Puglia
Puglia: la Foresta Umbra
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Un itinerario di 120 km, immersi nella natura del Parco Nazionale del Gargano, tra curve e vegetazione lussureggiante. Descrizioni, foto, consigli e la nostra mappa da stampare
Il Gargano, detto anche la " Montagna di pietra", è un affascinante ed aspro lembo di terra fra la pianura verde del Tavoliere e la pianura azzurra del mare Adriatico. E se proprio il mare è una delle bellezze più conosciute e amate della Puglia, la Foresta Umbra è un fenomeno naturale altrettanto godibile, anche se meno famoso: deriva il suo nome da una tribù di popoli umbri che vi si stabilì in un passato molto remoto, si estende per oltre diecimila ettari a un'altitudine di circa 800 metri, ed è quanto rimane di una primitiva selva millenaria.
A pochi chilometri dall'accogliente Vieste e dalla spiaggia dorata e finissima del litorale che la lambisce, dalla punta estrema dello "sperone" d'Italia ci si inoltra verso il cuore del Parco Nazionale del Gargano: dopo aver attraversato sentieri asfaltati che si snodano in mezzo a cespugli di ginestre, si raggiunge un'inattesa e insospettabile foresta, talmente fitta e fresca che sembra impossibile trovarsi in Puglia. Eppure querce, pini e faggi giganteschi sono proprio davanti a noi, e a tratti i loro rami protesi sulla strada si intrecciano formando piacevoli tunnel naturali.
L'itinerario, di 120 km, offre un'entusiasmante varietà di paesaggi: dopo la fitta selva si aprono radure assolate che degradano in una vera e propria steppa desertica. Ci aspettano poi gli stretti tornanti che si avvolgono intorno alla roccia calcarea bianchissima e poi le dolci curve che corrono su montagne verdeggianti che si affacciano sul mare e ospitano viti, uliveti e fichidindia.
Il percorso è una "full immersion" nella natura e prevede l'attraversamento di sole due cittadine: Monte Sant'Angelo, a quota 843 metri, e Mattinata, circondata da olivi e fichidindia, oltre alla splendida Vieste, che costituisce il punto di partenza e di ritorno. Nessun problema per l'approvvigionamento di carburante, dunque, e neanche per l'eventuale permanenza notturna: la zona è turistica e pullula di alberghi di buona qualità a prezzi incoraggianti. Le strade sono in ottime condizioni e rendono l'itinerario percorribile con qualsiasi tipo di moto.
Da Vieste al Tasso dell’Ispettore
“Pizzomunno”, ovvero, in dialetto pugliese, “la punta del mondo”: così si chiama il faraglione più famoso del Gargano, che con i suoi ventisei metri di altezza sorveglia la spiaggia come una torre di guardia e costituisce il simbolo di Vieste, deliziosa cittadina che si protende su un’ardita penisola, dominata dal castello di Federico II di Svevia. Questo è il punto di partenza del nostro itinerario, raggiungibile dall’autostrada Bologna-Taranto uscendo a Foggia e proseguendo sulla statale per Manfredonia.
Lasciandoci alle spalle la spiaggia di Pizzomunno e il lungomare, puntiamo sull’entroterra, seguendo le indicazioni per la Foresta Umbra. Giusto il tempo di abbandonare la città e, inforcata la provinciale 53 bis, il panorama diventa idilliaco: distese di campi fioriti, e rigogliosi cespugli di ginestre che si protendono fin sulla strada. La macchia mediterranea si fa sempre più fitta, finché cominciano ad apparire gli alberi ad alto fusto, che in breve formano una selva. Siamo nel cuore della “Foresta Umbra”. La strada si inerpica a tornanti, irrorata dagli odori e dai profumi del sottobosco, invogliando a frequenti, refrigeranti soste tra il verde, dove per chilometri non c’è traccia di opera dell’uomo, tranne la sottile lingua d’asfalto che scorre sotto le nostre ruote. Ai lati della strada, siepi di rose e biancospino.
A tratti incrociamo aree attrezzate per il pic-nic, recintate da steccati in legno alla far-west. Più avanti c’è persino un punto di ristoro, con bevande calde e fredde e panini da gustare all’ombra dei faggi, che qui nella Foresta Umbra assumono altezze straordinarie perché – sembra – sono affetti da “gigantismo”. Raggiunta la stazione del Corpo Forestale (nei cui pressi si trova un laghetto), la strada inizia a scendere. La percorriamo piano, per godere appieno dello splendido panorama, e abbiamo anche il tempo di notare le indicazioni ai piedi di due “chicche” della natura: il tasso di Federico II di Svevia, che vegeta da centinaia di anni, e il “tasso dell’ispettore”, che è persino più antico.
