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I viaggi dei lettori

Siamo andati da Ravenna in Sicilia

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Cinque amici  e le loro moto in viaggio dalla Romagna alla Sicilia


Diario di Viaggio
Martedì 16/04/2002
Ore 6.45. Finalmente si parte, dopo tanti problemi e spostamenti di data, oggi è il d-day. Questa notte ho dormito male come tutti gli altri, classico in queste occasioni.
Appena sveglio intorno alle 06.00, mi sono fiondato alla finestra… nuvole basse e strada bagnata, minchia, ma ormai non importa, caschi il mondo si parte!!!! I ragazzi ieri erano carichi come dei matti, ognuno a dire dell’altro che lo trovava veramente gasato: lo siamo semplicemente tutti.

Le mie donne dormono, la Giulia (mia figlia) avvicinatomi al letto mi ha detto che ha fatto un sogno … le ho detto di continuare a dormire …va beh, é ora di caricare la moto, tra poco sarà vento, rumore e spero poca acqua.
Partenza dalla nostra usuale piazza di Ravenna e cioé piazza Natalina Vacchi. Il cielo non promette niente di buono, è umido e freschino. Nevio ha il casco con “l’appannante“ incorporato, ha l’alito pesante, fatto sta che dopo 20 km a 230 all’ora non ci vede ancora un c…o !!! Strada E45 fino a Sansepolcro, Arezzo, e strada statale Cassia, sosta a Pienza per caffè e benza, il tempo è sempre incerto, va beh, speriamo bene.
Ci fermiamo da Pallino a Montefiascone per mangiare un bel piatto di pappardelle al cinghiale: del cinghiale nemmeno l’ombra però abbiamo speso poco e per qualcuno è molto importante.
Si prosegue verso Viterbo, deviazione per Calcata, paese degli artisti (sosta con uno scotennato probabilmente ubriaco che prende a calci una macchina) poi via in direzione Roma-Grande Raccordo Anulare - che casino il g.r.a., io non so come si possa viaggiare tutti i giorni tra file e smog - la fortuna fino ad ora ci ha assistito (evitato pioggia, forature, cadute ecc. ecc.). Deviazione per le colline romane, poi verso Aprilia, Anzio; decidiamo di pernottare a Nettuno.
Troviamo l’albergo solo dopo un bel pezzo (2 milioni di case e solo 3 alberghi…). Doccia corroborante, e ricerca della pizzeria, a piedi (percorso tipo la maratona di New York). Affamati, ci sediamo in una pizzeria di bassa qualità, arriva la pizza dopo un’ora (siamo solo noi nel locale…), dopo 2 nanosecondi Burzac deve tagliarla con un flessibile al tungsteno.
Rientro in albergo con un macigno al posto dello stomaco, ora sono sotto le coperte e sto pensando a Massimo che è in camera con Nevio, al quale la pizza a volte fa emettere strani suoni dal basso ventre, ma io sono sotto le coperte e non mi dispiace per niente. Maurizio Costanzo Show e sono già addormentato. Buona notte.
Ps. Comincio ha notare la cura maniacale e l’ordine con il quale Ibas riordina i bagagli…
Mercoledì 17/04/2002
Ore 7.00, … minchia, piove, lo sento da sotto le coperte, mi giro e bronzo verso Ibas. Ore 9.00, la solita fortuna: è ora di partire e c’è il sole, accensione dei “ferri” dopo averli amorevolmente asciugati e via verso Sabaudia (nel Parco del Circeo), poi verso San Felice Circeo, la strada è un lungo rettilineo intervallato da semafori, io e Massimo ne approfittiamo per fare partenze a ruote fumanti, sosta a San Felice con caffè e visuale del panorama.
Si riparte in direzione Sperlonga, poco prima di arrivarci notiamo una specie di negozio alimentari dove si può anche mangiare un piatto freddo. Menù semplice: caprese e prosciutto con un ottimo pane. E’ qui che il vero buongustaio si esalta, perché a meta pasto si ode: – Si, questa mozzarella è buona gustata con il pomodoro, ma il massimo è mangiarla “in purezza“.
Nessuno osa chiedergli che cosa diavolo significa “in purezza”, a me prude la lingua, ma mi trattengo per le prossime occasioni. (Vi chiederete chi avrà detto la frase …. Non lo dico, indovinate voi!!).
Sosta a Sperlonga, borgo arrampicato su un montarozzo, con stradine tipo Mykonos, poi verso Cassino perché è gia tardi e vogliamo gustarci un caffè alla nocciola in piazza Plebiscito a Napoli. Tiratone in autostrada a bomba (dopo 30 minuti a 180 all’ora con la mia Speed Triple, ho subìto l’amputazione del collo).
Arrivo a Napoli, sempre evitando per culo la pioggia, caffè alla nocciola al Caffè del professore, vialone centrale con 2000 negozi e 657 “vu’ compra”, Nevio compra camicie e jeans, Ibas la cover del Nokia perché costa meno (la solita “raspa”), Massimo scazzato perché odia Napoli, la rimanenza della ciurma pazzeggia per la città, dopo aver lasciato i nostri ferri davanti al traghetto in attesa dell’imbarco, con la speranza di ritrovarli al nostro ritorno.
