I viaggi dei lettori
L'Isola del Giglio
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Comincia la primavera e inizia a farsi sentire la voglia di sole e mare. Ce li gustiamo con Dennis e Cri che con la loro CBR sono andati all'Isola del Giglio
Il viaggio era organizzato da mesi, la meta designata l'Isola del Giglio, la data della partenza domenica 8 giugno.
Io e Cri ormai "friggiamo", ma il morale alla vigilia della partenza è un po' a terra: a Torino piove e non accenna a smettere.
Poi (non sappiamo se per fortuna o per miracolo), sabato 7 nel pomeriggio il tempo da una momentanea tregua.
Prendiamo l'occasione al volo, partiamo con un giorno di anticipo, chiamo a casa: "Cri, prepara i bagagli fra un ora saltiamo in sella!" .
Io e Cri ormai "friggiamo", ma il morale alla vigilia della partenza è un po' a terra: a Torino piove e non accenna a smettere.
Poi (non sappiamo se per fortuna o per miracolo), sabato 7 nel pomeriggio il tempo da una momentanea tregua.
Prendiamo l'occasione al volo, partiamo con un giorno di anticipo, chiamo a casa: "Cri, prepara i bagagli fra un ora saltiamo in sella!" .
I preparativi sono confusi ma in un ora o poco più siamo sulla moto con la prima già inserita e belli carichi di bagagli (borsa serbatoio 15 lt, borse laterali 48 lt e zaino in spalla).
La prima tappa è Loano, in Liguria: la solita meta del fine settimana, ma almeno cominciamo ad andare più a sud possibile con la speranza di lasciarci il maltempo alle spalle.
Domenica 8 ci fermiamo a Portovenere (SP): non è la prima volta che ci andiamo, ma ne vale sempre la pena.
Arriviamo verso le 11:00 all' hotel (dopo essere stati letteralmente inseguiti dal maltempo) e proprio davanti all'albergo che precede il nostro troviamo una brutta sorpresa: qualcuno ha buttato a terra tutte le moto…
Benvenuti!
La prima tappa è Loano, in Liguria: la solita meta del fine settimana, ma almeno cominciamo ad andare più a sud possibile con la speranza di lasciarci il maltempo alle spalle.
Domenica 8 ci fermiamo a Portovenere (SP): non è la prima volta che ci andiamo, ma ne vale sempre la pena.
Arriviamo verso le 11:00 all' hotel (dopo essere stati letteralmente inseguiti dal maltempo) e proprio davanti all'albergo che precede il nostro troviamo una brutta sorpresa: qualcuno ha buttato a terra tutte le moto…
Benvenuti!
Con la paura addosso parcheggio la mia un po' più avanti.
Andiamo a pranzare davanti all'imbarco dei traghetti turistici e andiamo a far due passi su alla fortezza e fino alla chiesa a picco sul mare dove c'è un panorama stupendo, tornando in hotel si scatena un nubifragio che è un monito ben poco rassicurante per il giorno dopo, che in programma ha un tratto di 270 km con destinazione Orbetello.
Andiamo a pranzare davanti all'imbarco dei traghetti turistici e andiamo a far due passi su alla fortezza e fino alla chiesa a picco sul mare dove c'è un panorama stupendo, tornando in hotel si scatena un nubifragio che è un monito ben poco rassicurante per il giorno dopo, che in programma ha un tratto di 270 km con destinazione Orbetello.
Finalmente un po' di sole!
Lunedì 9 la partenza è per le 9:30: il tempo si prospetta buono, facciamo un paio di soste e circa alla una arriviamo a Orbetello.
Spettacolare il passaggio sulla strada dove si ha per 1 km la laguna da entrambe le parti!
Peccato che l'albergo sia chiuso, prendiamo allora armi e bagagli, andiamo a mangiare un panino in un chiosco nella rotonda del centro: che soddisfazione mangiare sotto le frasche degli alberi con 30° gradi al sole! Dopo un pomeriggio di relax a sera ceniamo a Porto S. Stefano di fronte all'approdo dei traghetti.
Martedì 10 ci imbarchiamo alle 10:00 circa da Porto S. Stefano; dopo 50 minuti siamo già al Giglio dove sbarchiamo orgogliosi neanche fossimo arrivati fino alle Falkland.
Andiamo subito in albergo che è bellissimo ed è appena fuori Giglio Porto. Neanche il tempo di organizzarci e siamo già al mare!
La spiaggia è quella della cala delle Cannelle: un'acqua azzurra da film!
Sul tardo pomeriggio andiamo a visitare Giglio Castello: carinissima e costruita tutta dentro le mura di fortificazione, si trova sul cucuzzolo dell'isola.
Nel mentre comincio a capire che le strade del Giglio sono il paradiso del motociclista, da Giglio Porto a Campese ci sono 10 km di percorso misto stupendo: dritti, curve, tornanti, tornanti a vista, salite e discese e l'asfalto è così bello che da dei punti ad un circuito… Trattenersi è al limite del possibile, "per fortuna" siamo in due sulla moto e così cerco di godermi gli scorci di panorama che si aprono curva dopo curva.
Per cena torniamo a Giglio Porto.
Mercoledì 11 il tempo è coperto fin dalla mattina e così giriamo fino a pranzo e passiamo il pomeriggio a Campese con mezzo sole.
Per cena, visti i prezzi piuttosto salati in tutta l'isola, ci fermiamo a mangiare a Giglio Porto proprio davanti allo sbarco traghetti.
Spettacolare il passaggio sulla strada dove si ha per 1 km la laguna da entrambe le parti!