Lasciandoci alle spalle la spiaggia di Pizzomunno e il lungomare, puntiamo sull’entroterra, seguendo le indicazioni per la Foresta Umbra. Giusto il tempo di abbandonare la città e, inforcata la provinciale 53 bis, il panorama diventa idilliaco: distese di campi fioriti, e rigogliosi cespugli di ginestre che si protendono fin sulla strada. La macchia mediterranea si fa sempre più fitta, finché cominciano ad apparire gli alberi ad alto fusto, che in breve formano una selva. Siamo nel cuore della “Foresta Umbra”. La strada si inerpica a tornanti, irrorata dagli odori e dai profumi del sottobosco, invogliando a frequenti, refrigeranti soste tra il verde, dove per chilometri non c’è traccia di opera dell’uomo, tranne la sottile lingua d’asfalto che scorre sotto le nostre ruote. Ai lati della strada, siepi di rose e biancospino.
A tratti incrociamo aree attrezzate per il pic-nic, recintate da steccati in legno alla far-west. Più avanti c’è persino un punto di ristoro, con bevande calde e fredde e panini da gustare all’ombra dei faggi, che qui nella Foresta Umbra assumono altezze straordinarie perché – sembra – sono affetti da “gigantismo”. Raggiunta la stazione del Corpo Forestale (nei cui pressi si trova un laghetto), la strada inizia a scendere. La percorriamo piano, per godere appieno dello splendido panorama, e abbiamo anche il tempo di notare le indicazioni ai piedi di due “chicche” della natura: il tasso di Federico II di Svevia, che vegeta da centinaia di anni, e il “tasso dell’ispettore”, che è persino più antico.
Da Monte Sant’Angelo a Vieste
Lasciata la fitta foresta alle nostre spalle, una divertente stradina curvilinea ci fa attraversare una zona più pianeggiante che sfocia in una vera e propria “steppa”: ampie praterie brulle, colline verdeggianti e, davanti a noi, un massiccio tutto da… scalare! Sulla vetta ci aspetta la cittadina di Monte Sant’Angelo, le cui case bianche si confondono con il colore della roccia calcarea su cui sono aggrappate. Percorriamo i tornanti a bassa andatura, riempiendoci gli occhi della deserta vastità che ci circonda. D’improvviso, il nostro sguardo spazia fino al mare. La discesa dall’altro versante, puntando verso le città di Manfredonia e Mattinata, offre un paesaggio altrettanto entusiasmante: i tornanti fiancheggiano spettacolari grotte naturali scavate nella roccia calcarea bianchissima, mentre davanti a noi si staglia ancora l’azzurro cristallino del mare.
Discesi a valle, seguendo le indicazioni per Mattinata, affrontiamo pochi chilometri di statale a scorrimento veloce e poi deviamo a sinistra per la “panoramica”. Eccoci di nuovo in montagna! La strada sale in un misto stretto offrendoci una vista d’eccezione: coltivazioni a terrazze di viti e di ulivi formano improbabili geometrie e si frappongono agli scogli, che si immergono a picco fra le onde. Dall’alto della montagna, ammiriamo per lunghi chilometri l’immensità a perdita d’occhio del mare; poi, oltrepassata la città di Mattinata e le sue caratteristiche case bianche, la strada ci conduce in mezzo a degli autentici canyon. L’esiguità del traffico ci consente di fermarci di tanto in tanto per ammirare i rami contorti degli ulivi e le loro radici abbarbicate ai muretti di pietra, e per udire un raro silenzio, rotto soltanto dalle voci degli abitanti del bosco, o dallo scampanare lontano degli animali che pascolano più a valle. A rendere ancor più piacevole il percorso, contribuiscono le mille varietà di fiori che colorano le pareti di roccia merlettata ai lati della strada: notiamo soprattutto la sgargiante valeriana, l’agrifoglio, il biancospino, i ciclamini, le viole, i ranuncoli e orchidee solitarie, che per la loro bellezza invogliano a darsi alla scienza della botanica per averne una serra piena. Un mondo a sé stante, dunque, quello del Gargano: con soli venticinquemila abitanti e milioni di alberi e di fiori.
