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Sicilia

Sicilia: CIAK, si gira (IN MOTO)

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Ragusa e dintorni, per un viaggio che si snoda tra spiagge selvagge, muretti a secco, gioielli del Barocco e location che hanno fatto da set alla serie tv del commissario Montalbano

Se la Sicilia ha un cuore, questo batte in basso a destra. È la zona del ragusano, luogo strategico per immergersi nella magia del barocco siciliano o, volendo, nel blu del mare di Capo Passero, oppure andare alla scoperta di un territorio che cela luoghi archeologici unici e preziosi come la Villa del Casale di Piazza Armerina o l’anfiteatro di Siracusa, magari facendoci guidare dalle polverose stradine che corrono tra i muretti a secco. Siamo nella zona del commissario Montalbano che in questi luoghi, grazie alla lucida fantasia di Andrea Camilleri e all’interpretazione di Luca Zingaretti, sembra realmente operare e vivere. E per andare alla scoperta di tanta bellezza, anziché un itinerario di passaggio tipo toccata e fuga, questa volta abbiamo scelto di fissare una “base” da cui partire ogni giorno per un nuovo itinerario. La scelta è caduta sulla Tenuta di Cozzo di Papaleo, che un tempo - con il nome di Feudo Reusia - fu centro della scuola di motociclismo certificata FMI; situata tra Ragusa e il mare, a pochi km dal fascino di Scicli, si rivela per noi la scelta logistica ideale.

le pagine di camilleri ci hanno fatto conoscere questi luoghi, ora è il momento di esplorarli...

Questo itinerario è stato pubblicato su Dueruote numero 204, di Aprile 2022

L'isola delle Correnti

IL FRUTTO DEL SUDORE

Immergendoci nel viaggio, subito ci colpisce la magia dei muretti a secco che, dividendo campi e proprietà, seguono strade che ben presto diventano bianche, aggiungendo al piacere della scoperta quella legata alla guida in fuoristrada. A ben guardare, questi muretti realizzati incastrando con maestria le pietre una sull’altra senza uso di malte o leganti, non sono solo il frutto della necessità dell’agricoltura e della pastorizia: sono vere e proprie opere d’arte che oggi contraddistinguono il territorio, arricchendolo, tanto da essere iscritti dall’Unesco nella lista degli elementi immateriali dichiarati patrimonio dell’umanità.

una serie di itinerari per immergersi nella magia del barocco siciliano o nel blu intenso del mare

Si punta verso Palazzolo Acreide, lungo la strada che ci porterà nel cuore dei monti Iblei

DA SCICLI A RAGUSA

E proprio su stradine secondarie come queste percorriamo la manciata di chilometri che ci separa da Scicli, innamorandoci di questi paesaggi così particolari. Scicli, come altre città che incontreremo, deve paradossalmente la sua fama e l’attuale bellezza a un evento tragico. Fu infatti un terribile terremoto quello che nel 1693 spazzò gli antichi centri della Val di Noto, mietendo vittime tra la popolazione e portando distruzione. Fu a seguito di ciò che i centri colpiti vennero ricostruiti seguendo le suggestioni dello stile architettonico allora imperante in Europa, il Barocco, ma caratterizzandosi così tanto da definirlo come “Barocco siciliano”. Da Scicli ripartiamo verso altre meraviglie: seguendo la SP54 e fiancheggiando il Fiumelato in poco più di una decina di km siamo a Modica. Se l’arrivo su corso Umberto I già entusiasma di fronte allo spettacolo della città che si innalza sormontata dalla Torretta dell’Orologio e dal Castello, è insinuandosi al suo interno che ci si può innamorare: vista dall’alto, magari da Pizzo Belvedere, Modica appare veramente come la racconta lo scrittore Bufalino, una “melagrana spaccata”. Da Modica, capitale mondiale del cioccolato di qualità, ci spostiamo a Ragusa, o meglio a Ragusa Ibla che, abbarbicata sul proprio cucuzzolo guarda con alterigia la discendente “moderna”, sviluppatasi all’indomani del terremoto. Vi giungiamo seguendo la Statale 115, introducendoci nel suo cuore seguendo Discesa Peschiera che si fa largo tra i vicoli, dai quali non si vorrebbe mai uscire. Poi ecco il duomo di San Giorgio, emblema della città che all’indomani del cataclisma i nobili non vollero abbandonare insieme ai loro palazzi, lasciando alla borghesia nascente la realizzazione di una nuova Ragusa. Una scelta diametralmente opposta a quella adottata per Noto, tra tutte le città del barocco sicuramente la più celebre. La nuova città, infatti, sarà ricostruita a ben 16 chilometri di distanza da quella storica, consentendo così di realizzare senza vincoli un asse portante come il corso su cui si aprono piazze, chiese, fontane, scalinate ed edifici straordinari come Palazzo Ducezio. Un richiamo che per il motociclista è arricchito dall’itinerario che si addentra tra i rilievi, toccando, lasciata Ragusa e seguendo la SP58, prima San Giacomo, per poi inerpicarsi verso Castellucccio con la sua necropoli e proseguire sulla SP24 fino a Testa dell’Acqua per arrivare a Noto.

