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Piemonte

Le cascate del Toce

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Dalle rive del lago Maggiore parte un itinerario di quasi 200 chilometri su strade panoramiche alla scoperta di tre valli e della seconda cascata d'Europa. Gallery fotografica e roadbook da scaricare

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Le cascate del Toce
Il Toce è il secondo affluente del Lago Maggiore e le sue cascate offrono lo spunto ideale per organizzare un giro in moto che permetta anche di visitare tre valli tra le catene montuose che circondano il lago.
Si parte da Cannobio, paese sulla costa occidentale del lago Maggiore che dà il nome anche alla prima delle tre valli: la Cannobina. La strada più indicata per raggiungerlo è l'autostrada A26 fino all'uscita di Gravellona per poi risalire la costa occidentale, in direzione della Svizzera, passando da Verbania.

Dall'uscita dell'autostrada a Cannobbio si percorrono circa 37 km sulla costa del lago su una strada incastonata nella cornice dei rilievi montani. A pochi chilometri da Canobbio si può ammirare il castello di Cannero. Anche se del castello rimangono, ormai, solo gli antichi ma affascinanti e misteriosi ruderi su un isolotto, distante poche centinaia di metri dalla riva.
Arrivati a Cannobio, lasciamo la statale che costeggia il lago e giriamo a sinistra in direzione di Santa Maria Maggiore da dove inizia ufficialmente l'itinerario.

Il primo tratto di strada è incastonato in una stretta gola sormontata dalle montagne. Si procede su un misto stretto dal fondo in buone condizioni. Non è un percorso per gli amanti della guida esasperata, anzi è più adatto a chi è alla ricerca delle sensazioni offerte dal paesaggio naturale.
La bassa velocità che si mantiene permette d'apprezzare gli scorci presenti ai lati della strada con la natura selvaggia che offre sensazioni particolari. In alcuni tratti le pareti delle montagne sono così in prossimità della strada, che creano un arco naturale dove scorre il torrente Cannobino.
Terminato il tratto di misto stretto, la strada prosegue in una valle più larga della precedente, con i boschi a fianco che creano un entusiasmante impatto visivo. Si percorrono così alcuni chilometri fino al tratto finale prima di Santa Maria Maggiore, su una strada che entusiasma gli amanti delle pieghe.
Si percorrono le curve, dopo lunghi rettilinei, ad andatura "brillante" e la mancanza di traffico rende la guida assai divertente senza mai trascurare la sicurezza che, come detto già in precedenza ma si continuerà a ripetere ad ogni occasione, rimane l'obiettivo principale.
Arrivati al paese si procede in direzione di Domodossola percorrendo una strada poco impegnativa in un’ampia valle.
Dalla cittadina ossolana, per raggiungere le cascate seguiamo le indicazioni per la Val Formazza.
Il primo tratto di strada si presenta di media difficoltà e permette di mantenere una guida rilassata, immersi nella natura, fino a Grovella. Da qui, dopo aver attraversato un ponte con il fondo formato da assi di legno, comincia il tratto più impegnativo che porta alle cascate. Improvvisamente la carreggiata si stringe e arrivano i primi tornanti che costringono a rallentare l'andatura.

Si procede per alcuni chilometri fino ad arrivare al parcheggio in corrispondenza della cascata. La sosta è obbligatoria per ammirare la potenza dell'acqua nella verticale di salto che, con in sui 143 m, è la seconda cascata più alta d’Europa. Il corso d'acqua che forma la rapida è convogliato per alimentare le centrali idroelettriche della valle, pertanto lo spettacolo è visibile solo in alcuni giorni della settimana a orari prestabiliti (durante l'anno è aperta tutte le domeniche; tutti i giorni nel mese d'agosto).
Dopo una sosta di alcuni minuti, il giro prosegue verso il lago Morasco, bacino artificiale costruito per accumulare l'acqua che serve alle centrali. Nel tragitto ci s'imbatte in una curiosa chiesa costruita su di uno sperone roccioso nella frazione di Riale.
Il lago si può vedere da diversi punti di vista, passeggiando sulla sommità del muro di contenimento del bacino. Nei primi giorni della stagione primaverile non è raro vedere la superficie coperta da uno strato di ghiaccio e nelle giornate assolate il riverbero crea un gioco di luci incantevole.
Terminato il giro si torna verso valle per la seconda parte del tour dopo una pausa pranzo all'agriturismo La Fruetta, in località Cadarese, dove con una spesa di 27 euro vi servono un pranzo più che abbondante.

La seconda metà dell’itineraio si tova in parte nel territorio svizzero: da Domodossola a Locarno. Nel centro del paese di Santa Maria Maggiore, si trova l'incrocio per la Svizzera e a pochi chilometri dal confine inizia la strada delle Centovalli.
Occorre procedere con cautela a causa della carreggiata di dimensioni ridotte e dalle numerose curve, spesso cieche, dove è frequente incrociare veicoli che transitano dalla direzione opposta. In alcuni punti la strada è sovrastata da rocce sporgenti, quasi a creare degli archi naturali. L'andatura ridotta permette però di osservare il paesaggio, in particolare la diga posta a circa metà strada. Dalla posizione privilegiata della strada, in alto rispetto al bacino, si può vedere l'invaso per intero, con il verde intenso dell'acqua che crea una macchia di colore in tinta con i boschi delle vicinanze. Si procede ad andatura moderata, per alcuni chilometri, fino a Locarno da dove inizia il rientro.
Verbania
https://www.verbania-turismo.it/
Villa Taranto: famosa per i suoi giardini botanici di 20 ettari realizzati nel 1931 da Neil Boyd McEacharn, un nobile scozzese arciere della Regina d'Inghilterra, che acquistò la villa con l'intenzione di creare un complesso botanico d'importanza mondiale. Il capitano cambiò nome alla villa, che originariamente si chiamava "La Crocetta", in onore di un suo antenato, che fu nominato Duca di Taranto da Napoleone.
La competenza in botanica del capitano, acquisita in Scozia nel parco che circondava il suo castello, fu essenziale nella trasformazione del parco ricco di numerose varietà botaniche e floreali provenienti da diverse parti del mondo. Villa Taranto
Via Vittorio Veneto - Verbania- Pallanza (VB)
Tel. +39 0323 556667 - Fax +39 0323 556667
E-mail: info@villataranto.it
Internet: https://www.villataranto.it/

