vedente; ma motociclista! O quelli in viaggio con i figli.
Ora l'avventura è finita. Sabrina è tornata in ufficio. Ha raccontato di aver sorriso nel casco, la mattina del 4 luglio, quando ha oltrepassato la frontiera svizzera. Le mancava la sua terra, ma oggi, a qualche giorno di distanza, ha già deciso che tornerà su al Nord. Perché esiste anche il “Mal di Norvegia”.
Per ripercorrere il viaggio di Sabrina, raccontato sul Forum dal suo biografo ufficiale Angu, cliccate Qui!