Peccato che l'albergo sia chiuso, prendiamo allora armi e bagagli, andiamo a mangiare un panino in un chiosco nella rotonda del centro: che soddisfazione mangiare sotto le frasche degli alberi con 30° gradi al sole! Dopo un pomeriggio di relax a sera ceniamo a Porto S. Stefano di fronte all'approdo dei traghetti.
Martedì 10 ci imbarchiamo alle 10:00 circa da Porto S. Stefano; dopo 50 minuti siamo già al Giglio dove sbarchiamo orgogliosi neanche fossimo arrivati fino alle Falkland.
Andiamo subito in albergo che è bellissimo ed è appena fuori Giglio Porto. Neanche il tempo di organizzarci e siamo già al mare!
La spiaggia è quella della cala delle Cannelle: un'acqua azzurra da film!
Sul tardo pomeriggio andiamo a visitare Giglio Castello: carinissima e costruita tutta dentro le mura di fortificazione, si trova sul cucuzzolo dell'isola.
Nel mentre comincio a capire che le strade del Giglio sono il paradiso del motociclista, da Giglio Porto a Campese ci sono 10 km di percorso misto stupendo: dritti, curve, tornanti, tornanti a vista, salite e discese e l'asfalto è così bello che da dei punti ad un circuito… Trattenersi è al limite del possibile, "per fortuna" siamo in due sulla moto e così cerco di godermi gli scorci di panorama che si aprono curva dopo curva.
Per cena torniamo a Giglio Porto.
Mercoledì 11 il tempo è coperto fin dalla mattina e così giriamo fino a pranzo e passiamo il pomeriggio a Campese con mezzo sole.
Per cena, visti i prezzi piuttosto salati in tutta l'isola, ci fermiamo a mangiare a Giglio Porto proprio davanti allo sbarco traghetti.
Di nuovo il brutto tempo
Giovedì… Nooo!!!! Piove a dirotto, il cielo è nero, c'è quasi la nebbia… Passiamo la tutta la mattina in un dehor di un bar del porto per ammazzare il tempo, poi al pomeriggio non è proprio bello ma almeno non piove.
Ci inventiamo quindi una "scarpinata" su per la montagna.
Salendo c'è una splendida foresta di pini e arrivando in cima oltre Giglio Castello sembra di essere sopra il mondo.
Venerdì il tempo migliora di nuovo: ci tratteniamo fino al pomeriggio alla cala delle Caldane: per arrivare c'è da fare una passeggiata a piedi di 15 minuti dalla cala delle Cannelle, ma ne vale la pena perché al nostro arrivo troviamo un paradiso con solo 30 persone in spiaggia in tutto.
Un vero idillio… ma alla sera ci tocca già preparare i bagagli.
Sabato 13 bisogna infatti partire: alle 9:00 salpiamo dal Giglio e arrivati a Porto Santo Stefano ci dirigiamo verso Lerici.
Il ritorno e più bello dell'andata: fa caldino e viaggiamo belli veloci. Lasciati i bagagli visitiamo prima Lerici e poi Tellaro: due paesi incantevoli che meritano veramente una visita.
Domenica 14 il cielo è nero carico di pioggia, alle 9:15 saltiamo in sella al volo e siamo in autostrada alla volta di Loano per le 10:00 sperando di scamparla… Ma anche stavolta arrivati all'altezza di Genova, prossimi al passo del Turchino, l'acqua non si fa attendere e facciamo 20 km sotto una pioggia fredda e battente.
Procediamo in terza marcia a 50 all'ora, non sono neanche riuscito a mettermi i pantaloni anti pioggia… Finalmente smette di piovere, ci asciughiamo in sella, strada facendo, e finalmente arriviamo a destinazione.
Lunedì 15 ore 9:00 si parte per tornare a casa a Torino: un viaggio orrendo!
Fa freddo, il cielo è una lastra nera e l'autostrada è deserta… però alla fine arrivati a casa tiriamo le somme di questa vacanza e scopriamo che ci ha lasciato dei ricordi bellissimi.
Ci inventiamo quindi una "scarpinata" su per la montagna.
Salendo c'è una splendida foresta di pini e arrivando in cima oltre Giglio Castello sembra di essere sopra il mondo.
Venerdì il tempo migliora di nuovo: ci tratteniamo fino al pomeriggio alla cala delle Caldane: per arrivare c'è da fare una passeggiata a piedi di 15 minuti dalla cala delle Cannelle, ma ne vale la pena perché al nostro arrivo troviamo un paradiso con solo 30 persone in spiaggia in tutto.
Un vero idillio… ma alla sera ci tocca già preparare i bagagli.
Sabato 13 bisogna infatti partire: alle 9:00 salpiamo dal Giglio e arrivati a Porto Santo Stefano ci dirigiamo verso Lerici.
Il ritorno e più bello dell'andata: fa caldino e viaggiamo belli veloci. Lasciati i bagagli visitiamo prima Lerici e poi Tellaro: due paesi incantevoli che meritano veramente una visita.
Domenica 14 il cielo è nero carico di pioggia, alle 9:15 saltiamo in sella al volo e siamo in autostrada alla volta di Loano per le 10:00 sperando di scamparla… Ma anche stavolta arrivati all'altezza di Genova, prossimi al passo del Turchino, l'acqua non si fa attendere e facciamo 20 km sotto una pioggia fredda e battente.
Procediamo in terza marcia a 50 all'ora, non sono neanche riuscito a mettermi i pantaloni anti pioggia… Finalmente smette di piovere, ci asciughiamo in sella, strada facendo, e finalmente arriviamo a destinazione.
Lunedì 15 ore 9:00 si parte per tornare a casa a Torino: un viaggio orrendo!
Fa freddo, il cielo è una lastra nera e l'autostrada è deserta… però alla fine arrivati a casa tiriamo le somme di questa vacanza e scopriamo che ci ha lasciato dei ricordi bellissimi.
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