Toscana
La Valle del Santerno
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Un itinerario di 22 chilometri tra Castel del Rio e Firenzuola, sull'Appennino Tosco Romagnolo, per esplorare i borghi medievali e godere della gastronomia locale ricca di spuntini a base di salumi
Il percorso, il n°2 di "Curve e Tornanti", che vi proponiamo è senza dubbio uno dei più suggestivi compresi nel territorio dell'Appennino Tosco Romagnolo. La SS 610/503 collega nei nostri itinerari il circuito di Imola con quello del Mugello. Come possiamo facilmente immaginare questa statale è piuttosto battuta da chi predilige la guida sportiva, il tratto che vi raccontiamo più dettagliatamente è compreso nei pochi km tra Castel del Rio e Firenzuola dove per seguire la pista verso il Mugello si prosegue su per la SS 503 del Passo del Giogo.
In effetti tra le curve e i saliscendi di Valsalva dove, il nastro d'asfalto è sempre piuttosto buono e il ritmo di guida, incalzante, non si trova mai il tempo di guardarsi intorno,
la nostra intenzione oggi, scegliendo una vecchia Yamaha 600 Ténéré, per esplorare la zona sottolinea quanto per una volta si lasci perdere le traiettorie a favore delle vedute romantiche nello splendido canyon che l'erosione del Santerno ha scolpito nei secoli.
Castel del Rio, ipotetico punto di partenza, vale la sosta, il Castello che ospita il Museo della Guerra, con accanto alle mura un vecchio aereo Curtiss americano e il bellissimo ponte Alidosi sono perfetti set da foto ricordo. A parte la sagra dei maccheroni il lunedì dell'Angelo e quella del "marrone" (le castagne più belle) in ottobre proponiamo un minuto di raccoglimento in cima al ponte per ricordare Roberto Raviola in arte Magnus, il maestro fumettista che aveva scelto questo ritiro "spirituale" per realizzare i capolavori degli ultimi anni fino alla sua scomparsa nel '96.
Tra le varie possibilità, dopo aver scavalcato il ponte Alidosi, si può continuare a salire fino ai ruderi di un castello medioevale, probabilmente una rocca per il controllo della vallata, non è rimasto molto delle antiche mura ma il panorama è straordinario. La strada di montagna continua fino a ritrovare la statale, sempre affacciata sulla stretta vallata.
Altra deviazione avventurosa la troviamo risalendo il fiume verso Firenzuola subito dopo le poche case di Valsalva. Si tratta di una stradina sterrata sconsigliabile alle supersport ma fattibile con qualsiasi enduro, in 5 minuti si scende sul fiume ci sono i ruderi di un vecchio ponte ed una cascata, risalendo sull'altra sponda si può arrivare fino al paesetto abbandonato di Castiglioncello (visibile già dall'asfalto); attenzione a non sottovalutare il sentiero che sale al paese, fattibile con le gomme giuste ma sufficiente ad impegnare anche un esperto endurista nel caso che lo si affronti con il fondo bagnato. Riprendendo la SS.610 attenzione all'indicazione a destra per "Monti"; stradina di montagna asfaltata fino al crinale e poi sterrata (solo enduro!) che vi porta fino al Passo della Raticosa, passando sotto al meteorite noto come "Sasso di San Zenobi"(altra bellissima vista dall'alto).
A Coniale ancora tanti motivi per sostare ed esplorare. La "sosta" per eccellenza la potete fare all'osteria della Faina, ottima cucina romagnola, sia per uno spuntino con formaggi e affettati che per gli ottimi primi piatti. Proprio sopra all'osteria parte la bella strada del passo della Faggiola il Santerno offre una bella apertura con rocce lisce sull'acqua ottime per prendere il sole d'estate e fare un bagno, tutto questo sotto il ponte per Cà Maggiore dove vi consigliamo di recarvi a vedere l'antica pieve romanica. Poco prima del ponte per Cà Maggiore il Santerno riceve le acque del torrente Diaterna, i fuoristradisti potranno ammirare dall'alto di un sentiero bellissimo che parte dalla Pieve di Cà Maggiore e si arrampica su per la montagna la confluenza e il rudere di un'altro ponte romanico. Continuando sulla statale verso Firenzuola, dopo la strettoia di Scheggianico (occhio a volte c'è un malefico autovelox!) segnaliamo, il paese di San Pellegrino (buona la Trattoria "Jolanda") deturpato dal villaggio prefabbricato e dai cantieri dell'alta velocità. Dopo un paio di Km a sx il bivio per Casetta di Tiara, dove il poeta maledetto Dino Campana visse il suo breve infuocato idillio con Sibilla Aleramo e le bellissime "pentole dei giganti"; delle vasche naturali scavate nella roccia per fare il bagno nell'acqua gelida del torrente Rovigo (altro affluente del Santerno).
Tra le cave di pietra serena attive e abbandonate la vallata si apre a Firenzuola. Nella bella stagione il chiosco all'angolo è la sosta dei motociclisti il posto dove si decide se proseguire verso la Futa/Raticosa o il Giogo. Sembra incredibile anche a noi dopo averlo fatto mille volte intenti ad infilare le traiettorie migliori che tutto quello che abbiamo raccontato si trovi in circa …22 km di strada!
Altri itinerari correlati
- Avventura sterrata nell'Appennino Tosco-Emiliano
- Il giro turistico-sportivo del vecchio "Circuito del Mugello Stradale"
*Autori di "Curve & Tornanti 1&2", la collana di guide per motociclisti che è ormai un cult
Da non perdere
Il passaggio sul Ponte Alidosi a Castel del Rio.
Il panorama dai ruderi della Rocca che si trova in cima alla montagna dopo il ponte.
Una bella escursione a piedi tra le rocce del Santerno.
La visita del paesetto abbandonato di Castiglioncello (fare attenzione!)
Arrivare fino al punto di valico dopo “Monti” verso la Raticosa.
La sosta gastronomica alla “Faina”.
Le belle curve che salgono al passo della Faggiola.
Le viste “aeree” di Scheggianico e del torrente Diaterna salendo in moto (…oppure a piedi) dopo la Pieve di Cà Maggiore.
Casetta di Tiara il torrente Rovigo, il bagno nelle “pentole dei Giganti”.
Fare i saliscendi di Valsalva tutti d’un fiato nelle due direzioni.
Chilometraggi e tempi
Dove mangiare, dove dormire
Osteria della Faina, Coniale ,42 v, Cà Maggiore tel. 055816013 chiuso il lunedì
Ristorante “Jolanda” loc. San Pellegrino 18, v, Imolese tel. 0558190020 / 055819659
Ristorante “la cascata” (anche albergo) loc. Moranduccio 8, v, Montanara tel.055816010
Ottima sistemazione per mangiare e dormire, quella suggerita nell’articolo “Mugello stradale”- Badia di Moscheta, (circa 10km da Firenzuola) tel. 0558144015
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