NEL CUORE DEI MONTI IBLEI

Da Ragusa è anche possibile andare alla scoperta dei paesini che caratterizzano il cuore dei monti Iblei. Giarratana ad esempio, da cui decidiamo di proseguire sulla SP57 verso Palazzolo Acreide. L’interruzione della strada quando ormai la meta è a un soffio ci spinge all’avventura: fidandoci del navigatore e dei consigli raccolti per strada, ci inoltriamo tra i campi di argilla rossastra lungo i sentieri che fiancheggiano i campi appena arati. E la Benelli TRK 502 X che abbiamo noleggiato si fa largo con onore prima di riportarci sull’asfalto che ci farà incontrare in successione Buscemi, Buccheri, Monterosso Almo e Chiaramonte Gulfi, il “Balcone di Sicilia” da cui lo sguardo può dominare tutta la vallata e spingersi fino all’Etna.

TRA FARI E DUNE

Ma è ora di godersi la natura, seguendo la costa. È infatti difficile viaggiare in Sicilia senza farsi attirare dal suo mare, soprattutto quando la stagione, meno densa di turisti, permette di godersi appieno spiagge e calette che si gettano nel blu del Mediterraneo. Da Punta Braccetto ci dirigiamo verso Punta Secca, è qui che la villetta “televisiva” di Montalbano si protende dalla piazza centrale del paese sulla spiaggia, mentre a qualche centinaio di metri si trova il faro che in più occasioni è stato lo sfondo delle sue avventure. Poco oltre, ecco Marina di Ragusa e Donnalucata con la magnificenza delle proprie spiagge, ma è necessario ancora qualche km per giungere a Sampieri e, poco prima di Marina di Modica, alla Fornace Penna: questa testimonianza d’archeologia industriale è un luogo davvero suggestivo, e non solo perché è legato alle avventure televisive del nostro commissario. La spiaggia che però ci strappa il cuore è quella che si stende dopo Pozzallo, dove le alte dune si protendono sul mare e restituiscono con la loro bellezza selvaggia visioni ancestrali; vale la pena approfondire la conoscenza, magari perdendosi tra le calette di Punta Cirica. Vi sono poi luoghi che, per collocazione e simbolismo, riescono ad acquisire un valore unico, proprio come l’Isola delle Correnti che col suo faro segna il punto più a sud d’Italia, se escludiamo ovviamente l’isola di Lampedusa. Il viaggio ora punta verso nord, verso luoghi di grande fascino come Capo Passero, Marzameni, la riserva di Vendicari, prima di arrivare a Plemmirio, il promontorio sulla costa siracusana su cui si protende Capo Murro di Porco, proprio davanti a Ortigia, l’isola che ospita il nucleo più antico di Siracusa. È uno spettacolo infinito, così come d’infinita bellezza sono le spiaggette che si nascondono tra gli anfratti di questa riserva marina raccontata da Tucidide.

TESTE DI MORO E MOSAICI

Nel nostro partire ogni giorno dal “punto base” per lanciarci alla scoperta di un diverso percorso a tema, non possiamo scordare l’itinerario che ci porta verso l’interno, nel cuore dell’isola. In estate potrà far molto caldo, anche muovendosi in moto, prevedete quindi un abbigliamento adeguatamente aerato... Destinazione Piazza Armerina, dunque, dove il destino ha fatto sì che si siano preservate in tutta la loro magnificenza i mosaici della Villa del Casale, che custodisce, patrimonio dell’Umanità, i più bei mosaici pavimentali romani esistenti al mondo. Una visita immancabile per gli amanti del genere, che ci consente d’attraversare, seguendo la statale che da Comiso sale verso Mazzarone e Granieri, uno spaccato di territorio campestre fino a Caltagirone, la città celebre per la produzione delle ceramiche. Puntando verso Niscemi per il ritorno colpiscono i filari di fichi d’india che scendono dalle pendici di San Cono, così come si è affascinati dalle sugherete che fiancheggiano la SP31. Ma è solo con la visita al castello di Donnafugata, dove il commissario Montalbano è solito incontrare il boss Balduccio Sinagra, che possiamo mettere la parola fine a questo viaggio. Un luogo tanto affascinante da spingere anche Montalbano, quello reale, a suggellare qui il proprio sogno d’amore.

Scopri tutti i nostri viaggi in Sicilia!

