Sicilia
Sicilia: tra Palermo e Agrigento
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Da Palermo si parte per un bel giro lungo due strade tortuose, fino a raggiungere Agrigento e... ritorno. Il ritmo da tenere è blando, perché il panorama e i centri attraversati meritano un passaggio slow e diverse soste
Tra Palermo e Agrigento, due mete meravigliose, corrono due strade da biker che tagliano l’interno della Sicilia. Sono le statali 118 e 189, due tracciati che portano alla scoperta di paesaggi e di realtà autentiche e appartate.
Palermo partenza e arrivo del nostro tour è da visitare a piedi, lasciando la moto in hotel. La visita inizia partendo dal porto vecchio, passando dalla piazzetta della Dogana per poi spingersi al teatro Massimo. Una puntata ai vivaci mercati è d’obbligo, primo tra tutti Ballarò, dove si assaggia dell’ottimo street food.
Si torna in sella per imboccare la SS118, lasciando alle spalle il mare e il suo sentore salmastro. Man mano che si avanza i dintorni, si trasformano. Una Sicilia inaspettata e solitaria si apre alla vista, passando da Corleone e poi dal bosco della Ficuzza, riserva naturale.
Palermo partenza e arrivo del nostro tour è da visitare a piedi, lasciando la moto in hotel. La visita inizia partendo dal porto vecchio, passando dalla piazzetta della Dogana per poi spingersi al teatro Massimo. Una puntata ai vivaci mercati è d’obbligo, primo tra tutti Ballarò, dove si assaggia dell’ottimo street food.
Si torna in sella per imboccare la SS118, lasciando alle spalle il mare e il suo sentore salmastro. Man mano che si avanza i dintorni, si trasformano. Una Sicilia inaspettata e solitaria si apre alla vista, passando da Corleone e poi dal bosco della Ficuzza, riserva naturale.
Il viaggio prosegue verso Prizzi. Il paesaggio si trasforma ancora: rocce spuntano dai colli erbosi, che in primavera sono coperti di fiori colorati e non rispecchiano l’idea popolare di quest’isola arsa dal sole. I laghi punteggiano il percorso, zone ideali per un pic-nic nel verde e val la pena fermarsi a fare la spesa nei negozi di alimentari nei paesetti.
Al bivio che precede Santo Stefano di Quisquinia si gira per Castronovo di Sicilia: i dintorni cambiano ancora, diventando montagna pura, la vista si apre a 360°. Si passa Bivona e una serie di frutteti fino al tratto più spettacolare della 118, zeppo di curve e tornanti fino a Raffadali, appena sopra ad Agrigento.
Arrivati in città, ci si riposa a piedi lungo la via Atenea, gustando il tramonto. Da vedere, naturalmente, la Valle dei Templi, per poi imboccare la SS189 del rientro. La strada è più scorrevole della 118, ma alcune soste sono imperdibili come a Cefalà Diana, per i bagni termali del XII secolo. Si rientra a Palermo, chiudendo a Mondello questo emozionante giro nell’entroterra.
L'itinerario che vi abbiamo proposto è stato ripreso dal numero 111 di Dueruote, di luglio 2014, disponibile nella versione completa anche nella Digital Edition, cliccando qui!
Al bivio che precede Santo Stefano di Quisquinia si gira per Castronovo di Sicilia: i dintorni cambiano ancora, diventando montagna pura, la vista si apre a 360°. Si passa Bivona e una serie di frutteti fino al tratto più spettacolare della 118, zeppo di curve e tornanti fino a Raffadali, appena sopra ad Agrigento.
Arrivati in città, ci si riposa a piedi lungo la via Atenea, gustando il tramonto. Da vedere, naturalmente, la Valle dei Templi, per poi imboccare la SS189 del rientro. La strada è più scorrevole della 118, ma alcune soste sono imperdibili come a Cefalà Diana, per i bagni termali del XII secolo. Si rientra a Palermo, chiudendo a Mondello questo emozionante giro nell’entroterra.
L'itinerario che vi abbiamo proposto è stato ripreso dal numero 111 di Dueruote, di luglio 2014, disponibile nella versione completa anche nella Digital Edition, cliccando qui!