Negli ultimi venti chilometri del nostro itinerario, la vista del mare torna a farci compagnia, mentre scendiamo a valle. Poi, una strada curvilinea che corre tra ulivi centenari ci riconduce a Vieste, che nell’ora del tramonto assume colori inediti e invita a rimanere a cena, magari in un ristorantino che guarda sulle mille luci del porto.
Discesi a valle, seguendo le indicazioni per Mattinata, affrontiamo pochi chilometri di statale a scorrimento veloce e poi deviamo a sinistra per la “panoramica”. Eccoci di nuovo in montagna! La strada sale in un misto stretto offrendoci una vista d’eccezione: coltivazioni a terrazze di viti e di ulivi formano improbabili geometrie e si frappongono agli scogli, che si immergono a picco fra le onde. Dall’alto della montagna, ammiriamo per lunghi chilometri l’immensità a perdita d’occhio del mare; poi, oltrepassata la città di Mattinata e le sue caratteristiche case bianche, la strada ci conduce in mezzo a degli autentici canyon. L’esiguità del traffico ci consente di fermarci di tanto in tanto per ammirare i rami contorti degli ulivi e le loro radici abbarbicate ai muretti di pietra, e per udire un raro silenzio, rotto soltanto dalle voci degli abitanti del bosco, o dallo scampanare lontano degli animali che pascolano più a valle. A rendere ancor più piacevole il percorso, contribuiscono le mille varietà di fiori che colorano le pareti di roccia merlettata ai lati della strada: notiamo soprattutto la sgargiante valeriana, l’agrifoglio, il biancospino, i ciclamini, le viole, i ranuncoli e orchidee solitarie, che per la loro bellezza invogliano a darsi alla scienza della botanica per averne una serra piena. Un mondo a sé stante, dunque, quello del Gargano: con soli venticinquemila abitanti e milioni di alberi e di fiori.
Negli ultimi venti chilometri del nostro itinerario, la vista del mare torna a farci compagnia, mentre scendiamo a valle. Poi, una strada curvilinea che corre tra ulivi centenari ci riconduce a Vieste, che nell’ora del tramonto assume colori inediti e invita a rimanere a cena, magari in un ristorantino che guarda sulle mille luci del porto.
Chilometraggi e tempi
Da non perdere
Vieste – Il nome della città deriva dal culto del fuoco e della dea del focolare Vesta; è tra le città più antiche della Daunia: ebbe grande splendore fra il X ed il VI secolo a.C., fu colonia greca e in seguito municipio romano; depredata, nei secoli, da numerosi saccheggi, oggi si basa economicamente sulle attività marinare, artigiane ed agricole ma anche sull'industria turistica ed alberghiera. Da vedere: il centro storico, che domina il porto e gli imponenti scogli calcarei; il Castello Svevo, che risale al 1240, anno in cui Federico II ricostruì interamente la città; la Cattedrale di Santa Maria di Merino; la “Chianca amara”, (un masso su cui sembra che i turchi, nell’invasione del 1554, decapitarono cinquemila persone); la spiaggia di Pizzomunno con l’incredibile scoglio di materiale calcareo alto 25 metri; i resti della città romana di Merinum.
Monte Sant’Angelo – Le caverne e le grotte che la circondano, tra cui la grotta in cui si trova l'altare di San Michele Arcangelo che, secondo una tradizione, sarebbe apparso agli abitanti del paese durante un’incursione barbarica. Seguì, nel 493, la consacrazione all’Arcangelo di una Chiesa; per agevolare il pellegrinaggio, sarebbero sorte le prime abitazioni, intorno alla fine del X secolo. Il borgo corrisponde con il quartiere che oggi si trova vicino al Santuario, caratteristico per le case allineate a schiera lungo i vicoli, basse e a porta centinata, sormontate da un'unica finestra. Da vedere anche le fortificazioni, che risalgono ad epoca normanna, del primo nucleo del Castello normanno di Roberto il Guiscardo.