Cannero
https://www.cannero.it/it/index.asp?a=0&b=0

Castello: costruito su un isolotto a poche centinaia di metri dalla sponda tra il 1200 e il 1300. Fu al centro di numerose vicissitudini grazie ai proprietari, i fratelli Mazzarditi, che si resero protagonisti nel XIV secolo di varie scorribande nei paesi limitrofi, fino alla conquista di Cannobio che conquistarono dopo aver massacrato i Guelfi che lo amministravano assieme ai Ghibellini. Dopo questa vicenda, Maria Visconti duca di Milano inviò 500 uomini per spodestare i fratelli Mazzarditi e, nella battaglia che ne seguì, il castello fu in parte distrutto.Oggi rimangono solo alcune rovine visitabili solo dal lago.

Val Vigezzo
https://www.vallevigezzo.vb.it
Meridiane della Val Vigezzo: conosciuta come la valle dei pittori, la Val Vigezzo si può considerare anche "La Valle del Tempo dipinto", per le sue numerose meridiane sparse sugli edifici dei paesi attorno a Santa Maria Maggiore. Con forme, dimensioni e quadranti dalle forme più disparate, sono un campionario a dimostrare l'abilità nella Gnomonica. Alcune di esse oltre a segnare l'ora solare, segnalano la data e il segno zodiacale con l'indicazione dell'ingresso del sole. In alcune compaiono sul quadrante i detti popolari tramandati tra le varie generazioni.
Comunità Montana Valle Vigezzo
Via Pittor Belcastro, 1
28857 Santa Maria Maggiore (Vb)
Tel. 0324-94763 Fax. 0324-95317
Mail: vallevigezzo@vallevigezzo.vb.it
Iternet: http//:www.vallevigezzo.vb.it

Baceno

https://www.comune.baceno.vb.it/ComHome.asp
Orridi: enormi spaccature rocciose create dell'erosione dei ghiacci nel corso dei millenni. Si organizzano visite guidate contattando:
Comunità Montana Antigorio Divedro Formazza
(0324.618431),
AccompagNatur (328.7448970 - 0324.618752)

Orari di apertura della Cascata del Toce

Giugno Luglio e Settembre
Tutte le domeniche dalle 09.00 alle 16.00
Tutti i martedì e i giovedì dalle 11.00 alle 13.00

Agosto
Domeniche e festivi dalle 9.00 alle 16.00
feriali dal 9 al 21 agosto dalle 9.30 alle 15.30
dal 22 al 31 agosto: tutti i martedì e i giovedì dalle 11.00 alle 13.00
Tra i numerosi locali presenti nella zona a soddisfare tutte le esigenze dei turisti, ci sarebbero alcuni locali da segnalare che abbiamo provato personalmente e possiamo confermare il buon rapporto tra la spesa sostenuta e il trattamento ricevuto.

Agriturismo
La Fruetta in località Cadarese.
Con una spesa adeguata si possono gustare le specialità locali in quantità abbondanti.

La Fruetta
Fraz. Cadarese Via Provinciale, 1
(28866) Premia - Verbania
Tel. 0324-602858

Albergo ristorante Ramo Verde a Malesco, poco distante da Santa Maria Maggiore.
Senza lasciare spazio al superfluo, la cucina offre specialità locali a prezzi interessanti.

Albergo Ristorante Ramo Verde
Via Conte Mellerio, 7
28854 Malesco (VB)
Tel. 0324-94118

Riguardo al pernottamento, la zona offre una vasta scelta di strutture per tutte le esigenze ma in particolare vorremmo segnalare il Bed & Breakfast Val Grande a Malesco. Accogliente locale a gestione familiare, fa sentire l'ospite come se fosse a casa propria spendendo una cifra adeguata al servizio.

Bed & Breakfast Val Grande
Via Col. A Moneta 12
Malesco (Vb)
Tel. 0324-92421
Cell: 349-5061108
SS659 in alta Val Formazza
SS659 in alta Val Formazza
Cascate del Toce: la verticale di salto
Cascate del Toce
La diga sul lago Morasco
La strada nelle vicinanze delle sponde del lago Morasco
La superficie ghiacciata del lago Morasco ad Aprile
Il bacino del lago Morasco chiuso dalla diga
I tornanti nelle vicinanze della diga del lago Morasco
Chiesa di Sant'Anna a Riale in Val Formazza
Agriturismo La Fruetta in località Cadarese (Vb)
Agriturismo La Fruetta in località Cadarese (Vb
Cannero: un murales dedicato al castello
SS34 a Verbania
SS34 sulla sponda occidentale del Lago Maggiore
Castello di Cannero
Torrente Cannobino
Bacino artificiale sul fiume Melezza vicino alla strada delle Centovalli in Svizzera
Le cascate del Toce
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