Da non perdere
S. STEFANO QUISQUINA (AG)
Rocca Reina
Definire Lorenzo artista o allevatore o agricoltore sarebbe riduttivo. Indefinibile è pure la sua azienda, una sorta di luogo fuori dal mondo o un mondo a sé, dove si arriva attirati da una colonia di asinelli che vivono allo stato brado e si definisce per restare incantati da sculture sparse sulle gobbe dei colli. Contrada Rocca non è un agriturismo, ma se vi fermate ed entrate in sintonia col luogo e i suoi occupanti potrete fare merenda o restare la notte; è un museo a cielo aperto, dove la passeggiata culmina in un teatro sotto le stelle sulla cima di un monte. È una fattoria dell'arte e si può assistere alla lavorazione dei formaggi come si facevano una volta.
Info: tel. 0922 989707
AGRIGENTO
La valle dei Templi
La visita dell'immenso sito archeologico richiede parecchio tempo. Dovendo fare i conti con una tabella di marcia rapida, meglio documentarsi prima e individuare le proprie preferenze, tra templi e santuari, basiliche e necropoli...
Bisogna andarci la mattina presto, poiché nelle ore centrali il sole picchia forte anche nelle stagioni intermedie. Il parcheggio è a pagamento (max 3 euro) e offre il servizio di custodia dei caschi. Per info e visite guidate: www.parcodeitempli.net
I LUOGHI PIZZO-FREE
Palermo e non solo
L'organizzazione AddioPizzo raggruppa ogni sorta di imprenditori, tra cui ristoranti, alberghi e B&B, gastronomie, botteghe di artigiani, librerie che si sono liberati dal pizzo e che comunque aiutano a combatterlo; AddioPizzoTravel
propone una serie di tour nei luoghi votati all'antimafia.
www.addiopizzo.org - www.addiopizzotravel.it
Rocca Reina
Definire Lorenzo artista o allevatore o agricoltore sarebbe riduttivo. Indefinibile è pure la sua azienda, una sorta di luogo fuori dal mondo o un mondo a sé, dove si arriva attirati da una colonia di asinelli che vivono allo stato brado e si definisce per restare incantati da sculture sparse sulle gobbe dei colli. Contrada Rocca non è un agriturismo, ma se vi fermate ed entrate in sintonia col luogo e i suoi occupanti potrete fare merenda o restare la notte; è un museo a cielo aperto, dove la passeggiata culmina in un teatro sotto le stelle sulla cima di un monte. È una fattoria dell'arte e si può assistere alla lavorazione dei formaggi come si facevano una volta.
Info: tel. 0922 989707
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Bisogna andarci la mattina presto, poiché nelle ore centrali il sole picchia forte anche nelle stagioni intermedie. Il parcheggio è a pagamento (max 3 euro) e offre il servizio di custodia dei caschi. Per info e visite guidate: www.parcodeitempli.net
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L'organizzazione AddioPizzo raggruppa ogni sorta di imprenditori, tra cui ristoranti, alberghi e B&B, gastronomie, botteghe di artigiani, librerie che si sono liberati dal pizzo e che comunque aiutano a combatterlo; AddioPizzoTravel
propone una serie di tour nei luoghi votati all'antimafia.
www.addiopizzo.org - www.addiopizzotravel.it
La moto del viaggio
Lungo le tortuose strade sicule abbiamo utilizzato una Honda NC750S DCT ABS che ci ha convinto anche nelle curve più strette: agile e facile da guidare, si è rivelata abbastanza comoda anche in coppia.
I consumi di carburante si sono rivelati molto ridotti, fattore positivo quando ci si trova in lande dove i benzinai scarseggiano.
La moto del nostro viaggio era dotata di due optional come le borse laterali da 29 litri e la piastra portapacchi, ampia e arretrata, che ha permesso il facile fissaggio di una grande borsa morbida. Il vano anteriore ha fatto il resto, regalando lo spazio equivalente a quello di una borsa da serbatoio.
Prezzo della moto "base": 7.790 euro c.i.m.
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La moto del nostro viaggio era dotata di due optional come le borse laterali da 29 litri e la piastra portapacchi, ampia e arretrata, che ha permesso il facile fissaggio di una grande borsa morbida. Il vano anteriore ha fatto il resto, regalando lo spazio equivalente a quello di una borsa da serbatoio.
Prezzo della moto "base": 7.790 euro c.i.m.
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