La Foresta Umbra – Da luglio a settembre vengono organizzate escursioni notturne: un’esperienza particolarmente suggestiva. Info: Ente parco nazionale del Gargano, Via Sant'Antonio Abate 119, Monte Sant'Angelo - Tel 0884 568901; Cooperativa Ecogargano, Tel 0884 565444
Monte Sant’Angelo – Le caverne e le grotte che la circondano, tra cui la grotta in cui si trova l'altare di San Michele Arcangelo che, secondo una tradizione, sarebbe apparso agli abitanti del paese durante un’incursione barbarica. Seguì, nel 493, la consacrazione all’Arcangelo di una Chiesa; per agevolare il pellegrinaggio, sarebbero sorte le prime abitazioni, intorno alla fine del X secolo. Il borgo corrisponde con il quartiere che oggi si trova vicino al Santuario, caratteristico per le case allineate a schiera lungo i vicoli, basse e a porta centinata, sormontate da un'unica finestra. Da vedere anche le fortificazioni, che risalgono ad epoca normanna, del primo nucleo del Castello normanno di Roberto il Guiscardo.
La Foresta Umbra – Da luglio a settembre vengono organizzate escursioni notturne: un’esperienza particolarmente suggestiva. Info: Ente parco nazionale del Gargano, Via Sant'Antonio Abate 119, Monte Sant'Angelo - Tel 0884 568901; Cooperativa Ecogargano, Tel 0884 565444
Dove mangiare, dove dormire
Ristoranti
Vieste, città marinara attrezzata per il turismo, è ricca di ristoranti. Ne indichiamo alcuni dove è possibile pasteggiare con prezzi contenuti entro i 20 Euro a persona.
Al Duomo, Via Alessandro III 23/27 – Tel. 0884 708243. Specialità: Troccoli alle seppie
Falcone, Lungomare Mattei 5 – Tel. 0884 708251. Specialità: Pennette rucola e cozze
Kambusa, Viale XXIV Maggio 13/bis – Tel. 0884 708625.
Magnolia, Località Macchia di Mauro 8 – Tel. 0884 708838. Specialità: Pesce azzurro con finocchio
Ranch dell' Ambrenella, Contrada Ambrenella – Tel. 0884 708257. Specialità: troccoli al sugo
Seggio, Largo Seggio 1- Tel. 0884 708123. Specialità: tagliolini ai crostacei
Vecchia Vieste, Via C. Mafrolla 32 – Tel. 0884 707083. Specialità: bavette alla vecchia Vieste
Degli Archi, Via Ripe 2 – Tel. 0884 705199. Specialità: pesce
Ripa, Via Cimaglia 16 – Tel. 0884 708048 Specialità: verdure
Enoteca Vesta, Via Duomo 14 – Tel. 0884 706411. Specialità: salumi e formaggi
Taverna il Cantinone, Via Mafrolla 26 – Tel. 0884 707940
Casa della Bruschetta, Via Nobile Sante 3 – Tel. 0884 701498. Specialità: bruschette, orecchiette, pepate
Monte Sant’Angelo
“Al Grottino”. Corso Vittorio Emanuele, 179 - Tel.0884 561132. Specialità: paste fresche fatte in casa, (troccoli alla contadina con pomodoro, prosciutto, olive e cacioricotta), secondi a base di carne, ostie chjene,
Alberghi
Vieste
Seggio, Via Vesta, 7 – Tel. 0884 708123-4 Nel cuore del centro storico, in un palazzo del Seicento. Prezzi: 60-80 Euro la doppia. Chiuso da novembre a marzo. Dispone di garage per custodire le moto.
Sfinalicchio, Litoranea Vieste-Peschici km 10,00 Tel. 0884 706529. Sulla spiaggia. Prezzi: 65-80 Euro la doppia. Chiuso da novembre a febbraio.
Monte Sant'Angelo
Hotel Michael, Via Reale Basilica, 86 Tel. 0884 565519 / 0884 561132
Hotel Rotary, Via Pulsano - Tel 0884 562146
Hotel Santangelo, Via Pulsano Tel 0884 565536-568098
Località Piano Grande, Vieste - Tel. 0884 702146, 0884 706168. Immerso nel verde a poca distanza dalla Foresta Umbra. Info: www.italiaabc.it/a/villaagrimare.
Agriturismo Gentile Località Piano Piccolo, Vieste – Tel. 0884 702098 - 329/4038402
Appartamenti bilocali e trilocali con angolo cottura, completi di stoviglieria e servizi. Ingresso e terrazzo indipendenti. Escursioni nei dintorni. Prezzi e info: www.gentilagri.it
AgriCostella, Contrada Costella, 13, Vieste - Tel. 0884 701636, 348 2326416. Prezzi e info: www.vieste.net/costella
Masseria La Marca, Località Santa Maria, Bosco Quarto, Monte Sant’Angelo - Tel. 0884 564772, 055 354203
Agriturismo Purgatorio, Località Purgatorio, Monte Sant’Angelo - Tel. 368 7482200, 368-7003864
Monte Sacro, Contrada da Stinco (strada interna per Vieste km 9) – Tel. 0884 558941. Anche solo ristorante.