DOVE MANGIARE

Noto
U Pani Cunzatu
Antico Panificio Crispino
Via Ferruccio 10, Noto
Tel. (+39) 3881843325 Cibo di strada per eccellenza che Acrispino V, “maestro di pane, pizze e pappe” di Noto, prepara con la seguente ricetta: la base è di pomodoro ciliegino, pane (cotto rigorosamente a legna), olio, origano, olive nere, basilico fresco, grattugiata di pecorino primo sale dolce, capugliato, ovvero il tritato di pomodori secchi. Ragusa
Tenuta Cozzo di Papaleo
Contrada Papaleo s/n
Tel. 09321836064
(+39) 3713552184
info@papaleoturismo.com A 9 minuti da Marina di Ragusa, 15 dal centro di Ragusa e 25 da quello di Modica, la Tenuta Cozzo di Papaleo è stata la nostra casa per una settimana, luogo strategico da cui partire ogni giorno sotto la guida di Giorgio, il titolare della struttura che prima di essere un luogo di ospitalità siciliana è stato un centro della scuola di motociclismo certificata FMI (col nome di Feudo Reusia). Immersa tra ulivi secolari, carrubi e mandorli della campagna ragusana, dispone di piscina per il refrigerio nei giorni più caldi, nonché di una cucina all’altezza della struttura.  E, da qui, si vede anche il mare.

DA SAPERE, DA NON PERDERE

Modica Il cioccolato di Modica
“… di inarrivabile sapore, sicché a chi lo gusta sembra di essere arrivato all’Archetipo, all’assoluto”, così lo definiva Leonardo Sciascia… ma bisogna scioglierlo a tocchetti in bocca per capirne la profonda verità che nasce da lontano, da quando il cacao transitava sulla rotta per Palermo e la Contea di Modica era parte del Regno degli Aragonesi. Importantissimo il tipo di lavorazione nel momento dell’unione tra cacao e zucchero, che avviene a basse temperature per preservare le qualità delle materie prime, dando quella caratteristica granulosità tipica del cioccolato di Modica... come ci spiega Innocenzo, titolare di Casa CioMod di Modica (ciomod.com ) tra le realtà impegnate a promuovere e tutelare l’unicità di questo prodotto. La passione per il proprio lavoro fa il resto. Piazza Armerina
Villa romana del Casale
villaromanadelcasale.it Meraviglia delle meraviglie, la Villa del Casale si trova a qualche km da Piazza Armerina. In questo luogo è possibile ammirare oltre 3.500 mq. di mosaici perfettamente mantenuti. Il mosaico noto come quello delle Fanciulle in bikini è uno tra quelli capaci di raccontare storie ancora oggi di straordinaria attualità. I luoghi del commissario Montalbano
visitvigata.com/luoghi-di-montalbano/ Le avventure del commissario Montalbano, uno dei più grandi successi letterari e televisivi italiani, non hanno certo bisogno di presentazioni, ma stupisce come i luoghi in cui sono ambientate, seppur con nomi diversi (Vigata, l’immaginario comune siciliano creato da Camilleri, tra tutti), siano reali e magnifici, scenari magici in cui immergersi sulle tracce del mitico commissario. Quella che nella serie Tv è la sua casa (foto 5) è nella realtà un B&B (lacasadimontalbano.com) dove pernottare. Caltagirone
Le Teste di Moro di Caltagirone Collina dei vasi, regina delle montagne, fortezza delle giare, città delle ceramiche, Caltagirone affascina per il suo retaggio della dominazione araba. Ed è proprio a un Moro che è dedicata una delle sue produzioni più diffuse, anzi a una Testa di Moro (foto 6), che una fanciulla non esitò a tagliare quando si accorse di essere stata ingannata dall’amante atteso in patria da moglie e figli. Così la testa dell’amato rimase per sempre al suo fianco, ospitando al suo interno una pianta di basilico che, esposta sul balcone, ogni giorno con le proprie lacrime bagnava, facendola crescere così rigogliosa da spingere vicini e passanti a desiderare vasi così belli. Marina di Ragusa (RG)
Noleggio moto
Rasi rent

rasirent.it L’incontro tra la possibilità di trovare una moto a noleggio e le tariffe estremamente vantaggiose delle compagnie low cost che fanno scalo oltre che su Palermo, Catania e Trapani sull’aeroporto di Comiso, rende questo viaggio ideale anche per “quella” settimanina di ferie da prendere a giugno o settembre, per esempio. Per il noleggio abbiamo scelto la RASI RENT auto moto & bike di Marina di Ragusa, che offre auto, motoe scooter, ma anche bici a pedalata assistita e city bike. Per il nostro viaggio ci è stata messa a disposizione una fiammante Benelli TRK 502 X dotata di tre borse rigide, con la quale abbiamo percorso più di mille km. Ed è stata una vera e propria sorpresa, ad iniziare dall’abitabilità e dalla posizione di guida veramente comoda anche in due con bagaglio. Una sorpresa positiva confermata anche nella guida più sportiva, dove l’avantreno è bello piantato al suolo quando si piega con decisione. Le ruote a raggi (19”-17”) consentono divagazioni fuori dall’asfalto incassando bene. Il bicilindrico da 500 cc e 47,6 CV a 8.500 giri è adeguato anche a una moto che leggera non è (235 kg in ordine di marcia) e mostra solo alle alte velocità autostradali qualche vibrazione sulle pedane. Da migliorare, invece, il fascio illuminante nella guida notturna.
Sicilia: CIAK, si gira (IN MOTO)
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Questo itinerario è stato pubblicato su Dueruote numero 204, di Aprile 2022

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