Ore 19.30 imbarco sulla Motonave Rubattino della Tirrenia, nave nuova di pacca; cena al self-service. Sono le 24.00, il rollio mi accompagna, Burzac ha capottato dopo 20 secondi: si siede, tu stai parlando, chiede risposta ed è gia secco, incredibile!
Arrivo previsto ore 07.00, buonanotte bibi ti sto pensando.
Giovedì 18/04/2002
Ore 6.10, svegli per prepararci per lo sbarco a Palermo, i 2 scemi di Nevio e Massimo se la prendono con comodo, risultato: ora di attesa e Ibas s’incazza.
Palermo: casino e traffico infernale già prima delle otto di mattina, mi brucia la gola e faccio fatica a tenere gli occhi aperti. Subito fuori Palermo in direzione di Monreale, sosta per colazione e visita alla cattedrale.
Nevio, parole testuali: - e adesso dove andiamo? Aspettate che prendo la cartina!!!
Apertura della borsa e …ops: cartina della Val d’Aosta… Coglionazzo!!
Mega colazione con tre paste favolose a testa, visita alla cattedrale, stupenda con mosaici 60/60. Si riparte e la prima impressione non è delle migliori, il paesaggio non mi piace. Ancora qualche chilometro e, passata Alcamo, ci si presenta una serie di insenature mozzafiato, spiaggette e cale come ci si aspettava.
Piccola sosta a Castellamare del Golfo e poi di nuovo alla volta di Scopello. Arriviamo a Scopello, borgo piccolissimo, con una parte centrale contenuta da mura, al centro della piazzetta un alberone. E qui abbiamo la conferma che esiste ancora il vero macho! Il fatto: seduti a prendere il sole nella piazzetta davanti al bar di don Ciccio, comincia a fare caldo, di fronte a noi si siede una tedescona (età apparente: 50/55 anni portati bene) abbronzantissima, che comincia a parlare con noi in un buon italiano di ristoranti della zona. Con particolare interesse ella si rivolge al nostro mitico biondone (veramente sono un po’ brizzolati) dai lunghi capelli: le ricorda la terra natia? Fatto sta che la conversazione ed il sole cominciano ad alzare la temperatura e al fustaccio non rimane che togliere chirurgicamente la maglietta, voilà il pettaccio nudo villoso, a questo punto la teutonica, fra un ristorante e un altro, esclama:
- ma tu fare palestra!!!! E il gigione risponde con tono pacato.
Dimenticavo: nel paese stavano preparando il Bmw Day.
Proseguiamo verso San Vito lo Capo e ci fermiamo a mangiare da Alfredo. Menù: bruschetta di alici con pomodoro, insalata di gamberi e aragosta, tris di pasta con quella alle sarde, fettuccine agli scampi, vedova allegra (nero di seppia), sarago ai ferri, dolce di mandorla, e vino Duca di Salaparuta. Il proprietario molto simpatico ci ha fatto visitare la sua tenuta e fatto conoscere Matteo, il suo mulo.
Proseguiamo la strada in direzione Riserva dello zingaro, quasi a picco sul mare. Dopo un’oretta, torniamo indietro verso San Vito e pazzeggiamo sul muretto davanti alla spiaggia: Nevio il biondino ammazzateutoniche prende il sole, Burzac ne aprofitta per provare un paio di moto, Ibas lo imita, Massimo è sulla battigia, io parlo con il biondino ma non mi fila.
Si riparte verso Trapani per l’agriturismo prenotato in precedenza, pipì, lasciamo bauletti e borse e ci fiondiamo verso Erice a 700 metri sul mare. Da lì vista favolosa a 360 gradi sulla Sicilia Occidentale. Sono le 19.00 e con il vento in quota la temperatura è quasi da ghiacciaio, cioé -24°.
E’ stato qui che abbiamo visto per la prima volta un motociclista passare a bomba su e giù per il paese, senza casco in testa, con un sottanone svolazzante e un occhi

Honda X Eleven e ST 1100 Pan European (Massimo e Neviakis)
Triumph Speed Triple (Rettilone)
Suzuki SV 650 (Burzac)
Bmw R850R (Ibas)  L’itinerario
Da Ravenna per Sansepolcro, Arezzo, Pienza, Montefiascone, Roma, Anzio, Nettuno, San Felice Circeo, Sperlonga, Cassino, Napoli.
Traghetto, Palermo, Monreale, Castellamare del golfo, Scopello, San vito lo Capo,Valderice, Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Tre Fontane, Selinunte, Partanna, Gibellina Vecchia e Nuova, Santa Ninfa, Salemi, Segesta, Trapani, Palermo.
Traghetto, Napoli, Ravenna.
Le saline lungo la strada per Marsala
A Napoli in piazza Plebiscito
Sbarco a Palermo
Meritato riposo...
Le moto schierate prima della partenza
Trenino a Erice

Moto e piloti
Siamo andati da Ravenna in Sicilia
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