Vieste, città marinara attrezzata per il turismo, è ricca di ristoranti. Ne indichiamo alcuni dove è possibile pasteggiare con prezzi contenuti entro i 20 Euro a persona.
Al Duomo, Via Alessandro III 23/27 – Tel. 0884 708243. Specialità: Troccoli alle seppie
Falcone, Lungomare Mattei 5 – Tel. 0884 708251. Specialità: Pennette rucola e cozze
Kambusa, Viale XXIV Maggio 13/bis – Tel. 0884 708625.
Magnolia, Località Macchia di Mauro 8 – Tel. 0884 708838. Specialità: Pesce azzurro con finocchio
Ranch dell' Ambrenella, Contrada Ambrenella – Tel. 0884 708257. Specialità: troccoli al sugo
Seggio, Largo Seggio 1- Tel. 0884 708123. Specialità: tagliolini ai crostacei
Vecchia Vieste, Via C. Mafrolla 32 – Tel. 0884 707083. Specialità: bavette alla vecchia Vieste
Degli Archi, Via Ripe 2 – Tel. 0884 705199. Specialità: pesce
Ripa, Via Cimaglia 16 – Tel. 0884 708048 Specialità: verdure
Enoteca Vesta, Via Duomo 14 – Tel. 0884 706411. Specialità: salumi e formaggi
Taverna il Cantinone, Via Mafrolla 26 – Tel. 0884 707940
Casa della Bruschetta, Via Nobile Sante 3 – Tel. 0884 701498. Specialità: bruschette, orecchiette, pepate
Monte Sant’Angelo
“Al Grottino”. Corso Vittorio Emanuele, 179 - Tel.0884 561132. Specialità: paste fresche fatte in casa, (troccoli alla contadina con pomodoro, prosciutto, olive e cacioricotta), secondi a base di carne, ostie chjene,
Alberghi
Vieste
Seggio, Via Vesta, 7 – Tel. 0884 708123-4 Nel cuore del centro storico, in un palazzo del Seicento. Prezzi: 60-80 Euro la doppia. Chiuso da novembre a marzo. Dispone di garage per custodire le moto.
Sfinalicchio, Litoranea Vieste-Peschici km 10,00 Tel. 0884 706529. Sulla spiaggia. Prezzi: 65-80 Euro la doppia. Chiuso da novembre a febbraio.
Monte Sant'Angelo
Hotel Michael, Via Reale Basilica, 86 Tel. 0884 565519 / 0884 561132
Hotel Rotary, Via Pulsano - Tel 0884 562146
Hotel Santangelo, Via Pulsano Tel 0884 565536-568098
Località Piano Grande, Vieste - Tel. 0884 702146, 0884 706168. Immerso nel verde a poca distanza dalla Foresta Umbra. Info: www.italiaabc.it/a/villaagrimare.
Agriturismo Gentile Località Piano Piccolo, Vieste – Tel. 0884 702098 - 329/4038402
Appartamenti bilocali e trilocali con angolo cottura, completi di stoviglieria e servizi. Ingresso e terrazzo indipendenti. Escursioni nei dintorni. Prezzi e info: www.gentilagri.it
AgriCostella, Contrada Costella, 13, Vieste - Tel. 0884 701636, 348 2326416. Prezzi e info: www.vieste.net/costella
Masseria La Marca, Località Santa Maria, Bosco Quarto, Monte Sant’Angelo - Tel. 0884 564772, 055 354203
Agriturismo Purgatorio, Località Purgatorio, Monte Sant’Angelo - Tel. 368 7482200, 368-7003864
Monte Sacro, Contrada da Stinco (strada interna per Vieste km 9) – Tel. 0884 558941. Anche solo ristorante.
Officine e concessionarie
Vincenzo Desimio, Lungomare E. Mattei, Vieste – Tel. 0884 701886
Paolo Latino, Via Guerra, 13 – Mattinata Tel. 0884 559918
Paolo Latino, Via Guerra, 13 – Mattinata Tel. 0884 559918
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