I viaggi dei lettori
Transiberiana 3 luglio<br>(Bologna)
Siamo veramente desolati, ma il collegamento via satellite con l'avventura di Edi Orioli si è improvvisamente interrotto. Proprio in corrispondenza della lunga tappa che il Team, impegnato nella Bologna-Mosca-Vladivostok, deve effettuare in treno, sul convoglio della Transiberiana, per raggiungere le coste del Pacifico.
Saremmo tentati di avvolgere nel mistero questa parte dell'avventura, ma la realtà è che l'unica supposizione possibile, plausibile e priva di suspence, è che Edi Orioli ed il suo Team si trovino effettivamente sul treno e che, soprattutto, siano riusciti, dopo le peripezie dell'ultimo giorno di Cita, a raddrizzare la situazione tanto repentinamente da poter saltare sul treno all'ultimo minuto, lasciando fuori quella telefonata che ci avrebbe raccontato ancora della nuova giornata. Questo dimostra semplicemente che un viaggio come questo è una spedizione impegnativa, carica di un potenziale di imprevisti notevole, e che l'avventura è stata progettata non come una vacanza ma come una sorta di sfida contro il tempo, nella quale tutto il viaggio risulta compresso in tre settimane soltanto (pensate che quando gli Zar decisero di costruire la ferrovia, per andare da San Pietroburgo a Vladivostok ci si poteva impiegare anche più di un anno). In queste condizioni, tutte le operazioni possono diventare concitate e la moto ed il materiale tecnico a disposizione essere sottoposti ad uno stress notevole: il viaggio diventa quindi esperienza e collaudo di tecnologie che saranno a disposizione di tutti per un migliore modo di viaggiare in moto. Ecco come accade, pensiamo noi, che un giorno, all'improvviso, GSM, Global Star e Inmarsat (l'esoterico della tecnologia di comunicazine satellitare) siano out per un qualche motivo che ci sarà noto domani, e che Edi & Co. nonabbiano avuto neanche il tempo di cercare uno dei rari telefoni pubblici, pena non riuscire a salire su quel treno.